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ITALIANI ALL'ESTERO - 60° VAJONT - A LONGARONE XXIII. EDIZIONE PREMIO INTERNAZIONALE BELLUNESI NEL MONDO

(2023-11-16)

  Sarà Longarone, nel 60° anniversario della tragedia del Vajont, a ospitare la XXIII edizione del Premio Internazionale “Bellunesi che onorano la provincia in Italia e nel Mondo” Sabato 25 novembre 2023  al Centro Culturale “F. Parri”.

Il Premio, organizzato da Provincia di Belluno, Associazione Bellunesi nel Mondo e i Rotary Club di Belluno, Feltre, Cadore-Cortina prevede tre riconoscimenti principali riservati ai Bellunesi emigrati in Italia e nel mondo e ai loro discendenti, che mantengono vivo il legame con la terra delle radici e assegnato a personalità che si sono distinte nei seguenti settori: economico, imprenditoriale e professionale; istituzioni arte e cultura; sociale e solidaristico.

Ad informare sui vincitori delle diverse sezioni del Premio è il bollettino dell'Associazione:

Per il settore economico, imprenditoriale e professionale, il premio sarà assegnato a Francesco Dazzi e a Francesco Piazza
Francesco Dazzi è nato nel 1976, originario del comune di Alpago ove ha la residenza, dopo il diploma conseguito al Liceo Scientifico G. Galilei di Belluno, si laurea in Fisica all’Università di Padova e successivamente consegue il dottorato in Matematica e Fisica all’Università di Udine.
È un systems engineer certificato e project manager con oltre 20 anni di esperienza in vari settori, da quello delle telecomunicazioni a quello accademico e della ricerca astro-particellare. In questi anni si è principalmente dedicato alla costruzione di telescopi per l’astrofisica gamma e alla gestione di progetti scientifici, ricoprendo ruoli di responsabilità in collaborazioni internazionali. È stato docente in vari corsi sperimentali sia presso i dipartimenti di Ingegneria che di Fisica dell’Università di Padova ed ha anche conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). Attualmente lavora come primo tecnologo all’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF.) E' presidente dell’Associazione Italiana di Systems Engineering (AISE). È anche membro dell’International Council on Systems Engineering (INCOSE), dove ricopre i ruoli di chapter liaison nel Technical Operations Board, rappresentante italiano nel Chapter Leaders Board del settore EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), presidente o membro di comitati organizzatori di eventi nazionali ed internazionali sul systems engineering e revisore del “INCOSE Annual International Symposium”. ...
Nel 2019, dopo una selezione internazionale e un programma di sviluppo di due anni, è stato ammesso all’INCOSE Technical Leadership Institute.
Ha partecipato a diverse attività di sensibilizzazione e di terza missione per la promozione delle discipline STEM e della dicotomia tra scienza e tecnologia, enfatizzando la necessaria sinergia con le discipline gestionali ed amministrative per la buona riuscita dei progetti.

Francesco Piazza  E' nato a Belluno nel 1968, dopo la Laurea in Giurisprudenza a Padova, ha collaborato con la cattedra di diritto amministrativo della Facoltà e ha svolto attività libero professionale nel Foro di Padova. Negli stessi anni inizia a interessarsi di Cerimoniale dello Stato. Nel 2002 diviene prima consulente giuridico e poi membro della Commissione nazionale che ha definito le  “Disposizioni generali in materia di Cerimoniale e disciplina delle precedenze tra le cariche pubbliche” adottate con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 aprile 2006 e con il successivo DPCM del 16 aprile 2008.
Nel 2003 viene nominato Esperto nel Dipartimento del Cerimoniale di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dove rimane fino al 2009 quando viene chiamato a dirigere, con le diverse consiliature che si succedono, il Cerimoniale di Roma Capitale. Nel 2017 torna al Cerimoniale di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, come dirigente del Servizio Visite di Stato. Dal 31 marzo 2022 è Capo dell’Ufficio del cerimoniale di Stato e per le onorificenze della Presidenza del Consiglio dei ministri...

