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IMPRESE ITALIANE NEL MONDO - STELLANTIS - CONFERMA MIN.URSO (MIMIT): "NUOVO "PIANO ITALIA" FINANZIATO INTERAMENTE CON RISORSE AZIENDA. 2 MLD EURO STABILIMENTI IN ITALIA E 6 MLD SU INDOTTO. SVOLTA SIGNIFICATIVA RISPETTO AL PASSATO"

(2025-01-09)

  IL Ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, rispondendo oggi nell'ambito del question time al Senato all'interrogazione del Sen.Salvitti (Cd'I-UDC-NM (NcI, CI, IaC)-MAIE-CP) nel corso della quale chiedeva delucidazioni riguardo all'accordo con il Dicastero delle imprese e del Made in Italy" ha dato "conferma del fatto che "tutti gli investimenti produttivi previsti dal nuovo Piano Italia di Stellantis, presentato al Ministero nel tavolo conclusivo del 17 dicembre, saranno finanziati interamente con risorse proprie dell'azienda. Una svolta significativa rispetto al passato. Tutte le risorse pubbliche saranno pertanto destinate al sostegno della filiera, cioè alle piccole e medie imprese.

Oltre un miliardo di euro è già in campo in questo anno 2025 tra accordi per l'innovazione, contratti di sviluppo tradizionali e nuovi mini contratti di sviluppo più alla portata delle imprese e della componenti-stica italiana.

Il piano presentato da Stellantis corrisponde a quanto sollecitato dal Parlamento in apposite mozioni condivise dal Governo. Esso prevede un ruolo chiaro per ciascuno stabilimento e la salvaguardia dei livelli occupazionali, avviando al contempo un processo di ricambio generazionale; impegni tanto più significativi perché vanno in netta controtendenza rispetto a quanto accade nel resto d'Europa, in cui le case automobilistiche annunciano chiusure di stabilimenti e il licenziamento di decine di migliaia di operai.

Quest'anno Stellantis investirà circa 2 miliardi di euro in Italia e destinerà 6 miliardi di euro ad acquisti da fornitori operanti nel nostro Paese. Il piano prevede l'integrazione dell'attuale gamma di modelli sia elettrici che ibridi che consentirà l'incremento del 50 per cento rispetto agli attuali livelli produttivi già nel prossimo anno, con una dinamica di investimenti e, quindi, di crescita che proseguirà anche negli anni successivi.

Si spostano inoltre in Italia alcuni centri direzionali. Torino diventa la sede della Regione Europa, Modena il polo di alta gamma e Atessa il centro europeo dei veicoli commerciali. A Mirafiori, oltre alle 500 ibride, si produrrà anche la nuova versione della 500 elettrica. Tra le novità del Piano di particolare rilievo la decisione di installare a Pomigliano la nuova piattaforma Stella small, sulla quale è prevista la produzione di due nuovi modelli compatti così come l'estensione da quattro sette dei modelli prodotti a Melfi, nonché l'elettrificazione delle produzioni di Atessa.

Siamo riusciti a porre sulla strada giusta l'auto italiana, ora dobbiamo cambiare la politica europea " ha proseguito il Ministro Urso, sottolineando ". Il nostro documento strategico di riforme ha ricevuto il consenso di 15 Stati, il supporto delle associazioni industriali europee e della maggioranza dei Gruppi parlamentari nel Parlamento europeo. Recentemente si è mosso anche in tal senso il cancelliere tedesco Scholz.

L'Italia è in prima fila, dobbiamo fare in fretta perché le ultime notizie sono drammatiche ed emblema- tiche; per evitare le multe miliardarie in vigore dal primo gennaio le case automobilistiche hanno prima ridotto in modo drastico la produzione di auto endotermiche, con la chiusura di interi stabilimenti, e ora si affrettano a comprare i crediti per le emissioni di emissioni di CO2 da case automobilistiche straniere, americane o cinesi.

Il rischio paventato da me anche in quest'Aula e denunciato in più sedi sta avvenendo; per eludere le multe miliardarie dell'Europa si finisce comprando i crediti CO2 delle case automobilistiche straniere, per finanziare propri produttori extraeuropei. Siamo al paradosso, alla follia. Siamo alla tempesta perfetta. Dobbiamo da subito cambiare le regole del green deal per salvare l'industria europea. L'Italia è in prima fila." ha concluso il Ministro Adolfo Urso. (09/01/2025-ITL/ITNET)

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