Direttore responsabile Maria Ferrante − giovedì 25 aprile 2024 o consulta la mappa del sito
italialavorotv.it

Sponsor

SPECIALE PATRONATI CEPA : IL PATRONATO DEL FUTURO ! - PRES. PAGLIARO (INCA CGIL): UN'AUSPICABILE RIFORMA OVVERO LA SCOMMESSA DEL CAMBIAMENTO ! COME PATRONATI L'ABBIAMO GIA' RACCOLTA"

(2022-04-12)

"Immaginare e contribuire a dare forma e sostanza al "Patronato del Futuro" è una forte convinzione per i Patronati del CEPA". Lo ha dichiarato il Presidente del Patronato INCA CGIL, Michele Pagliaro, intervenendo al convegno promosso dai patronati aderenti al CEPA, a cui hanno preso parte i responsabili delle agenzie governative di riferimento  INAIL (Tardiola)  e INPS (Caridi) e lo stesso Direttore Generale del Ministero del Lavoro (Marano), insieme al Presidente della Commissione bicamerale di controllo sugli  enti gestori previdenza e assistenza (On.le Nannicini)

"Siamo consapevoli che è in atto nel nostro Paese un processo di trasformazione del tessuto socio-economico ed amministrativo - istituzionale, innescato da un insieme di fattori correlati tra di loro: andamento produttivo, occupazionale, accresciuto livello delle diseguaglianze e delle povertà, situazione demografica, innovato rapporto cittadini-pubblica amministrazione, la complessa questione dell'accoglienza e dell'integrazione dei cittadini extracomunitari, sempre più' telematizzato, un contesto complicato dalla pandemia che ancora non è stata debellata e più recentemente dalla guerra in Europa, le cui conseguenze sono ancora inedite." ha affermato il Presidente Pagliaro, sottolineando come: 

Il 'sistema' dei Patronati - è stato detto dai miei colleghi - durante la crisi pandemica si è confermato un valido presidio di prossimità. Siamo stati ampiamente riconosciuti da tutti e, soprattutto, siamo stati ritenuti utili !
Abbiamo svolto - sottolineo -  le nostre funzioni in coerenza con l'art.38 della nostra Costituzione, così come confermato dalla sentenza n.42 del 2000 della Corte Costituzionale: siamo enti privati con funzioni di pubblica utilità, chiamati a concorrere con le istituzioni pubbliche e vorremmo svolgere questo ruolo attraverso un effettivo partenariato. Per cui : qualità, professionalità, continuità sociale, territoriale in Italia ed all'estero, sono per noi elementi fondamentali per adempiere al ruolo di tutela universalista."

Ma, ha fatto presente Pagliaro "recentemente, purtroppo, i paletti per la costituzione dei nuovi patronati sono stati ridotti, addirittura del 50%.  Con la norma di conversione del decreto legge che ha introdotto il reddito e la pensione di cittadinanza il legislatore ha deciso che la quota di mercato necessaria per costituire un nuovo patronato  dall'1, 50% passasse allo 0,75% e che la presenza obbligatoria all'estero in 8 Paesi si riduca a 4. Si tratta, però, ha stigmatizzato l'esponente del CEPA,  di una scelta che contrasta con la qualità. Di conseguenza , è  aumentato il numero dei patronati,  il numero dei patronati senza il DURC e basta farsi un giro su Internet per vedere come da parte di questi piccoli Patronati quale sia il rispetto delle regole...." ha  commentato il Presidente del Patronato della CGIL, ricevendo uno scrosciante applauso.  Per di più, ha obiettato, "la quasi totalità dei ricorsi che chiamano in causa il Ministero e l'intero sistema sono proposti da loro, con tutte le conseguenze del caso"

IL MANDATO TELEMATICO
"Durante il lockdown - ha raccontato Pagliaro-  grazie alle modalità derogatorie introdotte dall'art.36 del DDL 18 del 7 marzo - il cosiddetto mandato di patrocinio telematico - in pochissimo tempo siamo riusciti ad organizzarci, a cambiare abitudini e modalità di lavoro, riuscendo ad offrire la più' ampia assistenza per l'ottenimento delle prestazioni previdenziali e socio assistenziali, sia quelle tradizionali, sia quelle intervenute a seguito dell'emergenza. Ora, noi  chiediamo al Ministero la possibilità di sanare e considerare validi i mandati di assistenza, di rappresentanza raccolti er via telematica. Si tratta di milioni di pratiche, riconducibili a ben due anni di attività.
Inoltre,  si tratta di rendere strutturale e definitivo il "mandato telematico", anche il "mandato di ricevimento dell'utenza per appuntamento" che, accanto all'accesso ordinario, resta una formula efficace e molto gradita all'utenza. Andrebbe confermata da parte del Ministero attraverso un'apposita circolare esplicativa."

