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ITALIA.ITALIANI ALL'ESTERO- GIORNATA DEL MARE - MINISTERO AFFARI ESTERI PARTECIPA A INIZIATIVE SENSIBILIZZAZIONE E DIVULGAZIONE IN ITALIA ED ALL'ESTERO DELLA CULTURA DEL MARE

(2025-04-11)

In occasione della “Giornata del mare”, istituita nel 2017 e che ricorre l’11 aprile, il Ministero degli Esteri partecipa alle iniziative di sensibilizzazione e divulgazione volte a promuovere la cultura del mare a livello scientifico, ricreativo ed economico, così come a sensibilizzare l’opinione pubblica circa la necessità di proteggere le acque e la biodiversità marina.

La Giornata si rivolge in particolare alle giovani generazioni e vede il coinvolgimento della rete delle 54 scuole italiane all’estero, nell’ambito del Sistema della Formazione italiana nel Mondo.

Il tema del mare, declinato nelle sue diverse dimensioni di sicurezza, ambientale e promozione dell’econo-mia blu, rappresenta un’importante priorità dell’azione del MAECI.

Nel quadro della propria Presidenza 2024 del G7, l’Italia ha assicurato particolare attenzione alla sicurezza delle infrastrutture critiche sottomarine. Il 2-3 dicembre, ha inoltre avuto luogo a Roma una riunione del gruppo G7++ Amici del Golfo di Guinea, volta a rafforzare la cooperazione internazionale per la sicurezza marittima di un’area cruciale per i flussi commerciali globali.

La dimensione ambientale del mare è oggetto di particolare attenzione, in primis nel quadro dei negoziati multilaterali cui il MAECI partecipa, tra cui quello per l’Accordo sulla biodiversità marina delle aree al di là della giurisdizione nazionale (BBNJ) cui l’Italia ha aderito nel 2023. Il MAECI sostiene inoltre la posizione italiana in tema di diritto del mare a livello europeo ed internazionale e svolge un ruolo di primo piano, tramite la propria Rappresentanza presso l’Organizzazione marittima internazionale (IMO) per promuovere gli interessi dell’Italia e degli operatori italiani nel settore dei trasporti marittimi. Il MAECI sostiene altresì tale ultimo settore e i suoi addetti assicurando i necessari servizi consolari in materia di navigazione marittima.

Il mare è altresì oggetto di iniziative diffuse all’estero dalla rete delle Ambasciate, dei Consolati e degli Istituti italiani di cultura. Ne è un esempio la mostra fotografica “Siamo Mare. We are Sea”, sviluppata in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e curato dall’Università Politecnica delle Marche, per la valorizzazione del patrimonio naturalistico e paesaggistico delle coste italiane e delle eccellenze nazionali nel campo della ricerca scientifica. La mostra ha accompagnato il tour mondiale con cui la nave scuola “Amerigo Vespucci” ha contribuito a mostrare al mondo e a valorizzare in ogni suo attracco le eccellenze italiane.

Per raccontare ai ragazzi di tutto il mondo le bellezze dei territori costieri italiani e le loro tradizioni, il MAECI ha anche realizzato il volume speciale “Geronimo Stilton. Mille Meraviglie in blu”, in collaborazione con Edizioni Piemme-Mondadori Libri.

Insieme alle Agenzie Spaziali Italiana ed Europea e a Telespazio/e-Geos, è stato infine realizzato il progetto espositivo “Mediterranea”. Dedicato a promuovere la storia e la bellezza del Mar Mediterraneo attraverso le immagini satellitari del sistema italiano Cosmo-SkyMed, la mostra pone in evidenza le grandi sfide che interessano questo grande Continente marino, come gli effetti dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale e l’inquinamento da plastiche. Nel contempo, la mostra stimola una riflessione sulle opportunità del Mare Nostrum, dall’economia blu, all’agricoltura sostenibile, alla conservazione del patrimonio artistico-culturale.

