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ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - G7/ESTERI - SICUREZZA E PROSPERITA' MARITTINA: FONDAMENTALE. TRASPORTO VIA MARE OLTRE 80% COMMERCIO MONDIALE; 97% CAVI SOTTOMARINI

(2025-03-14)

Documento finale G7 (traduzione di cortesia Min.Affari Esteri)

"Noi, Ministri degli Esteri del G7 di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, insieme all’Alto Rappresentante dell’Unione Europea,riaffermiamo il fermo impegno del G7 a contribuire alla creazione di un settore marittimo libero, aperto e sicuro basato sullo Stato di diritto che rafforzi la sicurezza internazionale, favorisca la prosperità economica e garantisca l’uso sostenibile delle risorse marine.

LA SICUREZZA E LA PROSPERITÀ MARITTIME SONO FONDAMENTALI PER LA STABILITÀ GLOBALE, LA RESILIENZA ECONOMICA E IL BENESSERE DI TUTTE LE NAZIONI; LA CONSERVAZIONE E L’USO SOSTENIBILE DEGLI ECOSISTEMI OCEANICI È ESSENZIALE PER TUTTA LA VITA SULLA TERRA. Oltre l’80% del commercio mondiale è trasportato via mare e il 97% dei dati globali passa attraverso cavi sottomarini. Le interruzioni delle rotte marittime rappresentano una minaccia diretta per la sicurezza alimentare internazionale, i minerali critici, la sicurezza energetica, le catene di approvvigionamento globali e la stabilità economica.

Esprimiamo profonda preoccupazione per i crescenti rischi per la sicurezza marittima, comprese le contese strategiche, le minacce alla libertà di navigazione e di sorvolo e le attività di trasporto marittimo illecito.
Il comportamento degli Stati in queste aree ha aumentato il rischio di conflitti e danni ambientali, mettendo a repentaglio la prosperità e i livelli di vita di tutte le nazioni, specialmente le più povere del mondo.
Riconosciamo il ruolo della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS) come quadro giuridico che disciplina tutte le attività negli oceani e nei mari.

Ricordiamo le dichiarazioni del G7 sulla sicurezza marittima adottate a Lubecca (2015) e Hiroshima (2016). Accogliamo con favore i lavori attualmente in corso nell’ambito di altre filiere ministeriali e gruppi di lavoro del G7 su una serie di questioni, tra cui la sicurezza delle reti via cavo sottomarine e la lotta contro le attrezzature da pesca abbandonati.

ACCOGLIAMO CON FAVORE ANCHE I LAVORI DEL G7 RELATIVI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA TRANSNAZIONALE E AL TERRORISMO CHE TOCCANO IL SETTORE MARITTIMO, ANCHE IN RELAZIONE ALLA PIRATERIA E ALLE RAPINE ARMATA IN MARE, ALLA TRATTA DI ESSERI UMANI E AL RAFFORZAMENTO DELLE CAPACITÀ DI APPLICAZIONE DELLA LEGGE MARITTIMA DEGLI STATI COSTIERI. Riconosciamo l’importanza dei quadri regionali di sicurezza marittima, per aiutare gli Stati costieri ad affrontare collettivamente le minacce alla loro sicurezza marittima. Accogliamo con favore le iniziative esistenti, come il G7++ Friends of the Gulf of Guinea (G7++ FoGG, che il Canada presiede quest’anno), che è stato il forum principale per il dialogo tra i membri del G7 e partner sulla sicurezza marittima nel Golfo di Guinea.

MINACCIA EMERGENTE PER LA SICUREZZA DEI MARI E LIBERTÀ DI NAVIGAZIONE E DI SORVOLO

RAFFORZARE LA STABILITÀ:

Sottolineiamo l’importanza della libertà di navigazione e di sorvolo e di altri usi internazionalmente leciti dell’alto mare e delle zone economiche esclusive nonché dei diritti e delle libertà connessi in altre zone marittime, compresi i diritti di passaggio inoffensivo, passaggio in transito e di attraversamento delle vie marittime degli arcipelaghi, come previsto dal diritto internazionale.
Condividiamo una crescente preoccupazione per i recenti e ingiustificabili sforzi volti a limitare tale libertà e ad ampliare la giurisdizione mediante l’uso della forza e altre forme di coercizione, anche attraverso lo stretto di Taiwan e nel Mar Cinese Meridionale, il Mar Rosso e il Mar Nero.
Condanniamo le azioni illecite, provocatorie, coercitive e pericolose della Cina che cercano unilateralmente di modificare lo status quo in modo tale da rischiare di minare la stabilità delle regioni, anche attraverso bonifiche di terreni e costruzione di avamposti, nonché il loro uso a fini militari.

