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DIRITTI CITTADINI - EUROPA /EDILIZIA - CESE: IN EUROPA CRISI ABITATIVA SENZA PRECEDENTI AFFITTI FINO AL 48% SALARIO -COMITATO SPECIALE PER L'EDILIZIA ABITATIVA SOCIALE (EUROPARL.) IN MISSIONE A VIENNA

(2025-07-17)

Una delegazione del Comitato speciale per l'edilizia abitativa (HOUS) del Parlamento Europeo si recherà in Austria per incontrare i governi locali e nazionali, visitare progetti di edilizia abitativa urbana e sociale e incontrare attori economici.

Uno degli obiettivi della missione è identificare le misure adottate da Vienna per affrontare la crisi abitativa, concentrandosi in particolare sul suo approccio all'edilizia sociale. A Vienna, oltre il 60% dei residenti vive in appartamenti sovvenzionati. Il modello abitativo della città combina proprietà pubblica, cooperative edilizie senza scopo di lucro e cooperative edilizie, rendendo il rapporto affitto/reddito significativamente inferiore rispetto ad altre città europee.

La Commissione speciale sulla crisi abitativa del Parlamento europeo è stata istituita il 30 gennaio 2025 per proporre soluzioni per un alloggio dignitoso, sostenibile eD a prezzi accessibili per tutti i cittadini europei. Ha il compito di monitorare il fabbisogno abitativo, analizzare le politiche abitative esistenti in tutta l'UE e contribuire al prossimo piano europeo per l'edilizia abitativa a prezzi accessibili della Commissione

Secondo l'ultima indagine Eurostat:  ee i costi dell'alloggio sono superiori al 40% del reddito disponibile, questo è un segnale che le famiglie hanno difficoltà nel mantenimento delle spese per l'alloggio.
Nel 2023 risultava che il 10,6% delle famiglie nelle città e il 7% delle famiglie nelle aree rurali i costi abitativi hanno superato il 40% del loro reddito disponibile.
Oltre un quarto dei greci (31%) che vivono nelle città aveva costi di alloggio di oltre il 40% del reddito, mentre solo circa il 6% degli slovacchi nelle città affrontava lo stesso problema. 
Di certo il problema nel 2024 non è diminuito. Fatto sta che in meno di 10 anni, tra il 2015 e il 2023, i prezzi delle case nell'UE sono aumentati in media del 48%. Il maggiore aumento è stato segnato in Ungheria, dove i prezzi sono saliti del 173%, mentre il più basso è segnalato in Finlandia, con solo il 5% di incremento.
E l'Italia ? E' l'unico Paese, dove l'incremento dal 2015 al 2023 è salito solo dell'8,3% " E questo a fronte del Belgio che segnala il 36,1%; Germania 48,8%; Spagna 47,7%; Francia 31,3%. Con un incremento superiore al110% troviamo il Portogallo; la Repubblica Ceca; Lituania; addirittura 172% l'Ungheria....

Anche gli affittiLe principali ragioni che contribuiscono all'aumento dei prezzi sono i maggiori costi di costruzione e i tassi ipotecari, una diminuzione delle costruzioni che hanno limitato l'offerta e l'aumento dell'acquisto di immobili come investimento per generare entrate aggiuntive.

Anche l'affitto nell'UE è diventato più costoso. Tra il 2010 e il 2022, sono aumentati in media del 18%, in parte a causa di aumento degli affitti a breve termine, che ha tolto dal mercato case e appartamenti.


Sei gli eurodeputati che si recheranno a Vienna, in Austria, dal 21 al 23 luglio 2025. La delegazione sarà guidata dalla vice presidente dell'Europarlamento  Irene Tinagli (S&D, IT), e sarà accompagnata da: Isabelle Le Callennec (PPE, FR), Borja Giménez Larraz (PPE, ES), Andreas Schieder (S&D, AT), Ciaran Mullooly (Renew, Irlanda) e Gordan Bosanac (Verdi/ALE, HR)

Lunedì 21 luglio, gli eurodeputati daranno il via alla loro visita con un incontro con il vicepresidente della Banca europea per gli investimenti, Ioannis Tsakiris. Visiteranno inoltre il progetto Nordbahnhof, uno dei più grandi progetti di riqualificazione urbana dell'Europa centrale, e incontreranno Andreas Babler, Vicecancelliere e Ministro federale austriaco per l'edilizia abitativa, le arti, la cultura, i media e lo sport, e Kathrin Gaál, Vicesindaco e Assessore comunale per l'edilizia abitativa di Vienna.