In tema di economia blu, l’Italia ha continuato a sostenere fattivamente l’iniziativa WestMED, promossa dall’Unione Europea e mirante allo sviluppo dell’economia blu sostenibile in 10 Paesi nell’area del Mediterraneo occidentale. Il cluster marittimi italiani (industriale e scientifico/tecnologico) vi svolgono un ruolo di primo piano nella promozione di progetti di collaborazione con Paesi della sponda sud del Mediterraneo, finanziati dall’Unione Europea.

Attraverso la sua azione di cooperazione allo sviluppo, poi, l’Italia contribuisce attivamente alla tutela degli ecosistemi marini e alla promozione di un’economia blu sostenibile, in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030. Il MAECI sostiene infatti diverse iniziative di cooperazione allo sviluppo, in Paesi prioritari quali Mozambico e Tunisia, per promuovere la gestione sostenibile delle risorse naturali, la salvaguardia del patrimonio marino e la creazione di opportunità economiche inclusive, facendo leva sulle competenze del Sistema Italia e coinvolgendo le comunità locali. L’Italia persegue questi obiettivi anche tramite la partecipazione a iniziative multilaterali dedicate al dossier degli oceani, quali l’Unione per il Mediterraneo.

Mentre la dimensione internazionale del mare assume sempre più rilievo nel quadro dell’azione della Farnesina, sul piano nazionale il MAECI concorre, in seno al Comitato Interministeriale per le Politiche del Mare (CIPOM), alla realizzazione del “Piano del Mare”, adottato dal Governo nel 2023***

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Il Piano del Mare nazionale viene elaborato e approvato con cadenza triennale dal Comitato Intermi-nisteriale per le politiche del mare (CIPOM), ai sensi dell’art 12 del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri», convertito, con modificazioni, dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204.

Ferme restando le relative competenze in materia delle singole amministrazioni, il Piano del mare contiene gli indirizzi strategici in tema di:

- tutela e valorizzazione della risorsa mare dal punto di vista ecologico, ambientale, logistico, economico;
- valorizzazione economica del mare con particolare riferimento all’archeologia subacquea, al turismo, alle iniziative a favore della pesca e dell’acquacoltura e dello sfruttamento delle risorse energetiche;
- valorizzazione delle vie del mare e sviluppo del sistema portuale;
- promozione e coordinamento delle politiche volte al miglioramento della continuità territoriale da e per le isole, al superamento degli svantaggi derivanti dalla condizione insulare e alla valorizzazione delle economie delle isole minori;
- promozione del sistema-mare nazionale a livello internazionale, in coerenza con le linee di indirizzo strategico in materia di promozione e internazionalizzazione delle imprese italiane;
- valorizzazione del demanio marittimo, con particolare riferimento alle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative.

Premessa indispensabile per delineare le politiche del mare,visto come “sistema mare” nel suo complesso, è la definizione degli interessi marittimi nazionali, anche in relazione alla strategia di sicurezza e difesa.

Ciò richiede un’analisi delle competenze e degli spazi geografici d’interesse, attraverso un approccio omni-comprensivo e trasversale che valorizzi gli attori “tutelati”, assieme a quelli “tutelanti”.

L’Italia è una media potenza regionale a forte connotazione marittima, che basa la sua economia di tras- formazione sulla gestione dinamica dell’importazione di energia e materie prime e dell’esportazione di prodotti finiti, cosa che avviene massimamente via mare.

La marittimità accomuna, dunque, numerosi “Utenti del Mare” pubblici e privati, che devono operare assieme in sinergia e sicurezza, sia nel contesto interno sia in quello internazionale.

Il fine è ritrovare nel mare la naturale risorsa e dimensione di crescita per l’Italia; il metodo consiste nello stimolare da un lato il progresso delle imprese e delle competenze marittime nazionali e dall’altro nel garantire un uso libero, sicuro e sostenibile del mare, tutelando la sua ricca biodiversità e agendo al contempo a beneficio dell’Italia e della Comunità internazionale, passando anche da una “crescita blu” ad una economia del mare sostenibile" (da https://www.programmagoverno.gov.it/media/3qsppxmj/focus-politiche-del-mare-formattato-fs.pdf ) (11/04/2025-ITL/ITNET)

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