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IMMIGRAZIONE - PREMIER MELONI: PATTO EUROPEO IMMIGRAZIONE E ASILO - L'AFRICA, PIANO MATTEI, ACCORDI BILATERALI, MIGRAZIONE PROGRAMMATA E SNELLIMENTO PROCEDURE, PROVVEDIMENTI ESTERO (MAECI), INTERNI...

(2024-01-04)

  PATTO IMMIGRAZIONE E ASILO : "Considero le regole del nuovo patto di migrazione e asilo migliori delle precedenti" perchè è vero sussiste il tema dell'accoglienza dei 'dublinanti' - ma è  "un meccanismo serio che impegna  gli altri Paesi ad una  redistribuzione... Un meccanismo sicuramente di garanzia... , le regole sono migliori, ma non è la soluzione. Noi non risolveremo mai questo problema se pensiamo di affrontarlo... una volta che i migranti arrivano in Europa. Non troveremo mai una soluzione che metta tutti d'accordo"
"Noi citiamo sempre alcuni Paesi, ma segnalo che quasi tutti sono molto rigidi... "C'è solo un modo per risolvere il problema per tutti che è lavorare a monte, ed è tutto il lavoro che riguarda anche il tema del Piano Mattei. Chiaramente non è un lavoro che l'Italia possa fare da sola"

L'EUROPA E L'AFRICA
"Un focus fondamentale della Presidenza italiana del G7 sarà l'Africa. Questo è un lavoro sul quale l'Europa,  ma credo tutto il G7,  deve tornare a concentrare la sua attenzione. Noi non ci stiamo rendendo conto di che cosa stia accadendo in Africa non ci stiamo rendendo conto del combinato disposto tra un continente potenzialmente ricchissimo soprattutto di materie prime critiche e un processo di destabilizzazione, in alcuni casi voluta e costruita, che noi paghiamo più di chiunque altro. E quindi bisogna tornare a lavorare in maniera completamente diversa in Africa, con il Piano Mattei.
In Africa "non ha funzionato un certo approccio 'paternalistico, quando non predatorio, anche da parte europea che non aiuta nel dibattito e nella cooperazione con questi Paesi. Quello che secondo me va fatto ... è costruire rapporti di cooperazione seri strategici, da pari a pari, non predatori... difendere il diritto a non dover emigrare prima del diritto a poter emigrare. E questo si fa con investimenti e con una strategia"

IL PIANO MATTEI
"Il Piano Mattei costituisce una 'prima' , perché ripeto non è che possiamo occuparci da soli di tutto il continente africano...il mio obiettivo è che diventi un modello anche per altri Paesi europei e per altri Paesi occidentali.... che oggi lavorano spesso in ordine sparso e che si possa invece fare un lavoro serio di strategia sul continente africano.

Il Piano Mattei è più avanti di quanto di quanto sembri e di quanto io senta dire. Fra poche settimane ci sarà la Conferenza Italia-Africa e quella sarà, secondo me, l'occasione nella quale presentare il piano, che poi verrà anche confrontato con il Parlamento."

E la Premier sottolinea " Non è solamente l'energia il nostro focus. Ci stiamo concentrando su alcune materie e c'è sicuramente il tema dell'energia, dello sviluppo energetico"... perché l'Africa è potenzialmente un enorme produttore di energia e l'Europa ha un problema approvvigionamento energetico. E in Africa si può lavorare con investimenti sulla produzione soprattutto di energia pulita, che porta lavoro, porta sviluppo e risolve a noi, anche, dei problemi" Quindi  si  lega il nostro interesse reciproco".

Poi aggiunge " Ma noi lavoriamo anche sulla formazione: il lavoro che per esempio hanno fatto e fanno in Africa diverse scuole italiane io l'ho trovato straordinario. Quando sono stata ad Addis Abeba, credo che una delle emozioni più belle che ricordo, dell'ultimo anno è la scuola italiana di Addis Abeba e credo che quella per esempio sia un'altra parte del lavoro molto interessante da fare"
E "C'è tutto il tema dell'acqua in Africa sul quale l'Italia può portare un suo valore aggiunto. Stiamo lavorando su diversi filoni" dei quali non ha voluto fare anticipazioni prima della presentazione ufficiale, "ma credo che vadano circoscritti. Un errore che abbiamo fatto in passato è stato forse distribuire troppo, anche, le risorse, magari in progetti più piccoli, piuttosto che concentrarci su alcune grandi priorità. Il lavoro che voglio fare io con il Piano Mattei è scegliere quelle priorità, immaginare primi Paesi partner con i quali mettere a terra questi progetti e utilizzare questo primo Piano, per poi moltiplicare queste iniziative anche con l'aiuto degli investitori privati, e anche con l'aiuto - si spera - di altri Paesi che vogliono condividere questa strategia con noi." 

ACCORDI INTERNAZIONALI BILATERALI

Secondo i dati del Viminale, gli sbarchi sono aumentati notevolmente, più del 50%. Accordi internazionali: quello con l'Albania è sospeso, quello con la Tunisia di fatto bloccato per ragioni diverse,  le norme sulle ONG che cercano di salvare vite nel Mediterraneo ed i  giri interminabili per trovare un porto sicuro per tanti disperati, la tragedia di Cutro... un punto, quest'ultimo, che  la Premier identificherà  - nel corso della lunga conferenza stampa - come 'uno dei più difficili' e che abbia lasciato il segno è stato piu' che evidente nelle sue parole.