LA COMMISSIONE EX ART.14
2Quanto alla Commissione ex art.14, Commissione prevista dal DM 193, è per noi del CEPA il luogo principe di confronto. Ci proponiamo come soggetto attivo che intende rendersi protagonista di una programmazione coerente con il tempo che stiamo vivendo e, soprattutto, condivisa con il Ministero e con tutti gli altri interlocutori istituzionali e non che sono presenti nella Commissione.   
Nell'ultimo periodo, però, la Commissione è stata convocata una sola volta all'anno. Quasi sempre a fine anno, per adempiere agli obblighi della legge, per cui,  ci sentiamo di ringraziare fin da ora il Direttore Generale Angelo Fabio Marano perché  domani è stata convocata con un corposo ordine del giorno"

IL FUTURO
"Come Patronati del CEPA, guardiamo a noi stessi in un'ottica di futuro, di innovazione e siamo pronti ad introdurre tutti quegli elementi necessari per accrescere la qualità dei servizi erogati attraverso un nuovo sistema di relazioni improntato sulla trasparenza e sulla modernizzazione.
Inoltre, sulla tecnologia, lo voglio sottolineare, non siamo all'anno zero perché i nostri processi di lavorazione sono telematizzati ed informatizzati ormai da anni. Pertanto, l'idea di un applicativo: sistema informatico patronati ed accanto all'INPS il Ministero, ci entusiasma perché intravvediamo la possibilità' di compiere un ulteriore salto di qualità' nella misura in cui, naturalmente, quell'applicativo non sia un mero contenitore di pratiche ma, piuttosto, uno strumento in grado di modernizzare l'intero sistema, capace di snellire ed accelerare le procedure di controllo sull'attività dichiarata dai Patronati in Italia ed all'estero.

Un sistema in grado di ridurre i tempi dell'attività' Isnettiva, magari attraverso l'incrocio dei dati certificati direttamente dagli Enti erogatori , INPS, INAIL....
Un sistema capace di coniugare l'innovazione. Penso, ad esempio, alla FEA - la firma elettronica avanzata - ed a tutte le possibilità di dematerializzazione del mandato di patrocinio e del relativo fascicolo.
Un sistema capace di sgravare l'Ispettorato per consentirgli di concentrarsi prevalentemente sugli aspetti organizzativi, sui tanti faccendieri...ecco perché pensiamo che ci sta, in questo ragionamento, la riscrittura del vademecum, che risale al 2015, che per esempio, dovrebbe affrontare meglio omogeneizzazione dei difformi comportamenti adottati in sede di verifica da parte degli Ispettori.
Un nuovo vademecum capace di concentrarsi sul decreto qualità' che è stato introdotto nel 2012. E' stato sperimentato nel 2015, ma non ne abbiamo il ritorno !. E permettetemi un piccola chiosa: "se uk decreto qualità non ha funzionato per limiti oggettivi, proviamo a ragionarci, a come intervenire, a come correggerlo. Ma se, invece, non avesse funzionato perché qualcuno ha deciso per tutti che non avrebbe dovuto funzionare, allora si tratta di un'altra storia, a cui noi, come CEPA, non siamo interessati. Ma il tema della qualità, per noi è un tema prioritario e resta un tema irrinunciabile.
La commissione ex articolo 14 potrà affrontare questo ed altri argomenti, anche attraverso la costituzione di sottogruppi per le singole tematiche.

LA REVISIONE DELLE PRESTAZIONI e L'ENTITA' DEL FONDO PATRONATI
L'altro tema che per il CEPA riveste un'importanza fondamentale è quello relativo alla revisione delle prestazioni di cui alla tabella del DM 193 del 2008. Siamo consapevoli che maneggiare il cosiddetto paniere non è affatto semplice: l'adeguamento delle tabelle è una esigenza di cui c'è bisogno, che incrocia tantissimi altri aspetti: evoluzione del contesto sociale, l'evoluzione del welfare, il ruolo che si intende assegnare al patronato del futuro, su cui bisognerebbe ragionare.

Dal canto nostro, pensiamo al ruolo di consulenza complessa, oppure a tutta la partita dei diritti inespressi, senza tralasciare la prevaricazione della politica che nell'ultimo periodo ha invaso il campo a gamba tesa. Mi riferisco ai famosi 4 punti assegnati per legge senza confronto, senza discussione al RdC, PdC, all'indennità'...ed addirittura al REM. Ed, a questo punto, vorrei introdurre un tema che per noi è molto importante: il punteggio totale dell'attività dei Patronati fino al 2017 ammontava all'incirca a 7 milioni di punti. Nel 2019: con quota 100, RdC, PdC, ha sfiorato 8 milioni e mezzo di punti. Nel 2020 siamo a 10 milioni di punti, nel 2021, con il REM non lo sappiamo, ma sicuramente la cifra aumenta.

