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LAVORO - EUROPA /CESE A COMMISSIONE UE: PROMUOVERE CRESCITA INCLUSIVA ADERENTE AL PIANO D'AZIONE DEL PILASTRO EUROPEO DIRITTI SOCIALI ED A INIZIATIVA "UNIONE DELLE COMPETENZE"

(2025-09-24)

Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) nella 599ª sessione plenaria, tenutasi il 17 e 18 settembre 2025,ha adottato un parere sulla proposta della Commissione europea (vedi relazione ESDE) di decisione del Consiglio relativa a orientamenti per le politiche degli Stati membri in materia di occupazione.
Gli orientamenti fanno parte del pacchetto di primavera del semestre europeo e mirano a sostenere le riforme nazionali del mercato del lavoro, promuovere una crescita inclusiva e allinearsi al piano d'azione del Pilastro europeo dei diritti sociali (EPSR) e all'iniziativa "Unione delle competenze".
Il parere riflette l'evoluzione del panorama geopolitico ed economico, la carenza di manodopera e la necessità di strategie occupazionali inclusive e orientate al futuro.

Nel presente parere, il CESE ha sostenuto la revisione degli orientamenti per l'occupazione per il 2025, ritenendo che i nuovi elementi  introdotti nel 2025, riflettano adeguatamente i cambiamenti e le sfide che incidono sullo sviluppo economico e sui mercati del lavoro.

Il Comitato prende atto con soddisfazione dell'inclusione di un riferimento agli obiettivi nazionali per il 2030 negli obiettivi principali stabiliti nel piano d'azione del Pilastro europeo dei diritti sociali (PES). Accoglie con favore il proseguimento del percorso per raggiungere l'obiettivo principale in materia di occupazione entro il 2030, ma rileva che persistono livelli relativamente elevati di inattività tra i gruppi sottorappresentati.

Il CESE esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte degli Stati membri continui a non raggiungere i propri obiettivi nazionali in materia di apprendimento degli adulti entro il 2030 e ritiene che gli Stati membri debbano essere incoraggiati ad attuare soluzioni nazionali efficaci per quanto riguarda il diritto alla formazione e all'apprendimento permanente, come previsto dal Pilastro europeo dei diritti sociali, per affrontare gli ostacoli e la mancanza di motivazione all'acquisizione di competenze e all'aggiornamento professionale.

Il Comitato osserva con preoccupazione che i progressi verso il conseguimento degli obiettivi nazionali di riduzione della povertà entro il 2030 variano notevolmente da uno Stato membro all'altro e che sarà necessaria una significativa accelerazione nel resto del decennio per raggiungere l'obiettivo dell'UE.

Infine, il parere ricorda che il ruolo delle parti sociali nella definizione e nell'attuazione delle riforme del mercato del lavoro, compresi i meccanismi di determinazione dei salari, secondo le prassi nazionali di dialogo sociale e contrattazione collettiva, rimane fondamentale. Gli Stati membri dovrebbero inoltre avvalersi delle competenze delle organizzazioni della società civile, attive nell'integrazione nel mercato del lavoro e nell'inclusione sociale. (24/09/2025-ITL/ITNET)


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