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ITALIANI ALL'ESTERO - CITTADINANZA - CdM APPROVA RIFORMA CITTADINANZA JURE SANGUINIS. MIN.TAJANI "LA RIFORMA PUNTA SOPRATTUTTO A TUTELARE QUANTI VOGLIONO ESSERE VERI CITTADINI ITALIANI ALL'ESTERO"

(2025-03-28)

Si è svolta oggi a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri. Al termine il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, insieme ai Ministri Matteo Piantedosi (Interno), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Anna Maria Bernini (Università e della Ricerca), Giuseppe Valditara (Istruzione e Merito) ed il Commissario straordinario di Governo per il territorio del Comune di Caivano, Fabio Ciciliano, che hanno illustrato in conferenza stampa i provvedimenti approvati.

Nella Conferenza stampa che ne è seguita il Vice Ministro e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha illustrato LE MOTIVAZIONI CHE HANNO PORTATO ALL'APPROVAZIONE DELLA RIFORMA DELLA CITTADINANZA JURE SANGUINIS, CHE CONSISTE IN UN DECRETO LEGGE E DUE DISEGNI DI LEGGE

"E' una riforma di grande importanza perché punta a rinforzare il legame tra chi vuole essere cittadino italiano e l'Italia" perchè "essere cittadino italiano è una cosa seria e la concessione della cittadinanza è una cosa seria" mentre  "purtroppo nel corso degli anni ci sono stati abusi e richieste di cittadinanza che andavano un po' al di là del vero interesse nei confronti del nostro paese".

Ed il Ministro Tajani ha esemplificato : "l'Argentina è passata da circa 20.000 richieste nel 2023 a 30.000 riconoscimenti l'anno successivo;  il Brasile è passata oltre 14.000 nel 2022 a 20.000 lo scorso anno;  il Venezuela contava quasi 8.000 riconoscimenti nel 2023. "
Oltre ad abusi che abbiamo riscontrato, ha fatto presente il Ministro degli Esteri, per cui siamo stati costretti a cancellare la cittadinanza a cinque Hezbollah  che avevano ottenuto la cittadinanza del nostro paese per attraverso artifizi.
In più c'è lo scandalo, come sapete delle agenzie che lavorano per dare la cittadinanza italiana. E  ce ne sono decine e decine di esempi. C'è addirittura il "Black Friday " a novembre e ci sono corsi di formazione per costruire la cittadinanza italiana. Sono decine e decine i corsi on line su come  gestire la richiesta di cittadinanza, la storia della cittadinanza italiana... questo non significa diventare cittadini italiani.  E' un modo per avere un passaporto europeo per andare in giro per il mondo" ha stigmatizzato il Vice Premier, sottolineando " la riforma che noi abbiamo approvato punta soprattutto a tutelare coloro che vogliono essere cittadini italiani,  a tutelare i cittadini italiani all'estero, i veri cittadini italiani all'estero."

Ma la riforma  - ricorda il Vice Premier  - punta anche a tutelare i tantissimi Comuni italiani che sono oberati di lavoro per la ricostruzione della cittadinanza.  Comuni che poi sono costretti a bloccare tutto il resto dell'attività amministrativa. Così come sono bloccati i nostri Consolati per fare queste pratiche e non  le pratiche che interessano i cittadini italiani che vogliono essere parte del nostro paese" 

Il quadro evolutivo della cittadinanza è chiaro per il Ministro degli Esteri: "dalla fine del 2014 al 2024 i cittadini residenti all'estero sono aumentati di circa 4,6 milioni, ovvero sono passati da da 4 e 6 milioni con un aumento del 40%, in appena 10 anni in Sud America.  Si è passata in circa 20 anni da 800.000 ad oltre 2 milioni di cittadinanze con un aumento del 250%. 2 milioni di residenti nati in Italia sono in un'infima minoranza;  in Brasile sono meno del 4%;  in Argentina poco meno dell'8 %. 
I Consolati hanno liste di attesa di anni. I procedimenti giudiziari pendenti per l'accertamento della  cittadinanza sono oltre 60.000. I Comuni soprattutto come dicevo i più piccoli sono presi d'assalto."