Nelle zone in attesa della delimitazione finale, sottolineiamo l’importanza che gli Stati costieri si astengano da azioni unilaterali che causino cambiamenti fisici permanenti nell’ambiente marino nella misura in cui tali azioni mettano a rischio od ostacolino il raggiungimento dell’accordo finale, nonché l’importanza di compiere ogni sforzo per concludere accordi provvisori di carattere pratico in tali settori.

CONDANNIAMO, INOLTRE, LE MANOVRE PERICOLOSE DELLE NAVI, GLI ATTACCHI INDISCRIMINATI CONTRO LE NAVI COMMERCIALI E ALTRE AZIONI MARITTIME CHE MINANO L’ORDINE MARITTIMO BASATO SULLO STATO DI DIRITTO E IL DIRITTO INTERNAZIONALE. Ribadiamo che la sentenza pronunciata dal Tribunale arbitrale il 12 luglio 2016 è una pietra miliare importante, giuridicamente vincolante per le parti di tali procedimenti e una base utile per la risoluzione pacifica delle controversie tra le parti.  Riaffermiamo che le nostre politiche di base su Taiwan rimangono invariate e sottolineiamo l’importanza della pace e della stabilità attraverso lo stretto di Taiwan come indispensabili per la sicurezza e la prosperità internazionale. Accogliamo con favore la ripresa delle esportazioni dai porti ucraini del Mar Nero. La libertà di navigazione per il trasporto commerciale nel Mar Nero deve essere tutelata.

TENTATIVI DI CAMBIARE LO STATUS QUO CON LA FORZA:

Ci opponiamo ai tentativi unilaterali di cambiare lo status quo, in particolare con la forza o la coercizione anche nei mari della Cina orientale e meridionale. Ci impegniamo a mettere in atto mezzi attraverso i quali tracciare sistematicamente e segnalare i tentativi di cambiare lo status quo tramite la forza e tramite l’accertamento di nuovi fatti geografici, azioni coercitive e pericolose sugli oceani e sui mari che potrebbero minacciare la pace e la sicurezza regionali e internazionali.

PROTEZIONE DELLE INFRASTRUTTURE MARITTIME E SOTTOMARINE CRITICHE:

SIAMO CONSAPEVOLI DEL FATTO CHE L’ENERGIA VITALE E LE INFRASTRUTTURE DI TELECOMUNICAZIONE SOTTO GLI OCEANI E I MARI COLLEGANO LE NOSTRE ECONOMIE E SONO VITALI PER LA NOSTRA PROSPERITÀ.
Ricordiamo la dichiarazione congiunta del G7 sulla connettività via cavo per reti di comunicazione digitali sicure e resilienti (2024) e la dichiarazione congiunta di New York sulla sicurezza e la resilienza dei cavi sottomarini in un mondo digitalizzato a livello globale (2024). Condividiamo la crescente preoccupazione che i cavi di comunicazione sottomarini, gli interconnettori subacquei e altre infrastrutture sottomarine critiche siano stati soggetti a danni critici attraverso il sabotaggio, scarsa perizia marinesca o comportamento irresponsabile che hanno portato a potenziali interruzioni di Internet o dell’energia nelle regioni colpite, ritardi nella trasmissione globale dei dati o comunicazioni sensibili compromesse.

