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CULTURA ITALIANA NEL MONDO -MODERNI MECENATI - A MILANO COLLEZIONE IANNACCONE IN MOSTRA 150 OPERE DI ARTISTI INTERNAZIONLI, A PARTIRE DA 6 CAPOLAVORI DI CINDY SHERMAN PER FINIRE CON FRANCESCO VEZZOLI

(2025-03-06)

Il riconoscimento internazionale di Milano come uno dei principali centri dell’arte contemporanea in
Europa nasce sempre più spesso dalla felice e virtuosa collaborazione tra istituzioni pubbliche e privati.
Questa realtà è pienamente confermata dalla mostra «Da Cindy Sherman a Francesco Vezzoli. 80 artisti
contemporanei» che offre dal 7 marzo al 4 maggio 2025 ai milanesi e ai visitatori della città l’opportunità inedita di apprezzare una delle più importanti collezioni d’arte private italiane, quella dell’avvocato Giuseppe Iannaccone. A questo appassionato collezionista milanese va tutta la gratitudine della città, non solo per il generoso prestito, ma anche per l’attività della sua Fondazione, ispirata a una concezione dell’arte come bene condiviso e strumento di crescita sociale per la comunità.

Ad ospitare la mostra Palazzo Reale di Milano con l'esposizione  per la prima volta al mondo di 150 opere di 80 grandi artisti contemporanei di tutto il mondo. Promossa da Comune di Milano – Cultura, da Palazzo Reale e dalla Fondazione Giuseppe Iannaccone, con la produzione esecutiva di Arthemisia, la mostra è a cura di Daniele Fenaroli con la consulenza scientifica di Vincenzo de Bellis, rappresenta un’occasione unica per esplorare i temi della contemporaneità attraverso il punto di vista degli artisti tra i più noti a livello internazionale.

Allestita in 11 sale, poste al piano terra di Palazzo Reale, l’esposizione dedica lo spazio in apertura a Cindy Sherman, artista emblematica, i cui 6 lavori aprono un’immediata riflessione sull’identità femminile, sul corpo e la sua libera disponibilità e ci introducono in un percorso i cui temi cruciali – dall’identità di genere a quelle legate alla cultura o alle tradizioni di appartenenza – sono indagati e rappresentati secondo la sensibilità di ogni artista presente.

A seguire artisti come Nan Goldin, Mattew Barney e Kiki Smith, Francis Alys, Elizabeth Peyton, Francesco Vezzoli e Dana Schutz, fino a Jennifer Packer e Hayv Kahraman, e molti altri.

L’insieme delle opere esposte evoca all’interno di ogni sala un motivo, una tendenza o un tema centrale nella produzione artistica contemporanea: dalla riflessione sul corpo, all’identità di genere e all’orienta-mento sessuale, ai diritti civili e ad ogni qualsivoglia ricerca di libertà, a temi quali la solitudine, l’intro-spezione, l’indagine sulle dinamiche di gruppo e di società, lo sfaldamento degli archetipi culturali, fino ad aprirsi sul terreno che fa collidere – ora creando aperture ora chiusure – il mondo naturale con quello artificiale, spesso, frutto dell’uomo contemporaneo.

"La mostra invita i visitatori a intraprendere un viaggio attraverso le molteplici espressioni dell’arte con-temporanea, capace di interrogare la nostra società e il nostro tempo con sguardi sempre nuovi – dichiara l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –. Le opere in esposizione esplorano tematiche cruciali come l’identità, il corpo, la memoria collettiva e il rapporto tra realtà e immaginario, restituendo un panorama artistico che riflette e interpreta la complessità del presente. Grazie alla straordinaria selezione di opere e artisti invitati, Palazzo Reale si conferma luogo di confronto e scoperta, arricchendo il programma della Milano Art Week con questo nuovo progetto."

Questi i temi e motivi che si rincorrono costantemente all’interno del percorso espositivo,  tenuti insieme dal duplice registro reale-immaginario che attraversa tutta la mostra: un viaggio tra sogno e realtà in cui l’allegoria, la mitologia e la leggenda da una parte e la storia, la politica e la società dall’altra si confrontano e intrecciano continuamente.

La mostra rappresenta uno sguardo sulla ricerca artistica del recente passato e del presente, ed è anche un’occasione per riflettere sull’importanza del collezionismo privato nella storia dell’arte.

“È meraviglioso guardare la storia dell'arte e vedere – dichiara Giuseppe Iannaccone, Presidente della Fondazione Giuseppe Iannaccone – come gli artisti abbiano sempre esplorato i sentimenti, le emozioni, i piaceri e i tormenti degli esseri umani. Un'epoca segue l'altra, gli artisti si adattano ai fattori sociali ed economici della scena mutevole, inventando nuove forme di poesia; ma il cuore umano resta lo stesso e riesco a vedere un'essenza comune, una componente poetica condivisa, in ogni periodo dell'arte.”