Per il settore istituzioni, arte e cultura il premio andrà a Silvana Molin Pradel e a Romeo Sacchetti

Silvana Molin Pradel ABM
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Longarone ospiterà l’edizione 2023 del premio internazionale “Bellunesi che onorano la provincia di Belluno in Italia e all’estero”
da Redazione ABM | 15 Nov 2023 | 0 commenti
Tempo di lettura: 10 minuti

Sarà Longarone, nel 60° anniversario della tragedia del Vajont, a ospitare la XXIII edizione del Premio Internazionale “Bellunesi che onorano la provincia in Italia e nel Mondo” Sabato 25 novembre 2023, a partire dalle 9.45 al Centro Culturale “F. Parri”.
Il Premio, organizzato da Provincia di Belluno, Associazione Bellunesi nel Mondo e i Rotary Club di Belluno, Feltre, Cadore-Cortina prevede tre riconoscimenti principali riservati ai Bellunesi emigrati in Italia e nel mondo e ai loro discendenti, che mantengono vivo il legame con la terra delle radici e assegnato a personalità che si sono distinte nei seguenti settori:
economico, imprenditoriale e professionale;
istituzioni arte e cultura;
sociale e solidaristico.
Per il settore economico, imprenditoriale e professionale, il premio sarà assegnato a Francesco Dazzi e a Francesco Piazza
Francesco Dazzi

Nato nel 1976, originario del comune di Alpago ove ha la residenza, dopo il diploma conseguito al Liceo Scientifico G. Galilei di Belluno, si laurea in Fisica all’Università di Padova e successivamente consegue il dottorato in Matematica e Fisica all’Università di Udine.
È un systems engineer certificato e project manager con oltre 20 anni di esperienza in vari settori, da quello delle telecomunicazioni a quello accademico e della ricerca astro-particellare. In questi anni si è principalmente dedicato alla costruzione di telescopi per l’astrofisica gamma e alla gestione di progetti scientifici, ricoprendo ruoli di responsabilità in collaborazioni internazionali. È stato docente in vari corsi sperimentali sia presso i dipartimenti di Ingegneria che di Fisica dell’Università di Padova ed ha anche conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). Attualmente lavora come primo tecnologo all’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF.)
È il presidente dell’Associazione Italiana di Systems Engineering (AISE). È anche membro dell’International Council on Systems Engineering (INCOSE), dove ricopre i ruoli di chapter liaison nel Technical Operations Board, rappresentante italiano nel Chapter Leaders Board del settore EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), presidente o membro di comitati organizzatori di eventi nazionali ed internazionali sul systems engineering e revisore del “INCOSE Annual International Symposium”. Nel 2019, dopo una selezione internazionale e un programma di sviluppo di due anni, è stato ammesso all’INCOSE Technical Leadership Institute.
Ha partecipato a diverse attività di sensibilizzazione e di terza missione per la promozione delle discipline STEM e della dicotomia tra scienza e tecnologia, enfatizzando la necessaria sinergia con le discipline gestionali ed amministrative per la buona riuscita dei progetti. È un promotore del pensiero sistemico e dell’integrazione tra le discipline. Partecipa in vari gruppi di lavoro nazionali ed internazionali che hanno l’obiettivo di diffondere ed evolvere la conoscenza in tematiche quali, per esempio, i sistemi complessi, l’ingegnerizzazione dei requisiti, l’integrazione tra project management e systems engineering, AGILE systems engineering, i processi di verifica e validazione, etc.
Ha pubblicato più di 200 articoli e ha partecipato a numerosi seminari, conferenze su invito e relazioni tecniche. È stato revisore internazionale di tesi di dottorato e di pubblicazioni scientifiche. È membro del comitato editoriale di “Viewpoints”, periodico di AISE.
Recentemente ha ricevuto l’INCOSE Chapter Circle President’s Award.
Francesco Piazza

