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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - FRANCIA - AL CENTRE POMPIDOU UN'OPERA DEL TERNANO ALEX CECCHETTI CHE INVITA A SCENDERE CON LUI NELLE PROFONDITA' DEI FONDALI MARINI
(2024-10-30)
L'artista Alex Cecchetti ci invita nelle profondità dei fondali marini all'interno di una scena realizzata al Centre Pompidou, città da cui è stato entusiasticamente adottato. In questo grande blu, che gli piace visitare facendo snorkeling, Cecchetti ha creato una scena a forma di barriera corallina, dove il pubblico si assiepa su divani di corallo e amache di meduse.
Sedute in fibra naturale, che riprendono la forma e i colori di una barriera corallina, sono state tinte a mano da Cecchetti e il suo team in diversi laboratori tra Grasse e l'Italia, collaborando con piante e altre forme di intelligenza non umana. Le gonne-poesia dell'artista vengono attivate dal ballerino François Chaignaud in uno spettacolo di danza derviscia. Una danza vorticosa per liberarsi dalla materia, o per usare le parole dell'artista, una danza che “spazza via i miei pensieri, come una tempesta sui denti di leone”. È questo soffio e canto poetico che diventa la nostra guida in queste profondità, dove un subacqueo segue il ritmo osmotico della creazione letteraria e artistica: “Inspira per vivere, espira per cantare la vita”.
L'intera mostra, che sarà aperta fino al 27 gennaio 2025, compone uno spazio fantasmagorico, abitato da mitologia e letteratura, dove le questioni del mondo contemporaneo, come l'ecologia o la questione di genere, sono trasfigurate dalla stravagante immaginazione di Alex Cecchetti. La poesia diventa luogo reale: qui, come nell'oceano, nulla inizia e nulla finisce, ma tutto è benvenuto. Forse è con questa semplice formula fluida che la vita stessa si diverte a reinventarsi in milioni di forme artistiche diverse.
la mostra è stata realizzata con il prezioso supporto di Nicoletta Fiorucci e Silvia Fiorucci.
---------------------------------------------------------------- lex Cecchetti, è nato a Terni ed è based tra Parigi e Londa. E' definito artista, poeta, performer, scultore, coreografo ed ha sviluppato una pratica artistica difficile da classificare, che lui definisce come “arte dell’evasione”.
Il suo sistema creativo è tattico e poetico, estetico e materialista e produce situazioni e ambienti in potenza che esistono sia dentro che fuori i criteri espositivi. E' da questo doppio movimento 'verso e via da' la rappresentazione che prendono forma le sue sculture, le coreografie invisibili, le performance, la scrittura e la poesia.
Il suo lavoro si focalizza sulla costruzione di narrazioni che vengono vissute mentalmente e fisicamente, in un flusso costante di attraversamenti e trasformazioni, dando vita a coreografie invisibili e narrazioni immaginifiche, ed esperienze per, e con, lo spettatore. Esempi di queste procedure sono: Summer Is Not the Prize of Winter, una riflessione su linguaggio, oralità e esistenza (Serpentine Galleries, 2015); Marie & William, grandi disegni con succo di mora che mettono in coreografia una grottesca storia d’amore tra un Inizio e una Fine (Fundacao Serralves, Porto 2015), da cui nasce il libro Marie & William, a performance by Alex Cecchetti (Mousse Publishing, 2015) realizzato in collaborazione con i designers Abake; Louvre, una visita guidata del museo del Louvre senza il Louvre (Un Nouveau Festival, Centre Pompidou, Paris 2014); Walking Backwards, una camminata all’indietro nel parco ma anche letteralmente dentro una storia, per non conoscere ciò a cui si va incontro (Jardin de Plantes, Paris 2013); Nuovo Mondo, una passeggiata nell'underworld (Palais de Tokyo, Paris 2014); e una coreografia per danzatori che si nascondono alla vista dello spettatore (Prix Fondation d'entreprise Ricard, Paris 2013). Tamam Shud, infine, è un'indagine in diversi episodi sulla propria morte (Fiorucci Art Trust London, CCA Warsaw, e in Italia in contesti dedicati alle live arts, 2015>17) che culminerà in un libro.
Ha partecipato alla mostra Danser sa vie al Centre Pompidou di Parigi con un musical con danzatori che credono di essere delle frecce ma poi scoprono di essere dei cani, e ha esposto nello spazio Satellite del Jeu de Paume, Parigi (2011) su invito di Raimundas Malasauskas. Nel 2015, in occasione della FIAC di Parigi, Cecchetti ha curato e organizzato il progetto Voices of Urgencies all'Ecole de Beaux Arts, interventi di poesia e scienze sociali. (30/10/2024-ITL/ITNET)
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