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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - REFERENDUM LAVORO - PATRONATO INCA BELGIO PROMUOVE INCONTRO CON SEGR.CONFED. CGIL GHIGLIONE E SEGR.GEN. LANDINI SUI TEMI DEL LAVORO E DELLA PRECARIETA'

(2024-06-04)

  Il lavoro in Italia è troppo precario e i salari sono troppo bassi. Tre persone al giorno muoiono lavorando. Per realizzare il massimo profitto possibile appalti, subappalti, finte cooperative, esternalizzazioni di attività sono diventati normali modelli organizzativi di ogni azienda privata e pubblica.
Il frutto di vent’anni di leggi sbagliate è un netto peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle persone che per vivere devono lavorare. 

Ma il lavoro deve essere tutelato - afferma la CGIL - perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà.

Per questo la CGIL chiede  di firmare per poter poi cancellare attraverso il referendum alcune di queste leggi sbagliate.

Anche gli italiani all'estero possono contribuire, con la loro firma, al raggiungimento del quorum previsto per portare le proposte della CGIL ad un voto popolare. La partecipazione degli italiani all’estero costituisce un importante esercizio di democrazia!

Pertanto, nell’ambito della campagna, l’11 giugno il Patronato a Bruxelles  organizza una assemblea con la Comunità italiana a Bruxelles, con la presenza della Segretaria Confederale CGIL Lara Ghiglione e del Segretario generale CGIL, Maurizio Landini.
Durante l'assemblea sarà possibile firmare per i 4 Referendum!
L’iniziativa, alla quale siete tutte/i invitate/i a partecipare numerosi, si terrà alla Maison du Peuple – Parvis de Saint Gilles 37 – 1060, dalle 18.00 alle 21.00.
E' gradita la registrazione tramite questo link: https://forms.gle/B51FEAYQZkV5f2VYA

Il Patronato INCA del Belgio promuove l'11 giugno a Bruxelles, alla Maison du Peuple de Saint-Gilles, un incontro con la comunità italiana (dalle ore 18 alle 21)  sui temi del lavoro e della precarietà al centro della campagna referendaria lanciata dalla CGIL per la raccolta di firme sui quattro quesiti referendari:

1 - Quesito 1 “Lavoro Tutelato”
Abrogazione delle norme che impediscono il reintegro al lavoro in caso di licenziamenti illegittimi

«Volete voi l’abrogazione del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, recante “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183” nella sua interezza?»

2 - Quesito 2 “Lavoro Dignitoso”
Abrogazione delle norme che facilitano i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese

« Volete voi l’abrogazione dell’articolo 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604, recante “Norme sui licenziamenti individuali”, come sostituito dall’art. 2, comma 3, della legge 11 maggio 1990, n. 108, limitatamente alle parole: “compreso tra un”, alle parole “ed un massimo di 6” e alle parole “La misura massima della predetta indennità può essere maggiorata fino a 10 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai dieci anni e fino a 14 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai venti anni, se dipendenti da datore di lavoro che occupa più di quindici prestatori di lavoro.”?»

Per innalzare le tutele contro i licenziamenti illegittimi per le lavoratrici e i lavoratori che operano nelle imprese con meno di quindici dipendenti, affinché sia il giudice a determinare il giusto risarcimento senza alcun limite.

Quesito 3 “Lavoro Stabile”
Abrogazione delle norme che hanno liberalizzato l'utilizzo del lavoro a termine

Quesito referendario:

«Volete voi l’abrogazione dell’articolo 19 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 recante “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”, comma 1, limitatamente alle parole “non superiore a dodici mesi. Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque”, alle parole “in presenza di almeno una delle seguenti condizioni”, alle parole “in assenza delle previsioni di cui alla lettera a), nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 31 dicembre 2024, per esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti;” e alle parole “b bis)”; comma 1 -bis , limitatamente alle parole “di durata superiore a dodici mesi” e alle parole “dalla data di superamento del termine di dodici mesi”; comma 4, limitatamente alle parole “,in caso di rinnovo,” e alle parole “solo quando il termine complessivo eccede i dodici mesi”; articolo 21, comma 01, limitatamente alle parole “liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente,”?»

Per superare la precarietà dei contratti di lavoro con la liberalizzazione dei contratti a termine per limitare l’utilizzo a causali specifiche e temporanee

Quesito 4 “Lavoro Sicuro”
Abrogazione delle norme che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante

Quesito referendario:

«Volete voi l’abrogazione dell’art. 26, comma 4, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” come modificato dall’art. 16 del decreto legislativo 3 agosto 2009 n. 106, dall’art. 32 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nonché dall’art. 13 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, limitatamente alle parole “Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.”?»

Per rendere il lavoro più sicuro nel sistema degli appalti e cancellare la norma che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell’appalto e nel subappalto, in caso di infortunio e malattia professionale della lavoratrice o del lavoratore

Anche i cittadini italiani all’estero possono contribuire, con la loro firma, al raggiungimento del quorum previsto per portare le nostre proposte ad un voto popolare.
La partecipazione degli italiani all’estero costituisce un importante esercizio di democrazia!
Nell’ambito della campagna, l’11 giugno organizziamo una assemblea con la Comunità italiana a Bruxelles, con la presenza della Segretaria Confederale CGIL Lara Ghiglione e del Segretario generale CGIL, Maurizio Landini.
Durante l'assemblea sarà possibile firmare per i 4 Referendum!

L’iniziativa, alla quale siete tutte/i invitate/i a partecipare numerosi, si terrà alla Maison du Peuple – Parvis de Saint Gilles 37 – 1060, dalle 18.00 alle 21.00.  L'INCA BELGIO VI ASPETTA !

È gradita la registrazione tramite questo link: https://forms.gle/B51FEAYQZkV5f2VYA  (04/06/2024-ITL/ITNET)

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