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LAVORO - G7 LAVORO ITALIA - MIN.MARINA CALDERONE (LAVORO): AL CENTRO G7 "APPROCCIO INCLUSIVO INCENTRATO SULLA PERSONA SU TEMI DI ASSOLUTA CENTRALITA' PER LO SVILUPPO DELLE NOSTRE ECONOMIE
(2024-09-13)
Al centro del G7 di Cagliari un approccio inclusivo incentrato sulla persona per affrontare le nuove sfide del mondo del lavoro mettendo insieme e valorizzando temi di assoluta centralità per lo sviluppo delle economie dei 7 Paesi membri. Obiettivo "pienamente centrato" per il Ministro italiano del Lavoro e Politiche Sociali, Marina Calderone che ha riassunto nel corso di una conferenza stampa i termini del documento firmato dai Ministri del Lavoro a chiusura del vertice presieduto dall'Italia.
Il documento offre "idee e soluzioni innovative concrete e praticabili per le sfide che dobbiamo affrontare a livello globale" per un G7 "che deve continuare a esercitare una sua leadership politica:
- difendendo i valori democratici, fissando standard, promuovendo buone prassi anche attraverso il dialogo tra il nord e il sud del mondo costruendo modelli di partenariato che portino benefici complessivi; -ribadendo il sostegno alla coalizione globale per la giustizia sociale promossa dall'organizzazione internazionale del Lavoro; - il rispetto dei diritti umani a partire da quelli dell'infanzia,del lavoro dignitoso anche lungo quelle che sono le catene globali del valore. - l'importanza dell'economia sociale per rendere inclusive e sostenibili le trasformazioni in atto nel mercato del lavoro e offrire un sostegno concreto alle persone che sono in condizione di fragilità.
Ed il G7 - ha tenuto a sottolineare il Ministro, valorizzando il clima collaborativo - ha fatto tesoro del dialogo e dello scambio con le parti sociali con i gruppi datoriali - B7 e L7 hanno presentato una dichiarazione congiunta - rinnovando uno spirito di apertura e di ascolto alle istanze del mondo del lavoro di chi lo rappresenta della nostra società" - stigmatizzando "Scambi aperti, franchi, sinceri ma anche molto efficaci e votati all'attuazione delle singole misure".
Spazio centrale del dibattito dedicato all'Intelligenza Artificiale nel mondo del lavoro- racchiuso in un allegato - che nel documento finale rappresenta la concretizzazione del passaggio di consegne della dichiarazione del Vertice del giugno scorso in Puglia dei Capi di Stato e di Governo del G7, ma anche dell'avvio della riflessione nel vertice della Presidenza giapponese- nell'ambito di un approccio umancentrico che è alla base del Piano d'azione per lo sviluppo e l'uso dell'intelligenza artificiale nei luoghi di lavoro. Un modo concreto di dare delle risposte e di indicare anche delle direttrici di lavoro per governare i molteplici aspetti su cui l'intelligenza artificiale può avere un impatto, ovvero: l'automazione dei processi, la privacy dei lavorator,i la trasparenza e la responsabilità delle decisioni; i processi di selezione di distribuzione delle attività nei luoghi di lavoro, il dialogo sociale."