Martedì 22 luglio, la delegazione incontrerà i membri della Commissione Edilizia e Abitazioni del Consiglio Nazionale austriaco. Visiteranno la Seestadt Aspern, uno dei più grandi progetti di sviluppo urbano d'Europa, e il Volkshilfe Wien hafen, un progetto di edilizia residenziale pubblica per donne.

Mercoledì 23 luglio la delegazione incontrerà gli operatori economici delle camere di commercio e del lavoro, nonché i rappresentanti delle associazioni dell'edilizia residenziale a scopo di lucro (GBV) e dell'economia pubblica e sociale (VÖWG).

Mercoledì 23 luglio alle 11:00 si terrà una conferenza stampa con Irene Tinagli (S&D, IT) presso l'Ufficio di collegamento del Parlamento europeo a Vienna. La conferenza stampa sarà trasmessa in streaming e sarà possibile partecipare da remoto.

CESE:
In un convegno organizzato presso il Comitato economico e sociale europeo (CESE) nel mese di giugno si è discusso delle sfide cui deve far fronte l'edilizia europea.  Si rende necessario intervenire per  migliorare competenze forza lavoro, ridurre costi costruzione, rafforzare protezione lavoratori e garantire concorrenza leale.

L'UE deve risolvere una serie di problemi che incidono sul settore delle costruzioni, tra cui la carenza di manodopera e la crisi abitativa senza precedenti. Inoltre deve modificare le sue direttive in materia di appalti pubblici e contrastare il fenomeno degli abusi che possono verificarsi nelle catene di subappalto.
Questi sono stati i temi discussi al convegno Costruire il futuro: affrontare le sfide dell'edilizia europea - contributi delle parti sociali e della società civile , svoltosi a Bruxelles il 24 giugno 2025.
L'evento è stato organizzato dalla sezione Trasporti, energia, infrastrutture e società dell'informazione (TEN) del CESE, in collaborazione con la Federazione europea dell'industria delle costruzioni (FIEC) e la Federazione europea dei lavoratori edili e del legno (FELEDL), con le osservazioni introduttive del Presidente del CESE Oliver Röpke e la moderazione del vicepresidente del CESE Aurel Lauren?iu Plosceanu

CARENZE DI MANODOPERA
Il settore delle costruzioni in Europa sta registrando notevoli carenze di manodopera a causa dell'invecchiamento della forza lavoro, del calo di interesse per questo tipo di lavoro da parte delle giovani generazioni e della crescente complessità dei progetti. Tali carenze si traducono in ritardi nei progetti e in costi più elevati, ma anche nel rischio di un abbassamento della qualità del lavoro.
Per affrontare il problema, è essenziale migliorare le condizioni di lavoro, offrire salari competitivi e investire in programmi di formazione. Anche la promozione dell'edilizia come carriera gratificante e lo sfruttamento della tecnologia per migliorare la produttività possono contribuire ad attenuare gli effetti negativi ea preservare la posizione dell'industria.

ALLOGGI A PREZZI ACCESSIBILI
Il settore delle costruzioni si trova inoltre ad affrontare diverse sfide significative per rendere disponibili alloggi a prezzi accessibili. L'incremento dei costi dei materiali, la carenza di manodopera e requisiti normativi rigorosi hanno aumentato il costo complessivo della costruzione di una nuova abitazione. Nelle aree urbane i terreni sono scarsi e costosi, e le leggi urbanistiche spesso pongono dei limiti ai progetti ad alta densità abitativa, riducendo ulteriormente la disponibilità di alloggi a prezzi accessibili. I complessi regolamenti edilizi, le normative ambientali e la lunghezza delle procedure per il rilascio dei permessi, aumento dei costi e ritardi nei progetti di edilizia abitativa.
Trainata dalla crescita demografica e dall'urbanizzazione, la domanda di alloggi a prezzi accessibili supera spesso l'offerta. I progetti di sviluppo di nuovi alloggi a prezzi accessibili si scontrano spesso con l'opposizione delle comunità locali, il che complica gli sforzi volti ad aumentare il parco immobiliare. Per affrontare questi problemi occorrono metodi di costruzione innovativi, incentivi governativi e norme semplificate per rendere gli alloggi più accessibili e abbordabili per tutti.
La crisi degli alloggi in Europa è grave: oltre il 10,6 % degli abitanti delle città e il 6,2 % dei residenti nelle zone rurali si trovano a sostenere costi abitativi elevati. Per superare questo problema, l'UE ha bisogno di investimenti ingenti in alloggi sociali ed a prezzi accessibili, ma ottenere i finanziamenti risulta complicato. Da molti anni il Comitato chiede con insistenza investimenti in alloggie conomicamente abbordabili, accessibili, sostenibili e dignitosi.