Ma, contestualmente, ha fatto presente Pagliaro, l'entità del fondo è diminuita per la crisi economica, pandemia, aliquota di prelevamento tagliata ripetutamente. Sta di fatto che il valore punto che da quasi 50 euro nel 2020 è arrivato a 31 euro e nel 2021 sarà ancora peggio. Il lavoro anno dopo anno non ci manca, piuttosto aumenta, ma le risorse per pagarlo diminuiscono.
Nel 2020 è stato introdotto un incremento di 20 milioni sul fondo "sine die" e, poi, 15 milioni sulla legge di stabilità ma solo per il 2021. Grazie, infatti, alla sensibilità del Ministro Orlando sono stati inseriti 50 milioni di Euro ma solo per quell'anno .  Se pensiamo alla pandemia, post pandemia, conflitto russo-ucraino...continuano i problemi delle risorse aggiuntive, che sono indispensabili per coniugare qualità, innovazione, rete, insediamento territoriale e tutte le altre questioni gia' detto.
Per cui - avverte il Presidente del Patronato INCA CGIL - non si pensi di fare una riforma  senza metterci i soldi, superando anche qualche paradigma !  Mi spiego: oggi la nostra attività non è basata più sulla previdenza ma, piuttosto, sull'assistenza, sul welfare. Un welfare che continua a cambiare velocemente e che tende ad occupare più' spazio.  L'ultimo provvedimento, sebbene sia una legge delega, il "family act" sul quale ci sarà lavoro per noi.

Attualmente,  bisognerebbe  cominciare a ragionare su nuove forme di finanziamento aggiuntive al sistema, legate non solo alla contribuzione ma anche all'assistenza. Noi abbiamo provato ad attingere a risorse nuove attraverso i finanziamenti GIAS dell'INPS, di cui al capitolo 4358. Mi riferisco alla gestione degli interventi assistenziali appositamente finanziata con 389 milioni di euro all'anno, di cui l'INPS ogni anno ne spende circa 350 e, quindi, ci sarebbero 40 milioni di euro rimanenti che potrebbero andare ad incrementare il fondo Patronati. Sia il Ministero del Lavoro, il Ministro in particolare, sia l'on. Nannicini, conoscono perfettamente il tema essendosi prodigati sulla questione, ma la norma non ha visto luce perché  all'appello sono mancati 10 milioni. Per cui non c'era la copertura e quindi è saltato tutto.  Penso, però, che questo sia un tema da recuperare.

INFINE
Sulle chiusure ed i saldi: da anni siamo rimasti fermi al 2012, l'annualità relativa al 2013 è stata chiusa solo il I° dicembre 2021. Il 2017 è stato chiuso da un Commissario a seguito del ricorso presentato dal Patronato Anmil. Un Patronato che, forse, vale l'1% di quote di mercato. Il 2018 è stato commissariato dal ricorso dello stesso Patronato. Adesso auspichiamo chiarezza e trasparenza. Questo per noi è fondamentale perché dopo parecchi anni, durante i quali per erogare i servizi, pagare gli stipendi, i contributi previdenziali, in alcuni casi ci siamo dovuti indebitare con le banche, l'entità del Fondo Patronati non può non avere un riscontro con quello riportato dai Bilanci dello Stato pubblicati  nella Gazzetta ufficiale.  Ed in questa fase di profondi cambiamenti, di fronte a processi importanti come la trattazione digitale, scelte come quelle connesse all'identità digitale, allo SPID, al SGT ( acronimo di Sistema di gestione e delega ) che consente di fatto la sostituzione di persona e che mina e rischia di sterilizzare il mandato di patrocinio così come lo abbiamo conosciuto, penso che il Ministero debba quantomeno valutare le possibili ricadute sui Patronati, riflettere su un aggiornamento della legge 152 del 2001 e soprattutto svolgere una regia fra la politica e tutti gli attori istituzionali e non."

UNA SCOMMESSA CHE COME PATRONATI ABBIAMO GIA' RACCOLTA

"I Patronati sono stati accanto all'INPS con una mole di lavoro aggiuntivo, per cui sono necessarie maggiori risorse ed allo stesso tempo è necessario che nei Patronati si alzi la qualità, si faccia pulizia e magari si diminuisca il numero. I Patronati sono anche un presidio di lotta alle disuguaglianze digitali". Io credo che questa frase- pronunciata dal Ministro Andrea Orlando,  sia la sintesi perfetta che per noi del CEPA assomiglia ad un manifesto di una possibile quanto auspicabile riforma, o meglio la ' scommessa'  del cambiamento. Una scommessa che come Patronati l'abbiamo già raccolta." ha concluso il Presidente del Patronato INCA CGIL, Michele Pagliaro. (12/04/2022- ITL/ITNET)

Altri prodotti editoriali

Contatti

Contatti

Borsa italiana
Borsa italiana

© copyright 1996-2007 Italian Network
Edizioni Gesim SRL − Registrazione Tribunale di Roma n.87/96 − ItaliaLavoroTv iscrizione Tribunale di Roma n.147/07