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IMMIGRAZIONE - UCRAINA /PROFUGHI IN ITALIA : 125.200 DI CUI 118.479 ALLA FRONTIERA E 6.721 IN FRIULI VENEZIA GIULIA. 41.088 MINORI. ATTIVA PIATTAFORMA RICHIESTA CONTRIBUTO SOSTENTAMENTO

(2022-05-30)

  Sono 125.200 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina giunte fino a oggi in Italia, 118.479 delle quali alla frontiera e 6.721 controllate dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. Ne dà notizia il Viminale precisando che “sul totale, 65.481 sono donne, 18.631 uomini e 41.088 minori”.

Le principali città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia continuano ad essere Milano, Roma, Napoli e Bologna.

I PROFUGHI UCRAINI CHE HANNO FATTO DOMANDA DI SOGGIORNO TEMPORANEO POSSONO RICHIEDERE ATTRAVERSO IL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE UN SOSTEGNO ECONOMICO

Il sostegno economico pari a 300 euro a persona al mese per adulto e 150 euro al mese per ciascun minore può essere richiesto entro il 30 settembre 2022
È attiva e raggiungibile dal sito del dipartimento della Protezione Civile la piattaforma che consente ai profughi provenienti dall’Ucraina di richiedere il contributo di sostentamento pari a 300 euro a persona al mese per adulto e un’integrazione di 150 euro al mese per ciascun minore di 18 anni al seguito.

Il contributo è destinato a coloro che hanno presentato domanda di permesso di soggiorno per protezione temporanea rilasciato dalla questura i quali si trovino, o siano stati, in condizione di autonoma sistemazione, vale a dire presso parenti, amici o famiglie ospitanti per almeno dieci giorni nell’arco di un mese. Non possono chiedere il contributo coloro i quali siano alloggiati presso strutture messe a disposizione dallo Stato (Cas-Centri di assistenza straordinaria, Sai-Sistema di accoglienza e integrazione, strutture per l’accoglienza diffusa, alberghi messi a disposizione dalle Regioni e Province Autonome).

Il sostegno può essere richiesto entro il 30 settembre 2022 e viene riconosciuto per un massimo di tre mesi dalla data riportata sulla ricevuta di presentazione della domanda di permesso di soggiorno; in base al periodo trascorso tra la domanda e la richiesta di contributo, può essere riconosciuto per una quota mensile, per due o per l’intero ammontare. Per accedere alla piattaforma è necessario disporre del codice fiscale (rilasciato con la domanda di permesso di soggiorno). I dati inseriti saranno verificati e, in caso di inesattezze, saranno acquisite ulteriori informazioni. In caso di false dichiarazioni il contributo sarà revocato.

Una volta acquisita correttamente la domanda, saranno inviati al richiedente un sms e una mail con l’importo del contributo e la data dalla quale sarà possibile riscuoterlo. La somma sarà erogata in contanti presso un qualsiasi ufficio di Poste Italiane presente in Italia. Per la riscossione si avranno due mesi di tempo, trascorsi i quali il contributo sarà revocato.

Il sostegno economico prevede una quota integrativa di 150 euro al mese per ciascun minore di 18 anni erogata al genitore (indifferentemente se si tratti del padre o della madre) o all’adulto che sia riconosciuto quale tutore legale, purché abbia presentato la domanda di soggiorno per protezione temporanea. Per ricevere l’integrazione sarà sufficiente compilare la richiesta in quanto i dati dei figli al seguito sono già presenti nella piattaforma, così come i dati dei minori di cui si ha la tutela legale. La richiesta di integrazione del contributo sarà valutata in seguito alla verifica della documentazione. L’esito sarà comunicato tramite email e sms.

Fra le iniziative a sostegno della permanenza dei profughi ucraini maggiorenni in Italia si cita l'intervento, ad esempio, della Società Dante Alighieri del comitato di Siena, d'intesa con il prefetto.  L’intesa, che potenzia le misure messe in campo dalla prefettura per l’accoglienza, è rivolta ai profughi in arrivo dall’Ucraina e prevede corsi gratuiti di lingua italiana della durata minima di 20 ore settimanali fino a un massimo di oltre 4 settimane, da concordare di volta in volta con il soggetto erogatore.

Le lezioni sono rivolte esclusivamente ai maggiorenni e si svolgeranno preferibilmente in presenza o in modalità on line su richiesta degli interessati. Alla frequenza dei corsi potranno candidarsi: i cittadini ucraini o loro familiari residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022; gli apolidi o i cittadini di stati terzi diversi dall’Ucraina e loro familiari, residenti in Ucraina, che beneficiavano di protezione internazionale o di protezionale nazionale equivalente prima del 24 febbraio 2022; le persone che in virtù dello status di protezione abbiano presentato alla questura di Siena, alla data successiva del 14 marzo 2022, l’istanza per la richiesta di un permesso di soggiorno di protezione temporanea.


Quanto ai Minori, sono ormai 27mila i piccoli ucraini che stanno frequentando le nostre scuole: "Un fatto importante, c’è l’esigenza di essere una comunità accogliente per questi ragazzi» ha detto ieri la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, che ha illuminato il fenomeno di quelli che invece arrivano senza i genitori"  Molti di questi giovanissimi sono affidati.
Molti non accompagnati affidati a parenti con provvedimenti del tribunale finora" ha dichiarato la Ministro Lamorgese .
Il Piano minori messo a punto dal governo a fine marzo prevede infatti che qualora il minore sia arrivato nel nostro Paese con una zia, una nonna o il direttore dell’istituto in cui era accolto in Ucraina e che questi ultimi non possano dimostrare di essere legalmente responsabili del minore, sia il Tribunale dei minori a provvedere alla nomina del tutore. La maggior parte di loro sono stati affidati proprio ai loro familiari.(30/05/2022-ITL/ITNET)

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