D'altra parte, "la materia con la quale ci confrontiamo è una sfida epocale e chiaramente si possono fare diverse iniziative che ti danno un consenso immediato ma che non risolvono il problema sulla media distanza" Dunque, i risultati "non li ritengo soddisfacenti, soprattutto in rapporto alla mole di lavoro che ho dedicato a questa materia....sono leggermente più soddisfatta dei dati dell'ultima parte dell'anno che dimostrano, rispetto ai dati iniziali, un calo. So che ci si aspettava di più su questo, sono chiaramente pronta ad assumermene le responsabilità"

Ed ancora "Quello che ho cercato e sto cercando di fare io è risolvere il problema strutturalmente e questo è qualcosa che richiede, intanto un coinvolgimento internazionale al quale  mi sono ampiamente dedicata, enorme, e soluzioni strutturali di lungo periodo (torniamo sul tema del Piano Mattei).

LA MIGRAZIONE LEGALE
Qual è il mio obiettivo? lavorare in Africa, fermare le partenze in Africa, valutare la possibilità di aprire gli hot spot in Africa per stabilire chi abbia diritto e chi non abbia diritto ad arrivare in Europa, parallelamente lavorare sulla migrazione legale, dove lei sa che noi invece, anche su questo, abbiamo fatto un lavoro. Siamo stati il primo Governo che ha attivato il Decreto flussi per tre anni...L'Italia nell'ultimo anno ha portato sulla migrazione un approccio serio, che non ha avuto problemi a farsi ascoltare...  il Piano e i dieci punti di Ursula von der Leyen, le priorità che l'Europa si da... lavoriamo in Africa, fermiamo le partenze, combattiamo i trafficanti, una politica più efficace di rimpatri. Sono le cose che abbiamo sempre detto noi, probabilmente si sarebbe potuto fare anche prima"

Infine, "oggi noi siamo anche in una congiuntura geopolitica di estrema complessità dove chiaramente anche il tema della migrazione fa parte di un quadro più ampio che riguarda anche la guerra ibrida, che riguarda la destabilizzazione, delle volte costruita, e quindi bisogna lavorare a 360 gradi... e riassume le mie priorità combattere i trafficanti, fermare la migrazione illegale e difendere il diritto a non dover emigrare e lavorare sulla migrazione legale. Questo è quello che io ho sempre detto che avrei fatto e quello su cui sto lavorando."

MIGRAZIONE PROGRAMMATA: SNELLIMENTO PROCEDURE BUROCRATICHE

Burocrazia e di immigrazione programmata,  sanatoria 2020 non ancora chiusa, idem decreto flussi  del 2022 , il decreto triennale flussi, con 452mila persone già avviato  ma il sistema non funziona bene: c’è molta burocrazia, carenze di personale nelle prefetture, migliaia di persone con il visto non riescono a arrivare qui da noi per lavorare, e solo il 30% di quelli che arrivano per lavorare riescono poi ad avere un contratto di soggiorno, quindi a mettersi in regola con i documenti. Come il governo intende mettere mano alla questione?

Per la Premier "c’è una complessità obiettiva, soprattutto in questa prima fase che noi stiamo incontrando, dove si accavallano da una parte le richieste del 2023, per le quali il termine è scattato nelle ultime settimane dello scorso anno e che sono già circa 150mila se non vado errata, e si aggiungeranno quelle de 2024. È oggettivamente un carico di lavoro enorme, sul quale forse bisogna anche valutare un’ipotesi di snellimento delle procedure ma, intanto, quello che abbiamo fatto e stiamo facendo è rafforzare gli organi che se ne occupano: il Ministro Tajani ha rafforzato il personale nei Paesi di origine, stessa cosa sta facendo per quello che riguarda le prefetture il Ministro Piantedosi. Chiaramente abbiamo in questo momento una difficoltà, dopo questa fase iniziale confido che si possa procedere più spediti. È forse la mole più ampia di lavoro da fare negli ultimi anni da questo punto di vista, attesi i numeri.  e lei ricorda che il sistema andava in tilt per molto meno rispetto a quello che stiamo affrontando, ma abbiamo chiaro il problema, stiamo potenziando tutte le strutture che possiamo potenziare. Poi magari bisognerà ragionare di capire se ci sono dei passaggi che sono secondari o superflui che si possono snellire, questo sicuramente."

PROCESSO DI ISLAMIZZAZIONE DI ALCUNI TERRITORI... (MONFALCONE : OLTRE 34% POPOLAZIONE DI FEDE MUSSULMANA)

Presidente Meloni: ... il tema non è legato al fatto che ci siano persone che provengono da un'altra cultura, il tema è che sul piano delle norme fa fede la Nazione nella quale si vive, e cioè che non si può ritenere che se nella sua cultura è consentito, allora ci sono delle attenuanti rispetto a determinati reati, come picchiare le donne. Ecco, su questo io credo che dobbiamo essere molto fermi. Chiaramente una scelta libera quella di vivere qui e tutte le culture portano un valore aggiunto, ma non possono mai essere predominanti rispetto alle norme dello Stato italiano, che si rispettano se si sceglie di vivere in Italia" (04/01/2024-ITL/ITNET)

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