Quanto alla decisione del Governo: "punta su un decreto legge e due disegni di legge", spiega Tajani

- Il decreto legge cambia concretamente la situazione perché prevede che gli italodiscendenti nati all'estero saranno cittadini italiani automaticamente, certamente dopo aver dimostrato di esserlo solo per due generazioni. Dunque, chi ha almeno un genitore o  un nonno nato in Italia sarà cittadino dalla nascita. "

Oggi, invece, puoi chiedere il riconoscimento se tu sei figlio o nipote o pronipote di un italiano che nel momento della unità nazionale, cioè nel 1861, era vivente come cittadino italiano, quindi poteva essere pure qualcuno nato nel 1700 alla fine del 1700 perché uno nato nel 1780 avrebbe avuto 81 anni nel 1861. Un'apertura eccessiva - ha commentato il Ministro - in contrasto con tutte le normative vigenti nei paesi dell'Unione Europea sulla concessione della cittadinanza Jure Sanguinis. Ebbene noi andiamo anche in questa direzione.
Naturalmente sosteniamo con questo decreto L'IMMIGRAZIONE DI RITORNO DEGLI ITALODISCENDENTI che acqui-steranno automaticamente la cittadinanza se nascono in Italia oppure se prima della loro nascita uno dei loro genitori, cittadini italiani, ha riseduto almeno 2 anni continuativi nel nostro paese.  La legge quindi non creerà degli apolidi ed i nuovi limiti ovviamente valgono per chi ha anche un'altra cittadinanza" ha spiegato Tajani che ha sottolineato:  "i nuovi limiti si applicano a prescindere dalla data di nascita".

Ed ha aggiunto, rispondendo alle preoccupazioni espresse da alcuni parlamentari eletti dalla Circoscrizione Estero, "Resterà ovviamente cittadino chi in precedenza è già stato riconosciuto come cittadino o sarà riconosciuto come tale sulla base di una domanda presentata entro la mezzanotte di ieri 27 marzo cioè da mezzanotte di ieri sera cioè dalle 0,01 in Italia.
Non si può più chiedere la cittadinanza italiana con le vecchie regole bisogna cominciare con le nuove regole ovviamente non si toglie il passaporto a chi l'ha già avuto sempre che lo abbia ottenuto onesta-mente.  Ma non ci saranno sanatorie a favore di trafficanti di cittadinanze. Quindi dalla mezzanotte di oggi cambiano le regole e sono quelle che vi ho detto cioè si diventa cittadini se si hanno fino ai nonni cittadini italiani.

La SECONDA FASE DI QUESTA RIFORMA  SARÀ REALIZZATA ATTRAVERSO DUE DISEGNI DI LEGGE CHE  INTRODURRANNO ULTERIORI E APPROFONDITE MODIFICHE,  SOSTANZIALI PER LA LEGGE SULLA CITTADINANZA. Si impone, innanzitutto, ai cittadini nati e residenti all'estero di mantenere nel tempo legami reali con il nostro paese esercitando i diritti e doveri del cittadino almeno una volta ogni 25 anni cioè in 25 anni deve avere o votato o aver rifatto il passaporto, aver rinnovato la carta d'identità o se hanno aggiornata la situazione anagrafica o di stato civile. Dunque, aver votato o pagato le tasse se si dovevano pagare.
Occorrerà, inoltre, che le persone nate all'estero registrino il loro atto di nascita prima del compimento dei 25 anni d'età, altrimenti non potranno più chiedere in seguito la cittadinanza italiana."

Quello che noi vogliamo, ha ribadito il Ministro degli Esteri, "e' l'importanza del legame effettivo ed affetti vo con l'Italia. Non è che siccome il tuo antenato era nato nel 1795, e a te  serve avere il passaporto per andare a Miami allora diventi italiano. E' inaccettabile che nei nostri consolati ci siano persone che pretendono  la cittadina italiana pur non parlando l'italiano ma un'altra lingua"