La mostra, parte del programma della edizione 2025 di Milano Art Week, vede come sponsor Deutsche Bank, Spada Partners e Atitech; come sponsor tecnico Open Care - Servizi per l'arte, ARTE Generali - Agenzia Milano Teodorico, Tenuta Sarno 1860, Donnachiara – Montefalcione e Petilia – Altavilla Irpina; come media partner IGP Decaux e come mobility partner Frecciarossa Treno Ufficiale.
Catalogo edito da Allemandi.

Data la forte valenza sociale per i temi trattati quali i diritti fondamentali, la parità di genere, la non discriminazione e l'inclusione sociale, la mostra ha ottenuto per la cerimonia di apertura del 6 marzo l’alto patrocinio del Parlamento europeo.

OPPORTUNITA': I VISITATORI DELLA MOSTRA  POSSESSORI DI UN BIGLIETTO FRECCIAROSSA, FRECCIARGENTO, FRECCIABIANCA  CON DESTINAZIONE MILANO  E CON DATA DI VIAGGIO ANTECEDENTE FINO A DUE GIORNI L’INGRESSO ALLA MOSTRA OTTERRANNO UNO SCONTO DEL 25% SUL BIGLIETTO DI INGRESSO

PER AVERE DIRITTO ALLO SCONTO, IL GIORNO DELLA VISITA IL BIGLIETTO POTRÀ ESSERE ACQUISTATO ESCLUSIVAMENTE PRESSO LA BIGLIETTERIA DELLA MOSTRA ESIBENDO IL PROPRIO TITOLO DI VIAGGIO.

Frecciarossa, il treno Alta Velocità di Trenitalia (Gruppo FS Italiane), è Treno Ufficiale della mostra “DA CINDY SHERMAN A FRANCESCO VEZZOLI. 80 artisti contemporanei”, in programma dal 7 marzo al 4 maggio a Palazzo Reale a Milano.

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La Collezione Iannaccone è il frutto di un percorso di ricerca, passione e sensibilità avviato da Giuseppe
Iannaccone nei primi anni novanta: una narrazione stratificata in cui dialogano passato e presente, storia
e attualità, estetica e impegno sociale.

Il nucleo originario della collezione si concentra sull’arte italiana degli anni trenta e quaranta, periodo di
grandi tensioni e profonde trasformazioni culturali. Figure come Scipione, Mario Mafai e Fausto Pirandello
trovano spazio accanto a esponenti di un’espressione pittorica intensa e vibrante, restituendo uno
spaccato del contesto storico e sociale dell’epoca. Con il passare del tempo la collezione si è aperta al
contemporaneo, senza mai perdere il proprio filo conduttore: la volontà di dare voce alle urgenze del
presente attraverso lo sguardo degli artisti.

La Collezione Iannaccone è una delle più prestigiose collezioni private italiane che conta, ad oggi, più di 500 opere tra lavori d’arte moderna e contemporanea. Se la sezione moderna è la più importante e completa collezione sull’espressionismo italiano degli anni Trenta, nel corso degli ultimi anni si è arricchita di 300 opere tra le più innovative e originali dell’arte contemporanea,dalla pittura alla scultura, al disegno, alla fotografia , portando in Italia promettenti artisti, da Raqib Shaw a Kehinde Wiley, da Imran Qureshi a
Paulina Olowska, da Hernan Bas a Andro Wekua e Victor Man passando per altri ormai consacrati come
Matthew Barney, Michael Borremans, John Currin, Tracey Emin, William Kentridge, Juan Muñoz, Shirin Neshat, Elizabeth Peyton, Marc Quinn, Kiki Smith, Kara Walker e Gillian Wearing, fino a estendere la rosa dei media artistici alla video-art con opere di Adrian Paci, Nathalie Djurberg e Regina José Galindo.

La Collezione Giuseppe Iannaccone è un contenitore di racconti, uno sguardo sul mondo e uno straor-dinario documento del presente, ma è anche e soprattutto il riconoscimento dell’inarrestabile passione di Giuseppe Iannaccone che, fin dall’inizio, si è mosso alla costante ricerca del capolavoro, perché come a lui stesso piace ripetere “è meglio avere il capolavoro assoluto di un artista minore che un’opera minore di un grande artista"

Obiettivo della FONDAZIONE GIUSEPPE IANNACCONE ETS è oltrepassare i confini delle classiche attività
culturali istituzionali, di modo che l’arte, quale mezzo che legge la contemporaneità, divenga strumento di promozione della diversità e di confronto sui temi più attuali della società moderna.
Tramite il sostegno fornito ai giovani artisti e la creazione di momenti di incontro con tutti i segmenti della società, la Fondazione chiama all’appello il mondo dell'arte, consentendogli di intervenire attivamente nel dialogo, interno e internazionale, su questioni come l'equità sociale, l'ambiente, i diritti umani e il rapporto con la tecnologia, riflettendo e influenzando il tessuto socioculturale in maniera concreta, immediata e tangibile. (06/03/2025-ITL/ITNET)

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