Intensificheremo la nostra cooperazione con l’industria per mitigare i rischi, ridurre gli ostacoli alle attività operative e rafforzare le capacità di riparazione al fine di migliorare la resilienza complessiva delle infrastrutture sottomarine e marittime critiche.  A tale riguardo, accogliamo con favore il Piano d’azione dell’UE sulla sicurezza dei cavi adottato nel febbraio 2025 dalla Commissione europea e dall’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

CRIMINALITÀ MARITTIMA:

La criminalità marittima, compresa la pirateria, la rapina a mano armata in mare, il traffico di armi marittime e l’evasione delle sanzioni, il traffico di esseri umani, il traffico illegale di droga e la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN) continuano ad ostacolare la sicurezza marittima, la libertà di navigazione, la nostra economia e prosperità.
Abbiamo lavorato insieme per affrontare questi crimini marittimi, ma le attività illegali marittime si sono estese a nuove aree, diventando una questione urgente da affrontare. Accogliamo con favore il Piano d’azione del G7 per combattere il traffico di migranti, adottato sotto la presidenza italiana del G7 nel 2024.

PROTEGGERE LA LIBERTÀ DEL COMMERCIO:

Nell’ultimo anno, gli attacchi indiscriminati degli Houthi nel Mar Rosso hanno messo in pericolo la sicurezza marittima delle navi e dei loro equipaggi, disturbato il commercio internazionale ed esposto i paesi vicini a pericoli ambientali. Facilitati dal sostegno militare, finanziario e di intelligence dell’Iran, questi attacchi illegali hanno anche contribuito ad aumentare la tensione in Medio Oriente e nello Yemen, con gravi ripercussioni sul processo di pace intra-yemenita. La nave “Galaxy Leader” sequestrata dagli Houthi deve essere rilasciata immediatamente. Apprezziamo gli sforzi di tutti quei paesi che si sono impegnati per garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso, proteggendo le vie marittime cruciali e contribuendo a ripristinare i flussi commerciali regolari attraverso il Canale di Suez che collega il Mar Mediterraneo con l’Oceano Indiano e il Pacifico. A questo proposito, lodiamo gli sforzi dell’operazione marittima dell’UE “Aspides” e dell’operazione guidata dagli Stati Uniti “Prosperity Guardian”.

NAVIGAZIONE SICURA E SICUREZZA DELLA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO

LIMITARE LE PRATICHE DI NAVIGAZIONE PERICOLOSE E ILLECITE:

L’aumento delle pratiche di navigazione non sicure e illecite, comprese le registrazioni e i registri fraudolenti, rappresenta una minaccia significativa per il commercio globale e la sostenibilità ambientale. Siamo preoccupati per il fatto che le pratiche di navigazione pericolose e illecite impongono costi elevati al settore, ai governi e ai cittadini. La capacità della Russia di guadagnare entrate è stata sostenuta dal suo ampio sforzo per aggirare la politica del G7+ sui prezzi del petrolio attraverso la sua flotta ombra di navi spesso più vecchie, sotto-assicurate e mal mantenute che regolarmente disattivano i loro sistemi di identificazione automatica o si impegnano in “spoofing” per evitare la rilevazione e aggirare le norme internazionali in materia di sicurezza, ambiente e responsabilità.
La Corea del Nord continua a perseguire i suoi programmi nucleari e di missili balistici ed elude le sanzioni, in particolare attraverso le sue attività marittime illecite, compresi i trasferimenti di petrolio da nave a nave vietati dall’ONU e altri prodotti.
Attraverso il coordinamento del G7, abbiamo smascherato l’uso da parte della Corea del Nord di navi “ombra” – quelle che si impegnano in attività illecite – per aggirare le sanzioni stabilite dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La Russia e la Corea del Nord stanno rafforzando le loro relazioni economiche anche attraverso rotte marittime, come il già segnalato trasferimento di prodotti petroliferi dalla Russia alla Corea del Nord.
Le navi “ombra” non regolamentate praticano la pesca INN, distruggendo gli habitat marini e esaurendo gli stock ittici, con effetti negativi sulla biodiversità e sulla sicurezza alimentare. Anche le navi “ombra” non regolamentate e non adeguatamente assicurate presentano un elevato rischio di incidenti marittimi, anche in ecosistemi fragili come l’Artico e l’Antartide.
Ci impegniamo a rafforzare il nostro coordinamento, tra il G7 e con altri partner, per impedire l’uso di navi non registrate o fraudolentemente registrate, non assicurate e sotto gli standard impegnate nell’elusione delle sanzioni, nei trasferimenti di armi, nella pesca illegale e nel commercio illecito. Incoraggiamo le organizzazioni internazionali competenti a migliorare la conoscenza del dominio marittimo espandendo il monitoraggio satellitare delle navi e stabilendo registri di dati completi sui movimenti delle singole navi e tramissioni tra navi, come mezzo per individuare e rintracciare le attività marittime illecite. Ci impegniamo anche per lo sviluppo delle capacità dei paesi della regione nell’applicazione della legge e nella sensibilizzazione al settore marittimo.

