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ECONOMIA ITALIANA - G7 ITALIA A REGGIO CALABRIA- SOTTOSEGR. TRIPODI (ESTERI):"CALABRIA REGIONE GRANDIS-SIME POTENZIALITA' ANCHE CULTURALI". PRES. OCCHIUTO: SCELTA LUNGIMIRANTE SU RUOLO REGIONI MERIDIONALI"

(2024-07-12)

Decisamente compiaciuta la calabrese Sottosegretaria agi Esteri, Maria Tripodi, dalla scelta della città di Reggio Calabria quale sede del G7 Commercio. Lo ha sottolineato nel corso della presentazione del G7 COMMERCIO ai giornalisti, facendo presente come sia la prima volta in cinquant'anni di storia di una riunione internazionale in Calabria. "Una scelta, credo, di natura politica"  per una Regione del Sud, oltre che una Regione dalle grandissime potenzialità" ha fatto presente l'esponente del Governo, affermando come l'appuntamento internazionale possa rappresentare una "ulteriore vetrina internazionale per la regione Calabria che già si sta proiettando nel migliore dei modi sotto la Presidenza Occhiuto"  Dunque, si tratta di un "intenso lavoro di squadra" per una Regione che presenta molte eccellenze sia dal punto di vista dell'Agricoltura, dell'enogastronomia e soprattutto culturale." Tanto da 'ipotizzare' , ma ne avremo modo di parlarne con il Presidente, che ll nostro meraviglioso museo di Reggio Calabria, in cui sono custoditi tesori della Magna Grecia ed i Bronzi di Riace magari possa presto entrare a fare di partnership con altri musei che hanno tanta voglia di Italia, della nostra cultura e della nostra storia."

"Le delegazioni che verranno ospitate dal  G7 in Calabria potranno apprezzare le straordinarie risorse di questa regione dal punto di vista paesaggistico, dal punto di vista culturale e dal punto di vista degli asset dei driver di sviluppo legati alla logistica. Motivo per cui  sono molto contento che una parte del G7 si svolga al porto di Gioia Tauro, soprattutto nella qualità di presidente della Commissione intermediterranea (CIM)***, l'organismo europeo che raggruppa 38 regioni di 8 Stati membri dell’Unione europea e di altri Paesi, tra cui Albania, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Malta, Marocco e Spagna.

Sono compiaciuto della lungimiranza che il ministro Tajani e il governo hanno saputo dimostrare scegliendo una regione del Mediterraneo per celebrare il G7 Commercio perchè si possa considerare quanto importante stia diventando il Mediterraneo nel nuovo paradigma dello sviluppo economico. 
Il porto di Gioia Tauro è diventato il primo porto per quantità di merci intermediate in Italia  E il Mediterraneo sta diventando sempre più importante per la quantità di scambi commerciali. Questa iniziativa che il governo, e il ministro Taiani in particolare, hanno voluto che si tenesse in una regione del Mediterraneo è in piena sintonia con la strategia del governo di investire nel  Piano Mattei  proprio perchè le regioni del Mediterraneo si affacciano sulla parte del mondo che probabilmente nei prossimi anni vedrà concentrati investimenti importanti  in un  Hub per il commercio mondiale.

In questo senso, il Presidente della Regione Calabria si è felicitato con il Governo e con il Ministero degli Esteri perché "una volta tanto - e lo dico perche' non è mai avvenuto in passato - hanno anticipato una tendenza sul ruolo delle Regioni meridionali nel Mediterraneo."

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CIM: La Commissione Intermediterranea (CIM) è uno dei 6 ambiti di intervento della CRPM – Commissione delle Regioni Marittime Periferiche, il cui scopo è favorire lo sviluppo del dialogo euromediterraneo e la cooperazione territoriale sui temi di trasporti, politica marittima integrata, coesione economica e sociale, acqua ed energia.

La rielezione di Roberto Occhiuto è stata sancita al termine della due giorni dell’Assemblea Generale della CIM. Il presidente Occhiuto era stato eletto la prima volta presidente della Commissione Intermediterranea durante l’Assemblea Generale della CIM che si era tenuta a Villa San Giovanni (Reggio Calabria) il 29 e 30 giugno 2023.

