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ITALIANI ALL'ESTERO - VOTO/RAPPRESENTANZA - COMITATO REFERENDARIO AGLI ITALIANI ALL'ESTERO: ANCORA DIECI GIORNI PER FIRMARE REFERENDUM MODIFICA LEGGI ELETTORALI.
(2024-09-20)
La Presidente del Comitato promotore del referendum per la Rappresentanza (Co.Re.Ra), Elisabetta Trenta, a nome del Comitato ha inviato una Lettera agli Italiani Residenti all’estero per informarli che ci sono ancora 10 gg per sottoscrivere 4 quesiti referendari con i quali si propone la modifica parziale delle Leggi elettorali di Camera e Senato, dette Rosatellum, per affermare il diritto degli elettori di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento.
La Presidente scrive “Voi cittadini italiani all’estero, in verità potete scegliere il candidato, ma il fatto che in tutto il resto del Paese questo non succeda, fa ricadere anche su di voi le conseguenze di una legge elettorale che viola sistematicamente la volontà espressa dall’elettore, al fine di predeterminare l’elezione dei candidati prescelti dai capi partito, escludendo il popolo sovrano che concorre parzialmente solo a determinare la consistenza degli eletti di un partito”.
Continua spiegando che “Come effetto di questa situazione i parlamentari, non più eletti ma nominati, perdono il legame di responsabilità politica verso i cittadini, e restano leali soprattutto verso chi li ha scelti e li può confermare, le segreterie dei partiti; la qualità della classe politica si riduce, la gente percepisce che, anche se cambiano i Parlamenti e i Governi, i problemi rimangono non risolti, e così smette di votare e partecipare e, soprattutto, il Parlamento perde sempre di più il suo potere, a vantaggio dell’esecutivo e di una governabilità che, senza rappresentanza, altera uno degli elementi della Democrazia, l’equilibrio tra i poteri.”
La lettera spiega poi il contenuto dei quattro referendum che intendono abrogare i meccanismi che, tutti insieme, sono elemento di distorsione del voto del cittadino: il voto congiunto, le soglie di sbarramento, l’esenzione della raccolta firme per la presentazione delle liste per i soli partiti in parlamento e le pluricandidature.
Infine, invita tutti a sostenere i referendum e la Legge di iniziativa popolare per la reintroduzione delle preferenze al plurinominale, sottoscrivendoli on line sul sito www.iovoglioscegliere.it , dopo avervi fatto accesso con lo spid o la cie.
L’esistenza di questa piattaforma on line gratuita e pubblica rende finalmente possibile, per tutti, e in particolare modo per gli italiani che non vivono in Italia, partecipare alla vita politica del Paese anche compiendo con facilità atti di democrazia diretta come la promozione dei referendum o delle Leggi di iniziativa popolare.
La presidente Trenta, nell’inviare questo comunicato alla stampa estera afferma: “Sapevamo dal primo giorno che questa campagna di raccolta firme non avrebbe avuto tanti alleati, ma continuiamo a pensare che la giusta informazione sia la base della democrazia e, per questo, ci appelliamo ancora una volta a TV, Giornali e Radio nazionali, sia pubblici che privati, perché ci aiutino ad informare i cittadini italiani, ovunque essi vivano, della possibilità di esercitare questo atto di democrazia diretta che è chiedere che sia indetto il referendum per modificare la Legge elettorale vigente”
---------------------------------------------------------------- IL TESTO DELLA LETTERA
"Cari concittadini, come presidente e rappresentante del Comitato promotore del referendum per la Rappresentanza (Co.Re.Ra), desidero farvi sapere che ci sono ancora 10 gg per sottoscrivere 4 quesiti referendari con i quali intendiamo modificare parzialmente le Leggi elettorali di Camera e Senato, dette Rosatellum, per affermare il diritto degli elettori di scegliere i propri rappresentanti. Questo diritto era stato già confermato dalla Corte Costituzionale (sentenza n. 1 del 2014) quando dichiarò incostituzionale la precedente Legge elettorale, il Porcellum, ma fu disatteso dal Parlamento quando nel 2017 ha approvato il Rosatellum riproducendo, con altre modalità, la stessa caratteristica incostituzionale del Porcellum, vale a dire un Parlamento in cui agli eletti manca il sostegno diretto degli elettori perché i partiti si sono sostituiti agli elettori nella scelta dei candidati. Voi cittadini italiani all’estero, in verità potete scegliere il candidato, ma il fatto che in tutto il resto del Paese questo non succeda, fa ricadere anche su di voi le conseguenze di una legge elettorale che viola sistematicamente la volontà espressa dall’elettore, al fine di predeterminare l’elezione dei candidati prescelti dai capi partito, escludendo il popolo sovrano che concorre parzialmente solo a determinare la consistenza degli eletti di un partito. Come effetto di questa situazione i parlamentari, non più eletti ma nominati, perdono il legame di responsabilità politica verso i cittadini, e restano leali soprattutto verso chi li ha scelti e li può confermare, le segreterie dei partiti; la qualità della classe politica si riduce, la gente percepisce che, anche se cambiano i Parlamenti e i Governi, i problemi rimangono non risolti, e così smette di votare e partecipare e, soprattutto, il Parlamento perde sempre di più il suo potere, a vantaggio dell’esecutivo e di una governabilità che, senza rappresentanza, altera uno degli elementi della Democrazia, l’equilibrio tra i poteri. La Legge elettorale è proprio la misura della Democrazia di un Paese ed è per questo che occorre correre subito ai ripari.