Nato a Belluno nel 1968, dopo la Laurea in Giurisprudenza a Padova, ha collaborato con la cattedra di diritto amministrativo della Facoltà e ha svolto attività libero professionale nel Foro di Padova. Negli stessi anni inizia a interessarsi di Cerimoniale dello Stato. Nel 2002 diviene prima consulente giuridico e poi membro della Commissione nazionale che ha definito le  “Disposizioni generali in materia di Cerimoniale e disciplina delle precedenze tra le cariche pubbliche” adottate con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 aprile 2006 e con il successivo DPCM del 16 aprile 2008.
Nel 2003 viene nominato Esperto nel Dipartimento del Cerimoniale di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dove rimane fino al 2009 quando viene chiamato a dirigere, con le diverse consiliature che si succedono, il Cerimoniale di Roma Capitale. Nel 2017 torna al Cerimoniale di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, come dirigente del Servizio Visite di Stato. Dal 31 marzo 2022 è Capo dell’Ufficio del cerimoniale di Stato e per le onorificenze della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Non ha mai smesso di dedicarsi all’insegnamento  della materia del Cerimoniale in diversi contesti: presso l’Università LUMSA di Roma, la Scuola nazionale dell’Amministrazione, il Centro studi Ceida e la Società Italiana per le organizzazioni Internazionali.
E’ autore del “Contributo al sistema della rappresentanza protocollare”, pubblicato in Valore e Valori nella comunicazione pubblica, Gangemi editore e di alcuni articoli in riviste del settore.
Per il settore istituzioni, arte e cultura il premio andrà a Silvana Molin Pradel e a Romeo Sacchetti

Silvana Molin Pradel  è  nata a Forno di Zoldo nel 1939, risiede attualmente a Malaga in Spagna.
Terminate le scuole superiori approfondisce lo studio della lingua tedesca frequentando due corsi all’Università di Vienna. Nel 1989 si trasferisce in Spagna dove apre – e gestisce fino al 2004- una gelateria a Torrox Costa, in Andalusia.
Ma la sua vera passione ruota attorno a innumerevoli attività culturali per la promozione turistica e culturale del territorio in cui vive collaborando attivamente con le autorità civili e religiose, con associazioni culturali, con consorzi turistici e scuole.
Promuove mostre fotografiche, di pittura e di ceramica artistica. Collabora anche al ripristino della Cappella dell’Epifania in Battistero di Santander donando un’opera del pittore italiano Gibello.
Nel 2005 fonda e presiede la “Dante Alighieri” di Malaga per promuovere la lingua e la cultura italiane, curando la pubblicazione del trimestrale bilingue di lingua e cultrua italiana “Notidante”.
Nel 2006 fonda, insieme a Lucia Dalla Montà, l’associazione dei Veneti di Spagna “Il Ceppo” e organizza a Torremolinos il primo raduno dei Veneti di Spagna.
Silvana non cessa di occuparsi della promozione artistico-culturale anche in Italia e nella sua Val di Zoldo. Dal 2008 inizia la collaborazione con Fausto Bortolot, Demetrio Mosena e il Comune di Val di Zoldo per la progettazione di un Museo dedicato al gelato....

Romeo Sacchetti

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Longarone ospiterà l’edizione 2023 del premio internazionale “Bellunesi che onorano la provincia di Belluno in Italia e all’estero”
da Redazione ABM | 15 Nov 2023 | 0 commenti
Tempo di lettura: 10 minuti

