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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - FRANCIA - MEMO: ANCORA POCHI GIORNI PER AMMIRARE AL MUSEO JACQUEMART-ANDRE' 40 CAPOLAVORI DELLA GALLERIA BORGHESE (CHIUDE IL 5 GENNAIO 2025)

(2024-12-29)

  In occasione dei lavori alla Galleria Borghese, immersa nel Parco della grande Villa Borghese Pinciana a Roma, una quarantina di capolavori dei più importanti artisti italiani dal Rinascimento al XVII° secolo presenti nella collezione nata dall'iniziativa del Cardinale Scipione Borghese, nipote di Papa Paolo V, sono state allestite a Parigi al Museo Janquemart-Andreè.
L'esposizione, allestita dall'Institut de France, proprietario del museo, le Musée Jacquemart-André presenta opere raramente oggetto di prestito. Opere da Caravage à Rubens, passando per  Raffaello, Tiziano, Botticelli, ed ancora Veronese, Antonello da Messina e Bernini.

La mostra rende omaggio anche a pittori meno noti al grande pubblico, come Annibal Carracci, Guido Reni, Le Cavalier d’Arpin e Jacopo Bassano. La presentazione delle opere in mostra fa luce sia sulla storia della collezione che segue i grandi temi esplorati dagli artisti. La mostra è accompagnata da un catalogo,
opera di riferimento in francese sulla collezione di dipinti della Galleria Borghese.

Intorno al 1607 Scipione Borghese fece le sue prime acquisizioni. Quell'anno fu segnato dal sequestro di 105 opere nella bottega del Cavalier d'Arpin da parte dei soldati pontifici, grazie all'arresto del pittore, imputato in un'aggressione e  non aver  pagato le tasse. Questo episodio somiglia a un tradimento: il Cavalier d’Arpin allora lavorava  su ordine ufficiale al Vaticano. Il cardinale, al quale Paolo V donò subito l'intera collezione, mette così le mani su un numero molto elevato di opere di uno degli artisti allora il
più importanti di Roma, tra cui una Venere incoronata da Cupido e l'Arresto di Cristo.

Tra i pezzi il più famoso apparso in questo sequestro, un dipinto giovanile di Caravaggio, utilizzato dal
Il Cavalier d'Arpin, il Ragazzo con la cesta di frutta, resta oggi uno dei capolavori assoluti dell'arte
Collezione Borghese. In più occasioni il cardinale è ricorso anche alle minacce, fino all’incarcerazione
Domenicano – per obbligare gli artisti a donargli delle opere o a lavorare per lui.

La collezione di Scipione Borghese si arricchisce anche grazie alla sua posizione influente, che gli permette di essere presente ed in rapporto con altri collezionisti (acquista quadri, ad esempio, della collezione Sfondrato), con altre grandi famiglie (i suoi legami con i Medici e i loro emissari romani probabilmente glielo permisero).
VEDI:https://www.italiannetwork.it/news.aspx?id=79333.  (29/12/2024-ITL/ITNET)

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