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ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - SIRIA - V.PREMIER E MIN.ESTERI TAJANI ALLA CAMERA: "VENERDI' SARO' A DAMASCO. ITALIA IN PRIMA LINEA SU TRANSIZIONE POLITICA IN SIRIA PACIFICA E INCLUSIVA."
(2025-01-08)
Il vice Premier e Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, è intervenuto oggi al question time della Camera dei Deputati rispondendo ad una interrogazione dell'On. Andrea Orsini (FI) ha riferito quali iniziative il Governo intenda adottare, anche coordinandosi con i partner dell'Unione europea ed internazionali, per contribuire alla stabilizzazione politica della Siria e al suo rilancio economico – ad iniziare da una rafforzata assistenza umanitaria alla popolazione civile – nell'interesse anche della pacificazione regionale" .
Tajani ha definito "la fine della brutale dittatura di Assad una svolta storica per la Siria e per il Medio Oriente" ed ha ragguagliato i parlamentari come l'Italia sia " accanto al popolo siriano per favorire la stabilizzazione politica e garantire la tutela dei diritti umani". " E' essenziale - ha detto il Ministro - tutelarne l'integrità territoriale ed impedire che il suo territorio venga sfruttato da organizzazioni terroristiche e da attori ostili" A questo riguardo, il Ministro ha comunicato all'Aula che il prossimo venerdì si recherà in missione a Damasco "per ribadire alle nuove autorità siriane l'importanza di un processo politico inclusivo che garantisca le libertà fondamentali di tutti i siriani e riconosca e valorizzi il ruolo dei cristiani come cittadini con pienezza di diritti".
"L'Italia - ha sottolineato Tajani - sta svolgendo un ruolo di primo piano nel processo di transizione anche grazie alla nostra presenza diplomatica sul territorio. Sarà, infatti, l'unico Paese del G7 con un'Ambasciata operativa a Damasco."
"Da mesi chiedevamo all'Unione Europea di accendere i riflettori sulla Siria. Un approccio condiviso anche con il Parlamento. Ed i fatti ci hanno dato ragione. Abbiamo agito con prontezza e visione strategica. La nostra prima preoccupazione è stato garantire la tutela di circa 300 connazionali presenti in Siria.
Nei giorni della caduta del regime ho chiesto all'ambasciata di attivarsi immediatamente per assistere gli italiani che volevano lasciare il Paese e la nostra sede rimane in costante contatto con i connazionali che avevano deciso di restare".
Ed ha sottolineato "Il nostro Governo è stato tra i primi ad avviare una interlocuzione diretta con le nuove autorità ed accordarsi con i principali interlocutori regionali, a partire dalla Turchia, con i cui vertici in queste settimane, il Presidente del Consiglio ed io, siamo stati in costante contatto. Poco fa ho anche parlato con il Ministro egli Esteri saudita".
Dal 22 al 24 dicembre ho inviato a Damasco una delegazione diplomatica per discutere dell'avvio del processo di transizione del rilancio economico e delle misure di assistenza alla popolazione civile.
Domani presiederò a Roma con i Ministri degli Esteri del Quintetto - Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti e con l'Alta Rappresentante dell'Unione Europea per coordinare la nostra azione diplomatica sulla Siria e sul Medio Oriente.
Nel corso della mia visita a Damasco annuncerò un primo pacchetto di interventi di cooperazione allo sviluppo che vedrà coinvolte le organizzazioni civili della società italiana. Sempre sul piano umanitario: in coordinamento con i partner internazionali delle Nazioni Unite , siamo impegnati sul fronte dei rifugiati. Vogliamo favorire il loro rientro in Siria su use volontaria in maniera sicura e dignitosa. A Damasco incontrerò anche i rappresentanti della società civile e della comunità cristiana per ribadire il loro sostegno."
"In conclusione, ha fatto presente, le prospettive dei rapporti con le attuali autorità dipenderanno dal rispetto degli impegni che stanno assumendo del piano interno ed internazionale. Il Governo (italiano) è pronto a fare la sua parte per contribuire al processo di transizione politica in Siria, che deve essere pacifica e inclusiva. E' una sfida cruciale per la sicurezza del Mediterraneo anche in un'ottica di prevenzione e di gestione dei flussi migratori. L'Italia continuerà ad essere in prima linea per la stabilità della Siria e dell'intero Medio Oriente. (08/01/2024-ITL/ITNET)
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