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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - SETTIMA MUSA -"LA GRANDE COMICITA' ITALIANA DIVENGA PATRIMONIO IMMATERIALE DELL'UMANITA' /UNESCO" A PROPORLO LIUZZI, PRES. FONDAZIONE GUIDO CARLI
(2025-03-11)
Il regista e attore romano Carlo Verdone è stato il protagonista dell’allocuzione nell’Aula Magna dell'Università Luiss alla presenza della Sottosegretaria Borgonzoni e le conclusioni della Vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli Cinquanta minuti di riflessioni, all’insegna del filo rosso che lega l’arte comica all’etica e alla responsabilità.
Il Maestro della comicità dolceamara, Carlo Verdone, è stato il protagonista della lezione agli studenti “Comicamente etici. Com’è cambiato l’umorismo dagli Anni ‘80 ad oggi” promossa oggi nell’Aula Magna Mario Arcelli della Luiss dalla Fondazione Guido Carli. Dopo il saluto iniziale di Romana Liuzzo, Presidente della Fondazione, l’allocuzione di Verdone è stata preceduta dal saluto istituzionale del Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, e da un intervento del Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni. Le conclusioni sono state affidate alla Vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli.
“Ridere è una terapia senza effetti collaterali -ha detto Verdone- ed è particolarmente importante in questo momento delicato per il mondo”. Ha poi ricordato quando negli anni’ 80 faceva parte con Benigni, Troisi e Nuti dei “nuovi comici” e ha detto che cerca sempre di lavorare con giovani comici, ai quali offre la sua esperienza in cambio della loro freschezza. “Quando si fa comicità -ha continuato- si deve essere particolarmente profondi, occorre metterci poesia e temi sociali, per non essere sterili”.
L'attore ha ripercorso dagli anni ’80 a oggi tutta la storia del cinema comico italiano, dai suoi inizi nei teatri off e in tv, agli Oscar di “Mediterraneo” e “La vita è bella”, a Celentano, ai Cinepanettoni, al politicamente scorretto di Zalone e Duro, alla Cortellesi e Paolo Genovese: “Noi siamo stati aiutati e penalizzati dal dialetto, ma le commedie che abbiamo venduto all’estero e hanno fatto grandi incassi internazionali sono quelle ben scritte, con delle belle storie. E con i personaggi femminili al centro. Questi ultimi anni segnano anche l’affermazione di tante bravissime donne registe”.
“La grande comicità italiana potrebbe presto diventare patrimonio immateriale dell’umanità”, ha annunciato Romana Liuzzo, Presidente della Fondazione Guido Carli. “Abbiamo già illustrato al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni la nostra proposta e ci auguriamo che venga al più presto avviato l’iter di candidatura all’Unesco. È il modo migliore per valorizzare una storia di eccellenze, da Totò a Petrolini, da Troisi a Proietti, che ha non solo divertito milioni di persone, ma anche spesso smascherato le ingiustizie attraverso l’arguzia e l’ironia, diventando la voce dei più fragili. L’umorismo di Verdone ne è un esempio formidabile: parla a tutte le generazioni, ha una forte valenza sociale e induce a riflettere”. Secondo Liuzzo, “per puntellare il percorso di candidatura sarebbe utile istituire una Giornata nazionale del Buonumore. Potrebbe servire a mobilitare i nostri talenti comici nei reparti di oncologia e psichiatria degli ospedali per dare conforto a chi soffre: in Italia ogni anno ci sono 390 mila nuovi casi di tumore e 28 persone su 100 sono afflitte da disturbi mentali.
Immaginiamo un Protocollo d’intesa tra Presidenza del Consiglio, ministeri competenti, Regioni e Comuni per costruire il progetto. Celebrare ‘il merito del sorriso’, in un’epoca di sfide complesse e grandi incognite, sarebbe piaciuto a Guido Carli. L’ex Governatore della Banca d’Italia e Ministro del Tesoro, per me nonno di straordinaria saggezza, era un convinto fautore della virtù della speranza e del suo valore inestimabile anche in economia: il potere di tenere accesa la fiducia nel futuro”.
Il Prefetto di Roma Lamberto Giannini ha detto che “far ridere è una cosa molto seria, ridere con garbo anche dei nostri difetti e insicurezze. Io mi occupo di sicurezza e anche la sicurezza ha bisogno di etica e di leggerezza”. Lucia Borgonzoni, Sottosegretario alla Cultura, ha detto che “la comicità e la creatività possono e devono essere valorizzati nell’epoca dell’Intelligenza artificiale, perché una macchina non potrà sostituirle. Credo che quella della comicità italiana sia una candidatura forte per l’Unesco”.
Licia Ronzulli, Vicepresidente del Senato: “I personaggi di Verdone parlano di noi, delle nostre paure, delle nostre difficoltà ci fanno ridere delle nostre imperfezioni, ci fanno sentire meno soli. L’idea di portare la comicità Italiana fra i patrimoni dell’umanità e l’idea di portare i comici in corsia hanno un profondo significato etico: la comicità unisce e può aiutare ad affrontare le ingiustizie”.
Presenti in platea oltre 400 spettatori: esponenti delle istituzioni, manager e imprenditori, ma soprattutto moltissimi studenti di scuole e atenei romani. La lezione di Carlo Verdone è stata il secondo grande evento della stagione di attività 2024-2025 della Fondazione Guido Carli, impegnata a tramandare l’eredità morale e culturale dello statista.
Il prossimo appuntamento, culmine del programma, sarà il 9 maggio 2025 per la XVI Edizione del Premio Guido Carli che attribuisce il prestigioso riconoscimento alle donne e agli uomini che tengono alta la bandiera dell’Italia nel mondo. Anche quest’anno, l’impegno sociale e l’attenzione ai più fragili saranno protagonisti. Con un occhio attento a cinema e regia.(11/03/2025-ITL/ITNET)
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