SHADOW FLEET TASK FORCE:
Invitiamo i membri degli 8 Paesi nordici-baltici (Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia, Svezia), e possibilmente altri, a unirsi ai membri del G7 in una Shadow Fleet Task Force per migliorare il monitoraggio e il rilevamento e per limitare in altro modo l’uso di flotte ombra impegnate in attività illegali, pericolose o pericolose per l’ambiente, basandosi sul lavoro di altri attivi in questo settore.

La Task Force costituirà una risposta degli Stati partecipanti all’appello dell’Organizzazione marittima internazionale nella sua risoluzione A.1192(33) del 6 dicembre 2023 affinché gli Stati membri e tutte le parti interessate promuovano azioni volte a prevenire le operazioni illegali nel settore marittimo da parte delle flotte ombra e dei loro Stati di bandiera, comprese le operazioni illegali volte all’elusione delle sanzioni, all’elusione del rispetto delle norme di sicurezza o ambientali, a evitare i costi assicurativi o impegnarsi in altre attività illegali.

MIGLIORARE LA RESILIENZA DELLA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO MARITTIMO E LA SICUREZZA ENERGETICA E ALIMENTARE:

Le catene di approvvigionamento marittime continueranno a sostenere l’economia globale, ma queste devono affrontare una serie di minacce, presenti e future, derivanti sia da tensioni geopolitiche che da fattori ambientali. Le interruzioni marittime aumentano i costi per i consumatori, aumentano i tempi di transito e possono ridurre la domanda nei paesi importatori, il che a sua volta comporta minori entrate e una minore competitività per i produttori dei paesi esportatori.  Tali vulnerabilità nel trasporto marittimo possono compromettere la sicurezza energetica e alimentare, in particolare per le nazioni in via di sviluppo che dipendono da rotte marittime stabili, compresi i piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS) e i Paesi meno avanzati (PMA). Accogliamo con favore le iniziative marittime che coinvolgono e sono sostenute dai partner del G7 per promuovere la sicurezza energetica e alimentare, come il programma Grain from Ukraine e l’ASEAN Outlook sull’Indopacifico.  Invitiamo la cooperazione con l’Unione africana (in conformità con la strategia marittima integrata per il 2050 dell’Africa) e altre organizzazioni internazionali pertinenti a individuare le migliori pratiche per migliorare la resilienza delle catene di approvvigionamento marittimo e per salvaguardare la sicurezza energetica e alimentare, in periodi di crisi geopolitica. 

PROMUOVERE PORTI SICURI E RESILIENTI E VIE D’ACQUA STRATEGICHE:

La proprietà e il controllo operativo del porto sono importanti per la sicurezza nazionale, in quanto il controllo o l’influenza straniera sulle infrastrutture portuali critiche possono creare vulnerabilità nel commercio, nella difesa e sicurezza e nella stabilità economica.
La resilienza dei porti è anche cruciale per la stabilità economica e il commercio globale, eppure i porti affrontano rischi crescenti dovuti al degrado ambientale, agli eventi meteorologici estremi e ai conflitti geopolitici. Il rafforzamento della sicurezza dei porti e l’ammodernamento delle infrastrutture sono essenziali per mantenere un commercio marittimo sicuro ed efficiente. Garantire che la proprietà e la gestione delle vie d’acqua strategiche e degli stretti marittimi cruciali non siano vulnerabili a un’indebita influenza da parte di potenziali avversari è anche essenziale per la sicurezza nazionale.