REVISIONE DELLE DIRETTIVE SUGLI APPALTI PUBBLICI E LOTTA CONTRO GLI ABUSI NELLE CATENE DI SUBAPPALTO
Da ultimo, ma non meno importante, servono misure urgenti per rendere più efficace la normativa e migliorare il coordinamento, al fine di garantire una concorrenza legale nel settore delle costruzioni.
Sebbene il subappalto in quanto tale non sia necessariamente un problema, esso viene spesso utilizzato per ridurre i costi e accelerare l'esecuzione dei progetti, in particolare in un contesto transfrontaliero.
L'attuale revisione delle direttive sugli appalti pubblici deve essere guidata dai seguenti obiettivi: rafforzare la lotta contro le pratiche illegali, in particolare nel subappalto, aumentare il ricorso all'approccio dell'offerta economicamente più vantaggiosa (MEAT) nell'aggiudicazione degli appalti pubblici, e applicare adeguatamente le disposizioni esistenti, al fine di proteggere i lavoratori e garantire una concorrenza legale. Invece di concentrarsi solo sul prezzo più basso, il metodo MEAT permette di individuare il miglior rapporto qualità/prezzo, prendendo in considerazione criteri come la qualità e fattori ambientali e sociali.
Estratti dagli interventi degli oratori

"L'accessibilità economica degli alloggi è diventata un problema diffuso e urgente in tutta Europa. Per far fronte all'aumento della domanda, specialmente nelle nostre dinamiche zone urbane, è fondamentale intensificare la costruzione di nuove unità abitative, in particolare di alloggi sociali. Ma non è tutto: dobbiamo concentrarci anche sulla riduzione dei costi di costruzione attraverso tecniche e materiali edili innovativi. Il nostro obiettivo finale è chiaro: fornire soluzioni efficaci all'attuale crisi abitativa in Europa e rendere gli alloggi economicamente accessibili per tutti gli europei". ha dichiarato Oliver Röpke, Presidente del Comitato economico e sociale europeo (CESE)

"L'assenza di un'edilizia competitiva e resiliente in Europa mette in forse tutti gli altri sviluppi in materia di infrastrutture energetiche, a duplice uso e idriche, nel settore della difesa, nel campo delle infrastrutture mediche e di altro tipo" secondo Aurel Lauren?iu Plosceanu, vicepresidente del Comitato economico e sociale europeo (CESE)

Baiba Miltovi'a, presidente della sezione Trasporti, energia, infrastrutture e società dell'informazione (TEN) del CESE "Abbiamo esplorato le molteplici sfide da superare per rendere gli alloggi economicamente accessibili, riconoscendo la necessità di soluzioni innovative e di sforzi collaborativi per far fronte all'aumento dei costi e agli ostacoli normativi. Affrontando con determinazione queste sfide possiamo sviluppare un'edilizia più resiliente, equa e sostenibile per il futuro. Il CESE mantiene saldamente il proprio impegno a promuovere la causa di garantire a tutti gli europei l'accesso ad alloggi sostenibili, accessibili e prezzi abbordabili".

"Il settore delle costruzioni è complesso: non si limita a costruire abitazioni e infrastrutture, ma contribuisce anche al benessere dei cittadini dell'UE, promuove la competitività dell'economia dell'UE e fornisce un contributo fondamentale al conseguimento degli obiettivi di sostenibilità. È importante mantenere sempre aperto il dialogo tra i responsabili politici e le parti interessate, e il CESE è la piattaforma migliore per offrire questa opportunità". ha fatto presente Domenico Campogrande, direttore generale della Federazione europea dell'industria delle costruzioni (FIEC)

"L'Unione europea deve vietare il "criterio del prezzo più basso" negli appalti pubblici. Il prezzo più basso comporta sempre costi sociali, problemi di qualità e rischi per la sicurezza per i lavoratori!" ha sostenuto Gianni De Vlaminck, Federazione europea dei lavoratori edili e dei lavoratori del legno (FELEDL)

"L'Autorità europea del lavoro (ELA) può svolgere un ruolo cruciale nel migliorare la mobilità equa, le condizioni di lavoro e l'incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore delle costruzioni, rendendo l'occupazione nel settore più attraente e accessibile. Il nostro obiettivo è garantire che chi sceglie di lavorare e vivere in un altro paese sia consapevole dei propri diritti, si sente protetto e sia trattato in modo equo". ha dichiarato Cosmin Boiangiu, direttore esecutivo dell'Autorità europea del lavoro (ELA) (17/07/2025-ITL/ITNET)

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