Sarà Longarone, nel 60° anniversario della tragedia del Vajont, a ospitare la XXIII edizione del Premio Internazionale “Bellunesi che onorano la provincia in Italia e nel Mondo” Sabato 25 novembre 2023, a partire dalle 9.45 al Centro Culturale “F. Parri”.
Il Premio, organizzato da Provincia di Belluno, Associazione Bellunesi nel Mondo e i Rotary Club di Belluno, Feltre, Cadore-Cortina prevede tre riconoscimenti principali riservati ai Bellunesi emigrati in Italia e nel mondo e ai loro discendenti, che mantengono vivo il legame con la terra delle radici e assegnato a personalità che si sono distinte nei seguenti settori:
economico, imprenditoriale e professionale;
istituzioni arte e cultura;
sociale e solidaristico.
Per il settore economico, imprenditoriale e professionale, il premio sarà assegnato a Francesco Dazzi e a Francesco Piazza
Francesco Dazzi

Nato nel 1976, originario del comune di Alpago ove ha la residenza, dopo il diploma conseguito al Liceo Scientifico G. Galilei di Belluno, si laurea in Fisica all’Università di Padova e successivamente consegue il dottorato in Matematica e Fisica all’Università di Udine.
È un systems engineer certificato e project manager con oltre 20 anni di esperienza in vari settori, da quello delle telecomunicazioni a quello accademico e della ricerca astro-particellare. In questi anni si è principalmente dedicato alla costruzione di telescopi per l’astrofisica gamma e alla gestione di progetti scientifici, ricoprendo ruoli di responsabilità in collaborazioni internazionali. È stato docente in vari corsi sperimentali sia presso i dipartimenti di Ingegneria che di Fisica dell’Università di Padova ed ha anche conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). Attualmente lavora come primo tecnologo all’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF.)
È il presidente dell’Associazione Italiana di Systems Engineering (AISE). È anche membro dell’International Council on Systems Engineering (INCOSE), dove ricopre i ruoli di chapter liaison nel Technical Operations Board, rappresentante italiano nel Chapter Leaders Board del settore EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), presidente o membro di comitati organizzatori di eventi nazionali ed internazionali sul systems engineering e revisore del “INCOSE Annual International Symposium”. Nel 2019, dopo una selezione internazionale e un programma di sviluppo di due anni, è stato ammesso all’INCOSE Technical Leadership Institute.
Ha partecipato a diverse attività di sensibilizzazione e di terza missione per la promozione delle discipline STEM e della dicotomia tra scienza e tecnologia, enfatizzando la necessaria sinergia con le discipline gestionali ed amministrative per la buona riuscita dei progetti. È un promotore del pensiero sistemico e dell’integrazione tra le discipline. Partecipa in vari gruppi di lavoro nazionali ed internazionali che hanno l’obiettivo di diffondere ed evolvere la conoscenza in tematiche quali, per esempio, i sistemi complessi, l’ingegnerizzazione dei requisiti, l’integrazione tra project management e systems engineering, AGILE systems engineering, i processi di verifica e validazione, etc.
Ha pubblicato più di 200 articoli e ha partecipato a numerosi seminari, conferenze su invito e relazioni tecniche. È stato revisore internazionale di tesi di dottorato e di pubblicazioni scientifiche. È membro del comitato editoriale di “Viewpoints”, periodico di AISE.
Recentemente ha ricevuto l’INCOSE Chapter Circle President’s Award.
Francesco Piazza

Nato a Belluno nel 1968, dopo la Laurea in Giurisprudenza a Padova, ha collaborato con la cattedra di diritto amministrativo della Facoltà e ha svolto attività libero professionale nel Foro di Padova. Negli stessi anni inizia a interessarsi di Cerimoniale dello Stato. Nel 2002 diviene prima consulente giuridico e poi membro della Commissione nazionale che ha definito le  “Disposizioni generali in materia di Cerimoniale e disciplina delle precedenze tra le cariche pubbliche” adottate con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 aprile 2006 e con il successivo DPCM del 16 aprile 2008.
Nel 2003 viene nominato Esperto nel Dipartimento del Cerimoniale di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dove rimane fino al 2009 quando viene chiamato a dirigere, con le diverse consiliature che si succedono, il Cerimoniale di Roma Capitale. Nel 2017 torna al Cerimoniale di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, come dirigente del Servizio Visite di Stato. Dal 31 marzo 2022 è Capo dell’Ufficio del cerimoniale di Stato e per le onorificenze della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Non ha mai smesso di dedicarsi all’insegnamento  della materia del Cerimoniale in diversi contesti: presso l’Università LUMSA di Roma, la Scuola nazionale dell’Amministrazione, il Centro studi Ceida e la Società Italiana per le organizzazioni Internazionali.
E’ autore del “Contributo al sistema della rappresentanza protocollare”, pubblicato in Valore e Valori nella comunicazione pubblica, Gangemi editore e di alcuni articoli in riviste del settore.
Per il settore istituzioni, arte e cultura il premio andrà a Silvana Molin Pradel e a Romeo Sacchetti
Silvana Molin Pradel

