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DIRITTI CITTADINI - EUROPA/ATTUALITA' - DAL CESE INIZIATIVA CONTRO IL CONTENZIOSO ABUSIVO VERSO GIORNALISTI E DIFENSORI DIRITTI ANCHE TRANSFRONTALIERI CON MISURE PREVENTIVE
(2022-11-11)
Il CESE - Comitato economico e sociale europeo - ha proposto, nei giorni scorsi, il varo di ulteriori misure per rafforzare una proposta della Commissione europea volta a contrastare le azioni legali abusive contro coloro che contribuiscono al dibattito pubblico su questioni di attualità, inclusi giornalisti e difensori dei diritti. Tali misure comprendono l'introduzione di pronunce pregiudiziali, termini o esclusione della possibilità per una persona diversa dall'attore di finanziare azioni legali.
Il dibattito aperto è il fondamento di una società partecipativa, senza la quale la democrazia non può funzionare. Nel parere "Iniziativa contro il contenzioso abusivo nei confronti di giornalisti e difensori dei diritti", il CESE sostiene la proposta della Commissione di proteggere le persone dalle azioni legali strategiche contro la partecipazione pubblica (SLAPP). Questi includono giornalisti e difensori dei diritti che contribuiscono in modo importante al dibattito su questioni di attualità.
Il CESE ha approvato il parere nella plenaria di ottobre e ha proposto di ampliare l'elenco delle misure volte a ridurre gli SLAPP. Il relatore per parere Tomasz Andrzej Wróblewski ha dichiarato: Se non rafforziamo il sistema, la libertà di parola sarà minacciata.
Gli SLAPP sono utilizzati da alcuni potenti individui, gruppi di pressione, corporazioni e organi statali per mettere a tacere giornalisti e altri che contribuiscono al dibattito pubblico, come attivisti sociali, difensori dei diritti umani, organizzazioni non governative, informatori in senso lato, cittadini coinvolti o commercianti sindacati. Tali azioni sfruttano le lacune nei sistemi giudiziari per proporre azioni penali o civili infondate che prevengono, limitano o penalizzano gli individui oi gruppi presi di mira.
Lacune nel sistema Tra le proposte del CESE vi sono l'introduzione di una pronuncia pregiudiziale che chiuderebbe un procedimento ritenuto non conforme e il consolidamento del procedimento in una specifica giurisdizione su richiesta del convenuto.
Potrebbero essere prese in considerazione altre misure proposte, tra cui la fissazione di un limite di tempo o di un mezzo o il rapido monitoraggio della procedura. Un altro suggerimento è quello di escludere la possibilità per una persona diversa dall'attore di finanziare SLAPP.
Tutela della libertà di espressione La revisione della legislazione nazionale aiuterebbe anche a identificare i meccanismi che potrebbero servire a contrastare gli SLAPP. Dovrebbe essere adottato un approccio unificato sia nei casi transfrontalieri che nazionali e dovrebbe essere intrapresa una revisione delle legislazioni nazionali al fine di depenalizzare la diffamazione negli altri Stati membri in cui è ancora perseguita come reato.
Il CESE suggerisce inoltre di ridurre da cinque a due anni il tempo proposto fino alla valutazione della proposta di direttiva SLAPP.
Infine, l'istruzione e la formazione sono fondamentali. I professionisti del diritto e i partecipanti al dibattito pubblico devono essere formati per essere in grado di reagire contro gli SLAPP e sapere meglio come difendere la libertà di espressione.
Il correlatore Christian Moos ha dichiarato: È una questione politica urgente e urgente. Abbiamo bisogno di un'azione per difendere i giornalisti e le persone che si esprimono contro l'abuso di potere, contro la corruzione.(11/11/2022-ITL/ITNET)
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