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ITALIANI ALL'ESTERO - SEMINARIO INTERGRUPPO PARLAMENTARE "DIASPORA, ITALICITA', CITTADINANZA, SVILUPPO". ON.PORTA (PD/ESTERO): "MOBILITA' E SUO IMPATTO SU VITA SOCIALE ED ECONOMICA FINALMENTE AL CENTRO DIBATTITO POLITICO"

(2023-06-06)

  Il I° Seminario di una serie di incontri che l'Intergruppo "Italici per un futuro glocal" ha in animo di varare per mettere l'accento sui temi anticipati dall'incontro odierno "diaspora, italicità, cittadinanza, sviluppo" per valorizzare le comunità italiane all'estero."

Lo ha affermato il Presidente dell'Intergruppo parlamentare ITALICI, on. Fabio Porta, esponente del PD, eletto dalla Circoscrizione Estero-America Meridionale,  che - presentando l'iniziativa - ha offerto al dibattito un personale, sebbene sintetico,  apporto: "credo che anche la congiuntura economica e sociale che vive il nostro paese ci porta a mettere finalmente al centro delle scelte politiche italiane il tema della mobilità". 
"La vice presidente Ascani giustamente ricordava poc'anzi faceva riferimento alle bellissime ed opportune parole del Presidente Mattarella in occasione della festa della Repubblica rivolte proprio agli italiani all'estero, allorchè invitava a fare passi in avanti nella riflessione sul fenomeno dell'attuale mobilità, passando  "dalla fuga dei cervelli alla circolazione dei talenti". Ed è "in parte  sulla falsariga di questo tema che oggi vogliamo confrontarci"

"E lo vogliamo fare,  ha proseguito il Presidente dell'Intergruppo sugli italici, anche alla luce di una situazione demografica abbastanza drammatica.  E' la stessa Banca d'Italia a ricordarci che dal 2019 il numero di persone in età lavorativa è diminuito di 800.000 unità. Ed è l'Istat a dirci in questi giorni che entro il 2040 la popolazione in età lavorativa si ridurrà di 6 milioni di persone,  piu' o meno pari a quanti oggi sono gli italiani che vivono all'estero. Si tratta, dunque, di un tema sia economico che sociale perché dalla demografia dipende anche il futuro della sostenibilità delle nostre scuole, delle università, degli asili, del sistema previdenziale. 

Nondimeno  - ha proseguito Porta - è anche un problema culturale:  un grande giornale: l'Economist scriveva nei giorni scorsi come l'economia italiana a causa dell'invecchiamento della sua popolazione non  subirà solo problemi finanziari e fiscali, ma anche carenza di nuove idee. E sappiamo anche che per l'invecchiamento progressivo della popolazione italiana nei prossimi 20 anni - lo dice il Governatore della Banca d'Italia Visco - noi non potremo contare su di un aumento endogeno delle forze lavoro, a motivo del calo demografico. Effetti che potranno essere mitigati nel breve periodo soltanto da un aumento del saldo migratorio." 
"Si tratta di un tema certamente non nuovo, ha affermato l'on. Porta,  ma di un tema urgente e quanto mai attuale.

Ed il paradosso è che l'Italia, come ha scritto Piero Bassetti nel suo saggio “svegliamoci italici”, potrebbe contare su quasi 250 milioni di persone, considerando gli italiani che vivono nel nostro Paese, e coloro che sono nati  all'estero, insieme agli stranieri che vivono in Italia, e gli amanti, dice Bassetti, quelli che si identificano nei valori, nella cultura italiana. E' un paradosso che proprio il nostro Paese che ha questo enorme bacino di italici sia quello che soffre con maggiore virulenza - rispetto ad altri Paesi -di questo gap demografico".

"La diaspora  italiana nel mondo, d'altra parte, può costituire una ricchezza sulla quale investire, una ricchezza sulla quale puntare per far ritornare, per attrarre nuovamente verso il nostro Paese chi liberamente decide di studiare, di lavorare o di investire in Italia" come ha scritto nei giorni scorsi sulle pagine de Il Corriere della Sera il prof. Marchetti, pro rettore per l'internazionalizzazione dell'ateneo LUISS Guido Carli..

È chiaro che su questi elementi occorre individuare, come parlamentari,  strumenti opportuni, leggi, dispositivi, iniziative parlamentari. In questa sede è con noi Morena  Diazzi, direttore generale "Conoscenza, Ricerca, Lavoro, Imprese, della Regione Emilia Romagna, che ci parlerà della nuova legge regionale dell'Emilia Romagna per attrarre e trattenere giovani talenti. Una iniziativa concreta che va nella Direzione che intendiamo indicare.
Anche il comitato 11 ottobre, presieduto da Aldo Aledda presenterà una proposta di legge per favorire il rientro dei giovani italiani e degli italici per contrastare lo spopolamento e per la ripresa economica. Uno strumento legislativo che cercheremo di raccogliere, e se è il caso di migliorare, emendare, per attrarre attraverso un sistema di visti e di incentivi, i migliori talenti da tutto il mondo.
Ecco, credo sia necessario  mobilitarsi a vari livelli. Alla Camera con i miei colleghi eletti all'estero stiamo lavorando per far sì che nelle scuole si parli di mobilità, si studi la mobilità, si studi la migrazione con tutta il suo eterogeneo impatto nella vita sociale ed economica del nostro Paese. Bisogna coinvolgere il Ministero degli esteri, il Ministero del lavoro, perché servono  anche politiche di
attrazione dei lavoratori dall'estero.
Il sistema di rappresentanza:  tra pochi giorni avremo finalmente operativo, dopo diverso tempo, il Consiglio Generale degli Italiani all'Estero.  Noi  speriamo che il sistema Italia si mobiliti in tal senso,. Quello che noi possiamo offrire è uno spazio di discussione, di elaborazione, e sono convinto che anche questo dibattito odierno ci offrirà spunti interessanti per intervenire. (06/06/2023-ITL/ITNET)

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