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DIRITTI CITTADINI - EUROPA/ABITAZIONE - COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO : NECESSARIO PIANO EUROPEP èER GLI ALLOGGI.GARANTIRE EDILIZIA ABITATIVA SOCIALE, ECONOMICA E ACCESSIBILE

(2025-03-17)

Il CESE chiede che sia garantito a tutti il diritto a un'abitazione

Un seminario tenutosi a Varsavia sotto gli auspici della presidenza polacca del Consiglio dell'Unione europea ha sottolineato la necessità di garantire a tutti gli europei l'accesso a un alloggio dignitoso, sostenibile e a prezzi abbordabili.

"Una casa per tutti": questo, in estrema sintesi, il messaggio centrale del seminario svoltosi il 6 marzo a Varsavia, organizzato dal Comitato economico e sociale europeo (CESE) in collaborazione con la sezione polacca della Rete europea di lotta alla povertà (EAPN) e con l'Università Janusz Korczak di Varsavia.

Dal seminario, indetto dagli organi pertinenti del CESE (la sezione Trasporti, energia, infrastrutture e società dell'informazione e il suo gruppo permanente Servizi di interesse generale) per offrire agli oratori e agli altri partecipanti l'opportunità di condividere esperienze e buone pratiche, è emerso con chiarezza che in Europa l'edilizia abitativa deve essere sociale, economica e accessibile.

I partecipanti hanno discusso del ruolo che servizi di interesse generale di qualità possono e devono svolgere nel soddisfare le esigenze abitative, soffermandosi in particolare sulla situazione di determinate categorie di famiglie che non possono permettersi un'abitazione a condizioni di mercato, sia nelle zone urbane che in quelle rurali.

Disporre di un'abitazione è un diritto di tutti ed è cruciale per trovare opportunità nella società

La casa ha un'importanza fondamentale nella vita delle persone e non può essere considerata un privilegio. Anzi, secondo il CESE – che nel dicembre scorso, in occasione del suo primo Forum sull'edilizia abitativa, ha adottato un parere sul tema Edilizia sociale nell'UE - alloggi dignitosi, sostenibili ed economicamente accessibili – essa dovrebbe essere considerata un diritto fondamentale.

Facendo seguito alle raccomandazioni del CESE per un alloggio sostenibile, accessibile e dignitoso, pubblicate subito dopo l'adozione del parere, Krzysztof Stanis?aw Balon, vicepresidente del gruppo Organizzazioni della società civile e membro del gruppo permanente Servizi di interesse generale, ha sottolineato che la casa è un diritto di tutti e ha esortato l'UE ad agire con rapidità e urgenza per far uscire l'Europa dalla crisi degli alloggi.

In questo stesso ordine di idee, Mateusz Szymanski, anch'egli membro del suddetto gruppo permanente nonché membro del gruppo di studio che ha elaborato il suddetto parere del CESE, ha aggiunto che la casa non dovrebbe essere considerata un prodotto come un altro, riguardo al quale vigono esclusivamente le leggi di mercato, e ha esortato le autorità pubbliche ad essere più attive nel mercato immobiliare e a ridurre così la pressione sulle persone investendo nell'edilizia sociale e aiutando i bisognosi a prendere in affitto e acquistare una casa.

Da parte sua il professor Miros?aw Grewi?ski, rettore dell'Università Janusz Korczak, ha affermato che è un errore considerare la questione abitativa come una questione privata, sottolineando invece che si tratta di una questione pubblica, da affrontare con un più deciso orientamento sociale, soprattutto per quanto riguarda i giovani e le persone più vulnerabili, ad esempio quelle con disabilità, che in molti casi non possono permettersi un'abitazione.

In un messaggio fatto pervenire ai partecipanti, Katarzyna Nowakowska, viceministra polacca per la Famiglia, il lavoro e le politiche sociali, ha scritto che la politica abitativa è un elemento chiave della politica sociale, perché disporre di un'abitazione è molto più che avere un tetto sopra la testa: è il fondamento di una vita stabile, della sicurezza e delle opportunità di sviluppo della persona. Ciò è tanto più vero per coloro che vivono in situazioni particolarmente difficili, come gli anziani, le persone con disabilità, le famiglie con bambini e le persone senza fissa dimora, per i quali è di vitale importanza un'edilizia abitativa di sostegno, che offra loro un luogo sicuro in cui vivere e consenta loro di fruire di un'assistenza sociale adeguata.

Su questo tema il professor Ryszard Szarfenberg, docente all'Università di Varsavia e presidente della sezione polacca dell'EAPN, ha moderato una tavola rotonda con rappresentanti ad alto livello di diverse organizzazioni della società civile polacca, in cui si è discusso degli aspetti giuridici e pratici dell'offerta di servizi abitativi a persone con specifiche necessità.

Guardare al futuro: il Piano europeo per gli alloggi a prezzi accessibili e la Strategia europea per l'edilizia abitativa

Per affrontare efficacemente la crisi abitativa, è necessario coinvolgere in uno sforzo coordinato un'ampia gamma di attori: autorità pubbliche, investitori privati e attori dell'economia sociale. Allo stesso tempo, è importante stabilire meccanismi di finanziamento flessibili, quadri giuridici di sostegno e misure politiche ben mirate.

Agnieszka Maj, del Centro di ricerca sociale ed economica (CASE) di Varsavia, ha affermato che, se si vuol garantire l'accessibilità economica, la sostenibilità e la stabilità a lungo termine, l'edilizia abitativa deve essere considerata un'infrastruttura sociale essenziale, al pari della sanità e dell'istruzione. Ciò significa ampliare i partenariati pubblico-privato-sociale e sostenere modelli abitativi non basati sul mercato che garantiscano ai più bisognosi una casa sicura e a prezzi accessibili.

Maj ha poi descritto il progetto pilota delle agenzie di locazione sociale nella città polacca di D?browa Górnicza, che è servito come strumento per integrare le politiche abitative esistenti e colmare il fossato che separava i proprietari privati dagli inquilini in difficoltà.

L'edilizia abitativa rimane una responsabilità primaria dei governi nazionali e delle autorità locali, ragion per cui i futuri sforzi della Commissione europea saranno volti in particolare a studiare i modi migliori per sostenere gli Stati membri in questo campo.

Il prossimo passo in tal senso sarà il Piano europeo per gli alloggi a prezzi accessibili, la cui pubblicazione è prevista per l'inizio del 2026, che prevederà azioni volte a facilitare le politiche abitative degli Stati membri, come l'aumento dei fondi per la coesione ad esse destinati. Inoltre, per sostenere l'offerta di abitazioni, la Commissione sta progettando una nuova strategia europea per l'edilizia abitativa e sta preparandosi ad affrontare con decisione la questione sistemica delle locazioni di alloggi a breve termine. (17/03/2025-ITL/ITNET)

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