Il messaggio è chiaro, dichiara il Ministro "Non siamo contrari a dare la cittadinanza italiana Jure Sanguinis ma deve essere una "vera richiesta" di far parte della comunità nazionale del nostro paese...., e non  per opportunismo. Questo è veramente inaccettabile e purtroppo sta accadendo e ci sono costi enormi ma  questo lo cambieremo per le amministrazioni. Però rafforzeremo anche il sostegno all'immi-grazione di ritorno a dimostrazione che non vogliamo punire coloro che si sentono italiani. Anzi, li incen-tiveremo a farlo"

Riassumendo: sarà quindi il figlio, minore d'età, di genitori cittadini italiani, sempre che non nasca già come cittadino che  acquisterà la cittadinanza se nasce in Italia o se viene a viverci per 2 anni con una semplice dichiarazione di volontà dei genitori, prima di chiedere la cittadinanza.

E Tajani ha aggiunto "confermiamo che chi ha perso la cittadinanza potrà riacquistarla ma solo se risiede in Italia per almeno 2 anni.  Mentre per chi ha soltanto un nonno cittadino italiano avrà la possibilità di diventare cittadino italiano dopo aver riseduto in Italia per 3 anni invece dei 5 o 10 anni chiesti rispettiva-mente per gli europei e per gli altri stranieri non europei coniugi di cittadini italiani, che potranno continuare ad ottenere la naturalizzazione soltanto se risiedono in Italia.

Inoltre, il Ministro ha preannunciato circa la diatriba giuridica esistente tra i consolati e la magistratura per quanto riguarda la trasmissione della cittadinanza per via materna "risolviamo anche questa dando una data certa . La riforma sarà, infatti, completata da un secondo disegno di legge che sarà varato non appena realizzato il  NUOVO UFFICIO SPECIALE CENTRALIZZATO PER I RESIDENTI ALL'ESTERO del MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI A CUI POTRANNO CHIEDERE LA CITTADINANZA. Un ufficio dedicato che valuterà soltanto i documenti e che  non sarà soggetto a pressioni,... valuterà attraverso un esame attento, rigoroso e corretto se chi ha inviato il plico con la richiesta di cittadinanza ha diritto a diventare cittadino italiano oppure no"

L' ultimo punto, affrontato dal Ministro  Tajani: OTTENERE LA CITTADINANZA COSTERA' DI PIU'.
Fino a dicembre 2024 : € 300 dal I° i gennaio sono € 600. "La proposta è di arrivare a €700 perché i Comuni e lo Stato sono oberati da questo lavoro e soprattutto i piccoli  comuni sono ingolfati e non sono in grado di far funzionare il loro comune avendo magari un solo dipendente che  deve preoccuparsi
di sbrigare le pratiche per concedere la cittadinanza e non può lavorare per i concittadini"

Il secondo disegno di legge contiene, infine, altre misure per migliorare e modernizzare l’erogazione dei servizi: legalizzazioni, anagrafe, passaporti, carte d’identità valide per l’espatrio. Inoltre, si prevedono misure organizzative per mettere entro un anno la struttura della Farnesina sempre più al servizio dei cittadini e delle imprese.

Ha sintetizzato il V.Premier
- con questi tre provvedimenti facciamo diventare la cittadinanza italiana una cosa molto seria;
- diamo una risposta concreta alle amministrazioni locali;
- diamo una risposta concreta anche ai tribunali che sono oberati dalle  richieste per via giudiziaria;
-permettiamo ai nostri Consolati di perseguire un beneficio per tutelare gli interessi dei nostri concittadini;
- razionalizzazione delle spese da parte della Repubblica perché saranno spese finalizzate soltanto a sostenere i cittadini italiani....;
- fine agli abusi.

Vogliamo che chi desidera essere cittadino italiano perché ne ha diritto e si sente legato al nostro paese possa farlo con  grande serietà e determinazione ma fine di abusi e grande rispetto  per chi vuole essere cittadino italiano. Agevoleremo anche il suo rientro in patria."

Infine, il Ministro ha concluso commentando  "si tratta di norme di buon senso che faranno risparmiare alle casse dello Stato ed ai cittadini italiani che pagano le tasse e soprattutto si darà un grande segnale di
attenzione ai cittadini italiani che vivono all'estero perché potranno usufruire di più servizi consolari e delle nostre ambasciate" .(28/03/2025-ITL/ITNET)

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