Praga
Nata a Forno di Zoldo nel 1939, risiede attualmente a Malaga in Spagna.
Terminate le scuole superiori approfondisce lo studio della lingua tedesca frequentando due corsi all’Università di Vienna. Nel 1989 si trasferisce in Spagna dove apre – e gestisce fino al 2004- una gelateria a Torrox Costa, in Andalusia.
Ma la sua vera passione ruota attorno a innumerevoli attività culturali per la promozione turistica e culturale del territorio in cui vive collaborando attivamente con le autorità civili e religiose, con associazioni culturali, con consorzi turistici e scuole.
Promuove mostre fotografiche, di pittura e di ceramica artistica.
Collabora anche al ripristino della Cappella dell’Epifania in Battistero di Santander donando un’opera del pittore italiano Gibello.
Nel 2005 fonda e presiede la “Dante Alighieri” di Malaga per promuovere la lingua e la cultura italiane, curando la pubblicazione del trimestrale bilingue di lingua e cultrua italiana “Notidante”.
Nel 2006 fonda, insieme a Lucia Dalla Montà, l’associazione dei Veneti di Spagna “Il Ceppo” e organizza a Torremolinos il primo raduno dei Veneti di Spagna.
Silvana non cessa di occuparsi della promozione artistico-culturale anche in Italia e nella sua Val di Zoldo. Dal 2008 inizia la collaborazione con Fausto Bortolot, Demetrio Mosena e il Comune di Val di Zoldo per la progettazione di un Museo dedicato al gelato.
Nel 2020 collabora per arricchire il Museo naturalistico della Val di Zoldo.
Nel 2014 pubblica il libro “Tradizioni in pentola e romantiche poesie”, dedicato alla cucina e cultura zoldane e porta a compimento il libro sugli aspetti naturalistici e paesaggistici “Cattedrali naturali della Val di Zoldo”.
Nel 2018 presenta alla MIG il libro “I Gelatieri bellunesi che hanno conquistato la penisola iberica” dedicato alla storia delle famiglie che dal 1930 si sono dedicata in Spagna a questo settore.

Romeo Sacchetti

Nato nel 1953 ad Altamura da una famiglia di origini bellunesi di cognome Sacchet, è un ex cestista e allenatore di pallacanestro italiano.
Cresciuto alla palestra Wild di Novara con l’allenatore Roberto “Bob” Rattazzi, inizia la sua carriera con la maglia del Saclà Asti con cui gioca per tre anni.  Negli anni settanta veste la maglia della Gira Bologna, con la quale esordisce in serie A2 nel 1976 e in serie A1 l’anno successivo.
Nel 1979 passa all’Auxilium Torino e nel 1984 si trasferisce alla Pallacanestro Varese dove rimane per otto stagioni, fino al 9 novembre 1991, quando è costretto a ritirarsi dall’attività agonistica, a seguito di un grave infortunio dopo aver disputato 15 campionati di A1, con 456 partite giocate e 6.333 punti realizzati.
Con la Nazionale fu tra i protagonisti dell’argento di Mosca del 1980 e dell’oro di Nantes del 1983Inizia la carriera da allenatore tornando a Torino dove è assistente di Giuseppe Guerrieri. Proprio Torino sarà la sua prima panchina da capo allenatore guidando i gialloblu in Serie B d’Eccellenza tra il 1996 e il 1998. Dal 1998 allena diverse squadre italiane, ottenendo nel 2012, alla guida della Dinamo Sassari, il premio come allenatore dell’anno.
Il 1º agosto 2017 diviene il commissario tecnico della nazionale italiana maschile di basket, succedendo ad Ettore Messina. Il 22 febbraio 2019, a seguito del successo contro l’Ungheria per 75-41, riporta l’Italia a disputare il Mondiale.
n virtù di questo risultato, all’indomani della qualificazione, il presidente della FIP Giovanni Petrucci decide di rinnovare il contratto di Sacchetti fino al 2021. Il 4 luglio 2021, sotto la sua guida, battendo la Serbia per 102-95, riporta l’Italia a disputare una olimpiade, dopo l’argento del 2004, vedendo il suo impegno in nazionale rinnovarsi fino all’Europeo 2022.