Sottolineiamo l’importanza del controllo delle strutture di proprietà e della gestione e resilienza dei porti all’interno delle nostre giurisdizioni nazionali, anche per quanto riguarda le tecnologie dell’informazione e i sistemi della comunicazione (TIC), per garantire che gli avversari non ottengano un vantaggio sulle catene di approvvigionamento, le operazioni militari o il flusso delle risorse strategiche. Lavoreremo con i partner e con le organizzazioni internazionali competenti per incoraggiare standard di sicurezza informatica robusti per l’infrastruttura ICT dei porti, per aumentare la resilienza contro gli incidenti informatici dannosi per le reti logistiche marittime, ridurre il potere monopolistico sui nodi chiave delle catene di approvvigionamento, promuovere la proprietà sicura e trasparente dei porti, limitare l’influenza straniera non richiesta o indebita sulle infrastrutture critiche e sulle vie d’acqua strategiche, e, in caso contrario, incoraggiare una maggiore attenzione a tali potenziali vulnerabilità.

Gli ordigni inesplosi (UXO) in mare rappresentano un rischio significativo per l’ambiente marino, per la sicurezza dei pescatori e di altri utilizzatori dello spazio marittimo e per varie attività economiche marine. Ci impegniamo a intensificare gli sforzi diplomatici e a scambiare modelli virtuosi tra autorità nazionali, organizzazioni internazionali e regionali competenti e settori industriali pertinenti per accelerare la bonifica delle UXO dai mari e dagli oceani.

GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE MARITTIME

RAFFORZARE L’APPLICAZIONE DELLE NORME CONTRO LA PESCA INN:

La pesca INN contribuisce in modo significativo alla riduzione degli stock ittici e alla distruzione dell’habitat marino. Potrebbe rappresentare un terzo di tutte le attività di pesca a livello mondiale, con un costo per l’economia globale di oltre 23 miliardi di dollari all’anno e ha conseguenze negative per la pesca come bene economico duraturo, anche per i paesi in via di sviluppo. 
Accogliamo con favore il Dark Vessel Detection System guidato dal Canada in Ecuador, Perù, Costa Rica, Filippine e membri del Pacific Islands Forum (PIF) e vedremmo l’utilità di replicare il modello per sostenere altri partner le cui attività di pesca sono minacciate dalla pesca INN. Riconosciamo che la condivisione dei dati e la trasparenza svolgono un ruolo chiave in questa lotta nello smascherare gli attori malevoli e che i progressi tecnologici possono supportare un robusto Monitoraggio, Controllo e Sorveglianza, oltre all’applicazione della legge. Incoraggiamo a compiere ulteriori progressi nell’affrontare la pesca INN, lavorando con e attraverso le pertinenti organizzazioni internazionali, per stabilire e rafforzare le regole per gestire in modo sostenibile gli stock ittici in alto mare e migliorare l’applicazione di queste misure, anche attraverso lo sviluppo delle tecnologie di rilevamento, pattugliamento degli aerei e imbarco in alto mare e ispezione delle navi, sulla base del G7 Ocean Deal 2022.

Accogliamo con favore la terza conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani, che si terrà a Nizza, in Francia, dal 9 al 13 giugno 2025.

PARTNERSHIP

La presente dichiarazione del g7 sulla sicurezza e la prosperità marittima fornisce un quadro per la cooperazione con i partner non appartenenti al g7, compresi i paesi che ospitano grandi porti, grandi flotte mercantili o vasti registri di bandiera nonché le pertinenti organizzazioni regionali e internazionali, quali l’organizzazione marittima internazionale e l’asean.

Accoglieremmo con favore una solida cooperazione con i partner per portare avanti gli obiettivi stabiliti nella presente dichiarazione, in linea con i principi di sovranità e integrità territoriale, nel quadro degli sforzi dei paesi del g7, tra cui una libera, aperta, prospera e sicura regione dell’indo-pacifico, per costruire un ordine marittimo libero e aperto basato sullo stato di diritto e l’impegno per uno sviluppo sostenibile degli spazi marittimi del mondo.

Aaccogliamo con favore la cooperazione sulle funzioni della guardia costiera, compreso il global coast guard forum ospitato dall’italia nel 2025, nonché l’arctic coast guard forum, che potrebbe anche sostenere gli obiettivi della presente dichiarazione." (14/03/2025-ITL/ITNET)

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