Per quanto riguarda l'Italia, in particolare, afferma il ministro auspica di poter individuare, tramite l'IA, gli sviluppi futuri del mondo del lavoro, le professionalità del futuro e soprattutto come andare a incrociare in modo efficace la domanda e l'offerta di lavoro. Nella piattaforma per il sistema di inclusione sociale lavorativa che noi abbiamo indicato oltre che individuare tutte quelle che sono le offerte formative finanziate che sono oggi presenti in Italia abbiamo inserito degli elementi che attraverso l'intelligenza artificiale attraverso processi di analisi possano anche far comprendere da un lato quali siano le esigenze dell'azienda e quelle che sono le attività che noi in questo momento - sul piano formativo - possiamo mettere a disposizione, quali invece i percorsi di crescita e soprattutto le nuove tendenze del mondo del lavoro"
Un indicatore di quanto il Governo intende fare è già presente nel disegno di legge oggi all'esame del parlamento per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale che prevede l'assunzione da parte del Ministero del lavoro di una responsabilità impor-tante "costituire in seno al Ministero del Lavoro l'OSSERVATORIO dell'andamento dell'impatto dell'intelligenza artificiale sul mercato del lavoro. Il che vuol dire non solo analizzare la situazione attuale del Mercato del lavoro ma anche capire in prospettiva di che cosa avremo bisogno. Certamente lo faremo con l'attiva partecipazione e il coinvolgimento delle parti sociali valorizzando aspetti importanti che sono legati anche alla qualità dei processi di contrattazione collettiva. Io credo che sia importante sostenere la contrattazione collettiva e anche la capacità della contrattazione di individuare dei modelli lavorativi che tengano conto anche di tutte quelle che sono le modifiche che sta vivendo fortemente il nostro mondo del lavoro. Poi se ci sarà necessità di intervenire, anche per definire dei quadri regolatori questo credo che sia assolutamente fattibile. L'obiettivo non è, però, quello di comprimere l'innovazione ma individuare un sistema di regole che garantiscano l'approccio umanocentrico al tema del dello sviluppo dell'intelligenza artificiale. Ciò che è richiesto da tutti dai gruppi di ingaggio e dalle parti sociali e sicuramente è condiviso dai ministri che hanno firmato la dichiarazione"
Nel frattempo, ha sottolineato il Ministro Calderone - "l'impegno verte sulla ricerca dei benefici per tutti nel coniugare sviluppo tecnologico e innovazione al progresso sociale quindi bisogna essere preparati a investire nelle competenze delle persone." L'esponente del Governo ammette che è compito dei governi dei Paesi industrializzati "garantire la coerenza dei sistemi formativi con quelle che sono le aspettative delle imprese e dei Lavoratori" In sostanza dobbiamo formare i lavoratori e le lavoratrici per il lavoro che c'è e non quello che non c'è più. Ed, inoltre, " rendere la formazione accessibile a tutti le grandi transizioni - digitale, ecologica - che stiamo vivendo". Ma è necessario anche il riposizionamento e la rivalutazione di quello che è il posizionamento all'interno di alcuni settori strategici. Un approccio attivo a temi come l'implementazione dell'intelligenza artificiale che deve dare anche la dimensione di quello che è l'input del sistema per non lasciare indietro nessuno e rendere più inclusiva l'esperienza lavorativa
Di grande rilievo nell'introdurre le l'intelligenza artificiale nei luoghi di lavoro e' il "DIALOGO SOCIALE" del cui valore "abbiamo parlato come elemento di unificazione anche per il futuro di relazioni industriali partecipate che valorizzino la contrattazione collettiva. Un aspetto, quest'ultimo, che trova tutti concordi, soprattutto nell'ambito della contrattazione collettiva di qualità. Come concordi sono sull'importanza di garantire sicurezza e affidabilità delle nuove tecnologie utilizzando poi l'IA anche per rendere più sicuro il lavoro nei luoghi di lavoro". Il lavoro sicuro, ha sottolineato il Ministro, deve essere una condizione di base, occorre garantire la tutela della salute e la sicurezza delle persone nei luoghi di lavoro "ed anche "in itinere" dirà poco commentando il dato tendenziale che registra un incremento negli incidenti in itinere, mentre "anche il percorso che accompagna le persone da da casa al lavoro e viceversa deve essere più sicuro".a
Fra gli altri elementi tendenziali che i mercati del Lavoro dei Paesi G7 manifestano, la Ministra ha fatto presente : l'invecchiamento della popolazione e i relativi effetti e sfide sugli equilibri interni dei mercati del Lavoro con una società che entro il 2050 registrerà un ulteriore aumento della popolazione over 65 e la riduzione di un terzo della popolazione attiva. Per cui serve un approccio integrato per promuovere l'invecchiamento attivo e in salute, ma anche rendere i mercati del lavoro più inclusivi soprattutto per i giovani e per le donne.
