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DIRITTI DEI CITTADINI - CARCERI - DAL CNEL: "CON IL LAVORO LA RECIDIVA SCENDE AL 2%"
(2024-12-27)
Sei condannati su dieci sono già stati in carcere almeno 1 volta. La media dei reati ascritti ad ogni uomo detenuto è pari a 2,4 contro l’1,9 di ogni donna detenuta.
Si stima che il dato della recidiva possa calare fino al 2% per i detenuti che hanno avuto la possibilità di un inserimento professionale. Questi i dati evidenziati dal CNEL, nell’ambito del programma ‘Recidiva Zero’, un articolato piano di intervento sviluppato nel corso dell’anno in collaborazione con il Ministero della Giustizia e volto a favorire studio, formazione e lavoro in carcere.
Circa un terzo dei detenuti frequenta corsi di istruzione all'interno delle carceri. La formazione professio- nale coinvolge circa il 6% di chi è recluso. Il numero complessivo dei detenuti iscritti all’università non raggiunge il 3%. Quelli coinvolti in attività lavorative sono il 33%, ma solamente l’1% di essi è impiegato presso imprese private e il 4% presso cooperative sociali.
La stragrande maggioranza, pari all’85%, lavora alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria, talvolta solo per poche ore al giorno o al mese. Fra i detenuti alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria, l’82,5% svolge servizi d’istituto. La mancata offerta di opportunità lavorative per i detenuti priva lo Stato di un ritorno sul Prodotto Interno Lordo (PIL) fino a 480 milioni di euro.
L’86% degli istituti penitenziari hanno locali all’interno adibiti ad attività di tipo lavorativo e formativo, ma quattro su dieci sono inattivi. Il 31,8% dispone di aule didattiche utilizzate per corsi di istruzione di I e II grado e per l’istruzione terziaria, il 64,7% dispone di 555 aule per istruzione primaria e secondaria, mentre il 3,5% non dispone affatto di aule.
CARCERI. IL DISEGNO DI LEGGE CNEL Nel maggio del 2024 l’Assemblea del CNEL ha approvato all’unanimità il primo Disegno di legge della XI Consiliatura, recante “Disposizioni per l’inclusione socio-lavorativa e l’abbattimento della recidiva delle persone sottoposte a provvedimenti limitativi o restrittivi della libertà personale emanate dall’autorità giudiziaria”, poi trasmesso formalmente alle Camere. È stato così dato seguito al lavoro istruttorio svolto a decorrere dalla data di sottoscrizione dell’Accordo interistituzionale con il Ministero della Giustizia del giugno 2023 e culminato nella giornata di lavoro ‘Recidiva zero’ del 16 aprile 2024. L’obiettivo di fondo è gettare un ponte tra il carcere e la società, portando il lavoro e l’istruzione al centro di un grande progetto di inclusione sociale, che veda protagonisti le imprese, i sindacati, il volontariato, il sistema scolastico e universitario e gli enti locali, secondo una logica win-win-win.
Presso il CNEL è stato anche insediato un Segretariato per l’inclusione economica, sociale e lavorativa delle persone private della libertà personale, al fine di promuovere la cooperazione interistituzionale e concorrere, in stretto raccordo con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) e attraverso il coinvolgimento sistematico delle parti sociali, delle forze economiche e delle organizzazioni del terzo settore, alla realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi per il reinserimento socio-lavorativo e l’inclusione delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria limitativi o privativi della libertà personale.
Ulteriori approfondimenti: https://www.cnel.it/Comunicazione-e-Stampa/Notizie/ArtMID/1174/ArticleID/3885/ASSEMBLEA-CNEL-APPROVA-DISEGNO-DI-LEGGE-SU-REINSERIMENTO-DETENUTI-E-ABBATTIMENTO-DELLA-RECIDIVA (27/12/2024-ITL/ITNET)
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