LAVORO - ITALIANI GERMANIA - GARAVINI/PD: DIFFICILE VALUTARE CONSEGUENZE CASO WOLKSWAGEN -
Lo scandalo Volkswagen sulla manipolazione delle emissioni inquinanti rischia di avere effetti collaterali sui lavoratori italiani non solo in Germania ma anche di coinvolgere l'industria dell'automotive in Italia, in Piemonte come in Friuli Venezia Giulia, dove l'indotto della componentistica fabbrica milioni di "pezzi" per la Casa automobilistica tedesca. Tanto per fare qualche nome, in Piemonte ci sono oltre mille persone impegnate nella Giugiaro design, uno dei fiori all'occhiello della casa automobilistica.
Per ora gli ordinativi sono stati mantenuti ma i contraccolpi potrebbero verificarsi a medio termine e dunque preoccupazioni ed incertezze non fanno certo dormire sonni tranquilli ai lavoratori italiani emigrati in Germania ed in Italia.
Italian network /Italialavorotv ha interpellato sull'argomento l'on. Laura Garavini, deputata eletta dalla Circoscrizione Estero-Europa, residente in Germania, e presidente del Gruppo Interparlamentare di Amicizia italo/tedesco, che ha dichiarato:
"La Volkswagen è la prima casa autobilistica al mondo e questa vicenda è stata naturalmente destabilizzante ma è ancora un pò difficile valutarne le possibili conseguenze. La tale forza di questa Azienda ritengo, però, che sia una garanzia sia a livello tedesco che in ambito internazionale. Ciononostante è difficile in questa fase valutarne le possibili conseguenze."
Ma l'interesse per l'azienda tedesca da parte degli italiani coinvolge anche il mondo della formazione attraverso alcune iniziative sviluppate dalla casa automobilistica tedesca ed alcune aziende italiane per lo svolgimento di stages, workshop ed altre soluzioni per studenti italiani sul modello della formazione "duale" tedesco. Iniziative che prevede possano proseguire ? Immediata la risposta della parlamentare italiana "Su questi aspetti non ci sarà alcun tipo di conseguenze. Questi poli di eccellenza come la Lamborghini, la Ducati....che assieme alla Volkswagen hanno messo in campo misure di formazione sul modello tedesco, anche alla luce del nuovo apparato normativo che abbiamo costituito attraverso "la buona scuola" , sicuramente non risentiranno di questi sconbussolamenti"....(12/11/2015-ITL/ITNET)