Sponsor
|
LAVORO - SANITA' - MIN.SCHILLACI : SODDISFAZIONE ACCORDO RINNOVO CONTRATTO COMPARTO. I SINDACATI: SBARRA (CISL): PRIMA CONCRETA RISPOSTA. FiILIPPI CGIL :"NECESSARI INVESTIMENTI E RISORSE" BONFILI FPL: "NELLA BILANCIO DEFISCALIZZAZIONE INDENNITA'"
(2023-09-28)
“Per mettere fine al grave ritardo accumulato negli ultimi anni il governo Meloni si era impegnato da subito ad accelerare il rinnovo contrattuale del comparto sanità 2019-2021 e personalmente ho assicurato ai sindacati il pieno sostegno alle giuste aspettative dei lavoratori. L’accordo di oggi è un risultato importante che introduce novità significative sia sul piano economico che per le condizioni di lavoro. È un punto di arrivo ma anche di partenza. Ora è necessario programmare con il Mef le risorse per il rinnovo del biennio 2022-2024 per non accumulare ulteriori ritardi.
Accanto a ciò prosegue il nostro impegno per il rilancio del comparto sanitario pubblico: stipendi più alti e una migliore organizzazione del lavoro per rendere di nuovo attrattive le professioni sanitarie e colmare la carenza di medici e infermieri nel servizio sanitario pubblico”. È quanto dichiara il Ministro della Salute, Orazio Schillaci.
DAL SINDACATO :
“L’intesa raggiunta oggi in sede di trattativa all’A.Ra.N. per il rinnovo del CCNL della Dirigenza Sanitaria 2019/21, che interessa circa 135.000 Dirigenti (di cui circa 120.000 dirigenti medici e 15.000 dirigenti sanitari non medici), è arrivata dopo un negoziato lungo e difficile che premia l’impegno al tavolo per molti mesi della Cisl Medici e della nostra confederazione”. Lo dichiara il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. “Questo è un contratto importante perché gli adeguamenti economici e il miglioramento di alcuni istituti normativi rappresentano una prima concreta risposta alle grandi difficoltà che questi professionisti hanno dovuto affrontare durante la pandemia COVID e che, quotidianamente, vivono nei posti di lavoro per garantire a tutti i cittadini la tutela di un diritto fondamentale quale quello alla salute.
E’ stato un lavoro lungo ma proficuo, nel quale sono stati raggiunti risultati significativi su alcuni aspetti come ad es. l’orario di lavoro, mettendo così fine all’abuso di orario non contabilizzato né retribuito; sono stati stabiliti tempi certi per il conferimento degli incarichi al compimento dei 5 anni di servizio; è stato fissato il numero massimo di guardie e reperibilità nel rispetto delle norme sulla sicurezza , così come è stata eliminata la norma che prevedeva il dimezzamento dell’indennità di esclusività in caso di part-time, particolarmente avvertita, come sottolineato dalla CISL Medici, dalle colleghe per le loro peculiarità di impegni familiari.
Siamo, però, solo all’inizio di un percorso che ci vede impegnati nel rilancio del Servizio Sanitario Nazionale nella sua dimensione più ampia, a partire dalla necessità di mettere in campo un serio piano assunzionale e maggiori risorse finanziarie che, a partire dal prossimo rinnovo contrattuale, rendano migliore l’offerta di cura e appetibile la permanenza nella sanità pubblica. E’ necessario, ora, accelerare le trattative per giungere rapidamente alla conclusione dei negoziati ancora aperti relativi alle Aree della Dirigenza 2019/21 e reperire risorse congrue per avviare le nuova tornata contrattuale 2022/2024, oramai scadute da oltre un biennio”.
PER Andrea Filippi FP CGIL:
La Fp Cgil si è battuta e continuerà a battersi per l'equiparazione retributiva di tutti i dirigenti, a iniziare dal riconoscimento dell'indennità di esclusività per i dirigenti delle professioni sanitarie, per i quali abbiamo comunque ottenuto una forma di parziale perequazione con la valorizzazione specifica della posizione. Abbiamo reso esigibile in maniera inequivocabile il recupero dell'extra-orario lavorato, che fino a oggi veniva azzerato per una vecchia norma che ci trascinavamo dal 2005. Oggi abbiamo ottenuto periodi più lunghi e modalità più flessibili per il recupero di gran parte dell'orario extra, salvaguardando la retribuzione delle prestazioni aggiuntive che aumenta a 80 euro l'ora. Mentre sui media si sviluppano le polemiche sull'emergenza dei pronto soccorso e la carenza di medici dovuta alle condizioni di lavoro, nel Ccnl introduciamo strumenti che costituiscono delle prime risposte, ma diciamo sin da ora che il ministro deve convocare i sindacati della dirigenza per affrontare la questione salariale e occupazionale con strumenti ben diversi da quelli messi in campo finora”.
Filippi ha inoltre osservato: “abbiamo reso obbligatoria l'assegnazione degli incarichi professionali da parte delle aziende che 'dovranno assegnarli entro e non oltre 60 giorni dall'esito positivo delle valutazioni' che pure verranno regolamentate con 'tempistiche certe' continuando sulla strada della valorizzazione professionale. E ancora, abbiamo migliorato la tutela legale dei professionisti e la retribuzione del part-time per favorire la conciliazione dei tempi vita-lavoro delle dirigenti donne, cosi come la possibilità del lavoro agile. Inoltre ora è più chiara la destinazione delle risorse da contrattare per i fondi aziendali e definito l'utilizzo delle ore per la formazione”.
“Abbiamo lavorato – ha proseguito il dirigente sindacale - per qualificare il contratto collettivo nazionale per garantire tutele, diritti e carriere delle professioniste e dei professionisti, ma siamo consapevoli che sono necessari investimenti e più risorse oltre che più contrattazione per riconoscere il ruolo di chi sceglie di lavorare per il Ssn, con orgoglio e spirito di servizio e adesione all’art 32 della Costituzione”.
Per la UIL
Per Domenico Proietti, Segretario Generale Uil Fpl e Roberto Bonfili, Coordinatore Area Medico Veterinaria della Uil-Fpl: “Tra i punti più importanti l’esigibilita’ del recupero dell’extraorario lavorato, l’indennità di turno nei servizi prestati presso i pronto soccorso, la valorizzazione specifica della posizione per i dirigenti sanitari. Si mettono paletti al fine di evitare derive peggiorative nella contrattazione decentrata:non passa, per merito della Uil Fpl, la prima proposta Aran che prevedeva la sufficienza del 51% di rappresentatività per la firma dei contratti di secondo livello-proseguono i sindacalisti, che concludono “Pur ritenendoci soddisfatti, rimane come unico neo l’aumento del differenziale salariale tra l’intramoenia e l’extramoenia.Continueremo, inoltre, a chiedere di postare nella legge di bilancio la defiscalizzazione dell’indennità di specificità medica”. (28/09/2023-ITL/ITNET)
|
Altri prodotti editoriali
Contatti

|