Sponsor
|
DIRITTI UMANI - LIBANO - L'APPELLO DI "AZIONE CONTRO LA FAME": FRAGILE CESSATE IL FUOCO NON GARANTISCE ASSISTENZA UMANITARIA A BEIRUT.
(2024-12-11)
"Mentre le persone tentano di tornare a vivere nelle loro case, i gravi danni e la mancanza di infrastrut-ture essenziali per l'acqua, i servizi igienico-sanitari e l'eletricità rendono le condizioni di vita insostenibili, aumentando significativamente il rischio di malattie trasmesse dall'acqua.
- Azione Contro la Fame esorta la comunità internazionale a sostenere l'attuazione del cessate il fuoco per garantire l'accesso ai bisogni essenziali e il successo degli sforzi di ricostruzione.
- La distruzione estesa delle infrastrutture essenziali, con particolare riferimento agli impianti idrici e ai servizi igienico-sanitari, pone gravi sfide per le famiglie che cercano di tornare a casa, con un aumento del rischio di malattie trasmesse dall'acqua.
- Azione Contro la Fame ha assistito oltre 46.000 persone da settembre 2024 e sta attualmente rispon- dendo ai bisogni delle famiglie sfollate e di quelle che stanno tornando a casa.
Dopo più di due mesi di conflitto intenso, il cessate il fuoco entrato in vigore il 27 novembre 2024 ha segnato un passo cruciale verso la de-escalation della violenza e della distruzione in Libano. Azione Contro la Fame accoglie positivamente questo accordo, che offre la possibilità di alleviare la sofferenza della popolazione.
La situazione sul terreno rimane estremamente fragile. Le segnalazioni di violazioni del cessate il fuoco destano grande preoccupazione, poiché rischiano di vanificare gli sforzi già complessi per garantire la distribuzione di aiuti essenziali. Nonostante gli accordi per il cessate il fuoco, l’accesso umanitario continua a essere gravemente ostacolato, in particolare nelle regioni di confine, dove la logistica è già di per sé difficile. Le condizioni instabili e la possibile escalation delle tensioni potrebbero comportare ulteriori ritardi nell’as-sistenza alla popolazione più vulnerabile, aggravando una situazione che richiede interventi urgenti e coordinati. Azione Contro la Fame esorta la comunità internazionale a sostenere e garantire l'attuazione del cessate il fuoco per assicurare l'accesso ai bisogni fondamentali e il successo degli sforzi di assistenza e ricostruzione.
La distruzione o il danneggiamento delle abitazioni, delle infrastrutture essenziali, in particolare quelle relative a acqua e servizi igienico-sanitari, sta complicando il ritorno a casa per molte famiglie, costrette a vivere in rifugi temporanei. Ad oggi, 396 siti collettivi ospitano ancora più di 22.200 persone sfollate. Inoltre, il coprifuoco a sud del fiume Litani e le restrizioni di accesso a 62 villaggi ostacolano ulteriormente i movimenti. Queste restrizioni, insieme ai rischi di ordigni inesplosi e contaminazione da mine, impediscono anche l'accesso umanitario e la capacità degli operatori di fornire assistenza tempestiva alle popolazioni colpite, mentre stiamo ampliando la distribuzione degli aiuti nelle aree più difficili da raggiungere.
Garantire la sicurezza dei nostri team in condizioni così difficili rimane una priorità, il cui impegno instan-cabile è stato fondamentale durante questa crisi.
Nell’ambito della risposta all’emergenza, Azione Contro la Fame sta monitorando le dinamiche della popo- lazione, valutando i bisogni e analizzando i danni alle infrastrutture idriche, sanitarie e igieniche ai sistemi agricoli e alle strutture sanitarie, al fine di orientare gli sforzi di recupero. “Le infrastrutture ed i servizi essenziali nelle abitazioni sono seriamente danneggiati, con gravi interruzioni nei sistemi igienico-sanitari.
Questa situazione comporta un significativo aumento del rischio di malattie trasmesse dall'acqua. La distruzione su larga scala, in particolare delle infrastrutture idriche e sanitarie, rappresenta un ostacolo critico per le famiglie che desiderano tornare alle proprie case.
Per affrontare questa emergenza, Azione Contro la Fame sta collaborando attivamente con altri attori umanitari, coordinando gli interventi per garantire un'efficace gestione e chiusura dei siti destinati agli sfollati interni” spiega Suzanne Takkenberg, Direttore di Azione Contro la Fame in Libano.
“L'inverno è arrivato e i rifugi non sono adeguati per affrontare le basse temperature. Azione Contro la Fame si sta impegnando per fornire supporto immediato alle famiglie nei rifugi e a quelle che cercano di tornare, offrendo cibo, acqua, ripari, coperte, materassi, riscaldamento e assistenza” aggiunge Takkenberg.
L'insicurezza alimentare sta peggiorando, con l'aumento dei prezzi e il crescente numero di persone che, avendo perso i propri mezzi di sussistenza, non riescono più ad acquistare cibo o a procurarsi gli utensili necessari. “È particolarmente critico supportare le donne in gravidanza e le persone che si prendono cura di bambini piccoli per ridurre il rischio di carenze nutrizionali e prevenire la malnutrizione o ritardi nello sviluppo durante questo periodo di crescita vitale. Non stiamo solo fornendo cibo e istituendo cucine comunitarie nei rifugi, ma stiamo anche monitorando i casi di malnutrizione e fornendo cibo supplementare a madri e bambini” spiega Suzanne Takkenberg.
Azione Contro la Fame rimane impegnata nell'assistere le popolazioni colpite, adattandosi all'evoluzione della situazione. L'organizzazione chiede un sostegno internazionale continuo per garantire che il cessate il fuoco porti a una pace duratura nella regione, compresa la catastrofe umanitaria in corso a Gaza.
Azione Contro la Fame è un’organizzazione umanitaria internazionale impegnata a garantire a ogni persona il diritto a una vita libera dalla fame. Specialisti da 45 anni, prevediamo fame e malnutrizione, ne curiamo gli effetti e ne preveniamo le cause. Siamo in prima linea in 56 paesi del mondo per salvare la vita dei bambini malnutriti e rafforzare la resilienza delle famiglie con cibo, acqua, salute e formazione. Guidiamo con determinazione la loa globale contro la fame, introducendo innovazioni che promuovono il progresso, lavorando in collaborazione con le comunità locali e mobilitando persone e governi per realizzare un cambiamento sostenibile. Ogni anno aiutiamo 21 milioni di persone. (11/12/2024-ITL/ITNET)
|
Altri prodotti editoriali
Contatti
|