Creata in Andalusia nel 1990 per esprimere gli interessi comuni delle Regioni del Mediterraneo negli importanti negoziati europei, la Commissione Intermediterranea della CRPM affronta le principali questioni sollevate in tutte le Regioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo come la difesa degli interessi comuni di questi territori nelle principali politiche dell’UE; l’integrazione del ruolo delle autorità regionali nel concetto euromediterraneo; la realizzazione di progetti strategici “pilota” su tematiche chiave e di forte impatto territoriale.

Quest’anno l’Assemblea Generale della Commissione Intermediterranea si è concentrata  su alcune sessioni tematiche quasi interamente dedicate alle questioni climatiche tra cui la gestione dell’acqua per la resilienza idrica nelle Regioni mediterranee; desertificazione e carbon farming nelle Regioni mediterranee; la revisione della Carta di Bologna, che dal 1990 è servita come quadro di riferimento per la collaborazione regionale sulla protezione delle coste nel Mediterraneo.
Ma il lavoro della Commissione è stato anche declinato su uno specifico asse: una futura macroregione mediterranea.

presidente Occhiuto, che attraverso la sua relazione ha sottolineato l’esigenza di raggiungere un livello sempre più coeso e rafforzato di cooperazione tra le Regioni che oggi compongono la Commissione e che si trovano ad affrontare sfide socioeconomiche e ambientali uniche come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, la desertificazione, la fuga dei cervelli, e che richiederebbero una risposta sempre più forte e unitaria.

Al termine dei lavori e della dichiarazione finale della Commissione, è stato, dunque, eletto il nuovo ufficio politico e riconfermato Roberto Occhiuto, quale presidente della Commissione Intermediterranea fino al 2026.

I prossimi obiettivi:
“La nostra Regione mediterranea, ricca di storia e diversità, si trova di fronte a sfide e opportunità uniche che richiedono sforzi concertati. Il mar Mediterraneo, culla di antiche civiltà, si trova oggi al crocevia di questioni globali contemporanee come il cambiamento climatico, le migrazioni e lo sviluppo sostenibile.

È in questo contesto complesso che il nostro lavoro come Commissione Intermediterranea diventa sempre più cruciale”.
ha detto il presidente della Regione Calabria e della Commissione Intermediterranea, Roberto Occhiuto

"Guardando al futuro, uno dei miei obiettivi primari per il nuovo mandato sarà quello di continuare a fare pressione per la creazione di una macroregione mediterranea, con una strategia e un’azione credibile ed efficace.

Una strategia che migliorerà la nostra cooperazione, l’efficienza e l’impatto, portando avanti i nostri obiettivi condivisi di sviluppo sostenibile e stabilità regionale.

Personalmente ho più volte stimolato il ministro per gli Affari Esteri italiano, Antonio Tajani, sulla questione, e ancora lo farò. Voglio anche evidenziare come, il mese scorso, la CIM ha inviato una lettera a mia firma ai ministeri competenti di Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Malta, chiedendo loro di includere la creazione della macroregione mediterranea come argomento di discussione nell’ultima riunione del Consiglio, che se anche non accolta porterà visibilità al nostro lavoro preliminare con l’Ue per la  futura Macro-Regione MED.

Ora, con la presidenza ungherese dobbiamo comunque riproporre le nostre istanze e, contemporaneamente cercare di avere nel più breve tempo possibile una interlocuzione con il nuovo Parlamento europeo e con il nuovo commissario per gli Affari regionali e della coesione."

Un’altra importante priorità per me sarà quella di dare continuità e rafforzare i lavori della Commissione volti a promuovere lo sviluppo sostenibile della nostra economia blu.

Le popolazioni costiere del Mediterraneo, le cui economie dipendono fortemente dai settori blu, in particolare dal turismo costiero e marittimo, hanno bisogno del nostro sostegno e incoraggiamento per attuare azioni che garantiscano uno sviluppo socioeconomico e ambientale sostenibile dell’economia del mare.

Sulla base di questo impegno per lo sviluppo sostenibile, un’altra pietra miliare del nostro mandato sarà il rafforzamento della conservazione dell’ambiente, il contrasto al cambiamento climatico e la promozione della transizione ecologica in tutto il bacino del Mediterraneo. Queste sfide, non solo minacciano il nostro ambiente, ma mettono a repentaglio anche settori critici come l’agricoltura, mettendo a rischio la sicurezza alimentare delle nostre comunità..." ha affermato il Presidente della CIM e della Regione Calabria. (12/07/2024-ITL/ITNET)

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