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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - UNESCO- ITALIA CULTURAL HERITAGE IN THE 21st CENTURY" - DA NAPOLI CONVINTO IMPEGNO A PORRE DIPLOMAZIA CULTURALE AL CENTRO PROPRIA AZIONE DI POLITICA ESTERA

(2023-11-27)

Il Vice Ministro degli Affari Esteri Edmondo Cirielli ha aperto oggi, su delega del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, insieme al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, al Direttore Aggiunto di Unesco Ernesto Ottone e al Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, la Conferenza UNESCO “Cultural Heritage in the 21st Century.

Co-organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal Ministero della Cultura e dall’UNESCO, con il contributo del Comune di Napoli, la Conferenza, che è stata aperta da un messaggio di saluto del signor Presidente della Repubblica, riunirà oltre duecento rappresentanti ed esperti degli Stati membri dell’Organizzazione parigina.

Il Vice Ministro, On. Cirielli ha sottolineato che “la cultura rappresenta da sempre un messaggio e uno strumento di pace in grado di costruire ponti per la convivenza e da Napoli,  con l’UNESCO, l’Italia conferma il proprio convinto impegno a porre la diplomazia culturale al centro della propria azione di politica estera, mettendo a disposizione le proprie competenze, come quelle del Comando dei Carabinieri per la tutela del Patrimonio”, e come ad esempio dimostra il sostegno offerto all’Ucraina nell’iscrizione di Odessa alla Lista del Patrimonio Mondiale.

Come affermato dal Ministro Sangiuliano, “per tre giorni, la città di Napoli, già capitale della cultura per storia, tradizione, unicità della sua bellezza e del suo patrimonio, sarà anche capitale della diplomazia culturale globale con la presenza delle delegazioni di 194 Nazioni aderenti all’Unesco. I lavori verranno conclusi con l’approvazione di una Carta comune, denominata lo “Spirito di Napoli”, un documento che resterà nella storia e porterà il nome della nostra città. Ci attendono grandi sfide. Siamo pronti a raccoglierle”.

“L’UNESCO è fermamente convinta che la cultura abbia un enorme potenziale per consentire uno sviluppo sostenibile e la costruzione della pace. Questa Conferenza affronterà il potere di trasformazione della cultura, la sua capacità di riunirci nella nostra diversità e di unirci nella nostra comune umanità. Sarà anche il luogo per discutere di numerose sfide da affrontare, come l’adattamento al cambiamento climatico e la prevenzione del sovraffollamento turistico. L’UNESCO è lieto che questo importante evento sia organizzato a Napoli, una città europea con un eccezionale patrimonio tutelato da lungo tempo dalla nostra Organizzazione” ha affermato Direttore Generale aggiunto UNESCO per la Cultura, Ernesto Ottone Ramirez.

“È un grande onore e motivo di orgoglio per noi poter ospitare a Napoli questa Conferenza Unesco con i ministri della Cultura e degli Esteri italiani e numerosi delegati da ogni parte del mondo. Come Amministrazione comunale siamo fortemente impegnati nell’opera di tutela e valorizzazione del Centro Storico Unesco: l’apposizione di vincoli alle attività di ristorazione, approvata con apposita delibera il cui impianto è stato validato anche dalla magistratura, va in questa direzione. A noi il dovere parallelamente di difendere anche il patrimonio immateriale della nostra città, ovvero i cittadini stessi, dagli eccessi del turismo di massa i cui processi siamo chiamati a governare tutti insieme con la comunità e le istituzioni. Da qui, da Napoli, parte un segnale condiviso e innovativo“. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Obiettivo della Conferenza Unesco, realizzata su iniziativa italiana, è l’avvio di una riflessione e l’adozione di misure a livello globale su una più integrata protezione dei Patrimoni naturali, culturali e immateriali dell’umanità inseriti nelle liste dell’Unesco e sulle misure per affrontare al meglio le sfide poste al Patrimonio da fenomeni globali come l’urbanizzazione, il turismo eccessivo, i cambiamenti climatici e i conflitti. La conferenza avrà un focus sulla tutela e sulla più ampia valorizzazione del Patrimonio dei Paesi extra-europei, soprattutto dell’Africa, oggi sotto-rappresentata quanto a Patrimonio Unesco riconosciuto ai Paesi del continente.

La Direttrice Generale dell’Unesco Azoulay, il Vicepresidente del Consiglio Tajani e il Ministro della Cultura Sangiuliano chiuderanno la conferenza mercoledì pomeriggio con l’adozione di una “Call of Action”. Si tratta di un documento programmatico contenente una lista di raccomandazioni e buone pratiche rivolta agli Stati membri dell’Unesco per una più efficiente tutela del Patrimonio, messe a punto grazie ai lavori degli esperti riuniti da oggi a Palazzo Reale.(27/11/2023-ITL/ITNET)

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