"È impegno comune rivolgerci ai GIOVANI E DONNE e portarli al lavoro. Portare le donne al lavoro vuol dire compiere prima di tutto un atto di giustizia sociale." Dirà più tardi il Ministro rispondendo ai giornalisti "i dati dell'occupazione in Italia sono buoni non sono più solo dati legati a commenti di proiezioni mensili ma invece delineano una tendenza di periodo che ci dice che stiamo lavorando bene per integrare anche quelle categorie di lavoratori e di lavoratrici che vivevano una situazione di disagio ed in questo ci metto i giovani e le donne, oltre che le persone in condizione di fragilità e di disabilità, valorizzando quelli che sono i talenti dei singoli." Al di là di quelle che sono le percentuali nazionali sull'occupazione delle donne, il tema del gender gup è trasversale perchè il differenziale salariale è presente in tutti i sette Paesi . Nello specifico dell'Italia la responsabile del dicastero del lavoro ha ribadito l'impegno a sostenere il lavoro femminile, la capacità di fare impresa delle donne, la capacità di lavorare all'interno di percorsi che ovviamente devono prevedere condizioni di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro" Quanto alla manovra di bilancio, Calderone ha assicurato non esservi una riduzione sulle relative competenze.
Ma dobbiamo assicurare l'accesso alla formazione continua anche ai lavoratori anziani che possono dare un importante contributo alla società", nel passaggio generazionale". Certamente non si pensa ad un allungamento dell'età lavorativa spiegherà più tardi rispondendo alle domande dei giornalisti - ma coesistendo piu' generazioni occorrerà valorizzare le competenze di chi va in quiescenza . "Il nostro Governo - ha proseguito - intende attuare una legge delega per la tutela dei nostri anziani e l'invecchiamento attivo". Gli anziani "non necessariamente devono essere relegati in una condizione di ospedalizzazione quando di questo non c'è bisogno" ha sintetizzato la Ministra con estrema chiarezza nella convinzione che, sia doveroso offrire a chi non soffre di particolari patologie l'opportunità di vivere una condizione di invecchiamento attivo.
Quanto all'IMMIGRAZIONE, Calderone ha affermato "abbiamo parlato di migrazione regolare e soprattutto di manodopera qualificata. Di combattere l'irregolarità e lo sfruttamento della mano d'opera. Quando parliamo di immigrazione regolare guardiamo a quella parte del decreto legge 20 del 2023 che abbiamo approvato l'anno scorso a Cutro" che permetterà di sottoscrivere accordi con altri paesi, e consentire, attraverso la formazione anticipata nei paesi d'origine, l'ingresso di lavoratori che abbiano già una connessione con le aziende che richiedono definite professionalità. Lavoratori immigrati che saranno fuori quota rispetto alle quote previste nei vari decreti. Ciò vuol dire impegnarsi sul fronte della migrazione regolare, offrendo una dimensione di regolarità, combattendo in questo caso lo sfruttamento, il caporalato e tutte quelle condizioni di irregolarità che impoveriscono il mercato del lavoro."
Bisogna lavorare sul LAVORO DI CURA e "c'è un lavoro comune per migliorare le condizioni di lavoro nel settore della cura sostenendo le famiglie e i lavoratori. questo è anche uno degli elementi principali e cardine per poter garantire la parità di accesso al lavoro per le donne" ha fatto presente Calderone, sottolineando "Si tratta di temi e condizioni che non appar-tengono ai singoli paesi. Sono temi assolutamente trasversali e la sensibilità è comune. L'individuazione delle azioni e delle scelte da attuare è assolutamente congiunta e c'è la volontà di esercitare un ruolo molto ampio da parte dei paesi del G7 anche nei confronti del Sud globale del mondo " (13/09/2024-ITL/ITNET)
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