Del tema della democrazia quest’anno si è parlato molto, lo hanno citato durante le settimane sociali dei Cattolici (Trieste luglio 2024) persino il Cardinale Zuppi quando ha detto “Se la legge elettorale è definita ‘Porcellum’ da chi l’ha scritta, si dovrebbe partire da lì, per cambiarla, per riavvicinare le persone al gusto per il bene comune” e il Papa “La democrazia non gode di buona salute” e “Nel frattempo a me preoccupa il numero ridotto della gente che è andata a votare. Cosa significa quello? Non è il voto del popolo solamente ma esige che si creino le condizioni perchè tutti si possano esprimere e possano partecipare”. Soprattutto, però, è stato il presidente Sergio Mattarella a dire “Democrazie imperfette” quelle in cui “si manifesta una partecipazione elettorale modesta. Oppure ove il principio “un uomo-un voto” venga distorto attraverso marchingegni che alterino la rappresentatività e la volontà degli elettori”. E sono proprio questi marchingegni quelle norme che il referendum per la rappresentanza intende abrogare: il voto congiunto, le soglie di sbarramento, l’esenzione della raccolta delle firme in sede di presentazione delle liste per i soli partiti che sono in parlamento e le pluricandidature.
L’ abolizione del voto congiunto obbligatorio rende possibile eleggere direttamente i candidati nei collegi uninominali che, quindi, non sarebbero imposti dalle segreterie di partito; oggi, infatti, il candidato uninominale è eletto grazie ai voti dati alle liste collegate. Inoltre, si abolisce la ripartizione sulle liste plurinominali del voto dato al solo candidato uninominale e viceversa. Oggi, il voto non è libero, non è diretto e non è uguale.
L’ abolizione delle soglie di sbarramento riduce la dispersione di voti e garantisce maggiore pluralismo; alle ultime elezioni, circa 4 milioni di voti validi non hanno partecipato alla ripartizione dei seggi e non è stato raggiunto invece l’obiettivo di ridurre il numero dei partiti in Parlamento anzi, sono aumentati.
L’abolizione di ogni privilegio nella raccolta delle firme per la presentazione dei candidati: tutte le liste saranno alla partenza in condizione di parità nella competizione elettorale.
L’abolizione delle pluricandidature, infine, riduce il potere degli apparati di partito nel predeterminare la composizione del Parlamento e favorisce la presentazione di candidati che siano espressione del proprio collegio naturale.
La campagna e la raccolta firme continueranno ancora per 10 giorni on line sulla piattaforma pubblica e gratuita sulla quale è possibile firmare per i referendum e le Leggi di iniziativa popolare. Si può accedere alla firma, con SPID o CIE, attraverso il sito www.iovoglioscegliere.it.
E’ facile firmare: una volta inserito il proprio SPID o numero di Carta di Identità elettronica, si selezionano le iniziative referendarie. Le nostre sono le prime 4. Si apre la prima, si clicca su “Sostieni l’iniziativa”, poi “Continua” poi “Sostieni l’Iniziativa”. A questo punto si è firmato per il primo e, volendo, si può stampare un attestato di firma. Poi, per firmare il secondo, terzo e quarto referendum, si torna indietro con il tasto home e si procede come per il primo.
Oltre ai referendum abbiamo anche presentato una Legge di iniziativa Popolare per la reintroduzione delle preferenze al plurinominale. Per firmare anche quella, bisogna scorrere la barra di ricerca fino alla pagina 7. Si riconosce dal simbolo di “io voglio scegliere”, l’immagine della croce, rossa e verde, che tracciamo con la matita quando votiamo. Ad oggi più di 100.000 persone hanno firmato nonostante il silenzio dei partiti e dei media, ma con il vostro aiuto, i prossimi 10 giorni potrebbero essere sufficienti per raggiungere il numero di firme necessarie. Vi siamo grati se ci aiuterete a diffondere il più possibile questo messaggio. Elisabetta Trenta"
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Il Comitato promotore del referendum è formato da cittadini e cittadine di varia estrazione sociale, formazione culturale e orientamento politico, è presieduto da Elisabetta Trenta, con la presidenza d’onore di Giorgio Benvenuto e la vicepresidenza di Enzo Palumbo, Raffaele Bonanni e Sergio Bagnasco.
La campagna e la raccolta firme continua on line sulla piattaforma pubblica e gratuita sulla quale è possibile firmare per i referendum e le Leggi di iniziativa popolare. Si può accedere alla firma, con SPID o CIE, attraverso il sito del Comitato www.iovoglioscegliere.it.
Ad oggi più di 100.000 persone hanno firmato nonostante il silenzio dei partiti e dei media, ma i prossimi 10 giorni potrebbero essere sufficienti per raggiungere il numero di firme necessarie se solo riuscissimo ad arrivare anche agli italiani oltre i nostri confini. Ne hanno interesse e, soprattutto, ne hanno diritto! (20/09/2024-ITL/ITNET)
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