Per il settore sociale e solidaristico il riconoscimento va a Flavio Josè Brugnagoe a Francesco Marin

Flavio Josè Brugnago
Originario di Canale d’Agordo, nato a Jaraguà do Sul (Stato di Santa Catarina in Brasile) nel 1956, da 46 anni svolge attività giornalistica e, attualmente, è redattore del Jornal do Vale do Itapocu.
Nel corso della sua attività professionale, ha partecipato a decine di eventi legati allo sport, alla cultura e, principalmente, al sociale.
È socio fondatore di Apae de Guaramirim, ente benefico a favore delle persone con disabilità e dei Vigili del Fuoco Volontari di Schroeder.
È socio fondatore dell’Associazione Bellunesi nel Mondo – Famiglia Jaraguà do Sul e socio dell’ABM di Belluno. Attivo nelle ricerche sulle famiglie bellunesi nello Stato di Santa Caterina, in particolare sulla famiglie Luchetta e Brugnago (sue famiglie d’origine).
Ha accompagnato come giornalista e membro attivo tutte le fasi del gemellaggio del 2011 tra Massaranduba e le comunità della Valle del Boiois, in occasione della quale è venuto in Italia per la prima volta.
Ha partecipato alla realizzazione della Chiesetta Alpina a Jaraguà do Sul, monumento dedicato agli emigranti su riproduzione della chiesetta di Vallada agordina.
Nelle sue pubblicazioni si occupa della raccolta di documentazioni con una ricerca molto ricca su emigranti brasiliani che parteciparono come volontari alla Prima guerra mondiale.

Francesco Marin
Originario dei Feltre, classe 1965, risiede da tempo con la famiglia a Berlino.
Dopo la Laurea in Lingue e letterature straniere conseguito a Feltre e un dottorato in Storia medievale e moderna conseguito all’Università di Colonia, inizia la sua vita professionale prima come docente e successivamente entrando nella cancelleria consolare dell’ Ambasciata d’Italia a Berlino.
È parte attiva del progetto “Benvenuti a Berlino”, un progetto nato a cavallo fra il 2018 e il 2019, da una collaborazione fra il Comites Berlino, l’Ambasciata d’Italia in Germania e il quotidiano online Il Mitte, con lo scopo di fornire ai nostri connazionali informazioni e risorse utili per integrarsi nel sistema tedesco.
È autore di diverse pubblicazioni di carattere storico-culturale.

Il Premio Speciale “Barcelloni Corte – De Martin Modolado” sarà consegnato a tre figure longaronesi che si sono spese per il territorio e la comunità di Longarone.

Alla cerimonia interverrà il Coro di Codissago
La cerimonia, presentata da Anna Olivier e resa possibile grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni e del volontariato del Comune , sarà trasmessa sulle onde di Radio ABM – voce delle dolomiti, la web radio dell’Associazione Bellunesi nel Mondo (www.bellunesinelmondo.it/radio-abm)- (16/11/2023-ITL/ITNET)

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